lunedì 27 agosto 2007

Il citazionista/4:da Antonio Gramsci al Partito Democratico dei Fioroni,Letta e Bindi.

Ipse dixit.
" I Popolari rappresentano una fase del processo di sviluppo del Proletariato italiano verso il Comunismo. Essi creano l'associazionismo, creano la solidarietà dove il Socialismo non potrebbe farlo, perché mancano le condizioni obiettive dell'economia capitalista; creano almeno l'aspirazione alla associazione e alla solidarietà.... il Cattolicesimo democratico fa ciò che il Socialismo non potrebbe: amalgama,ordina, vivifica e si suicida...Perciò non fa paura ai socialisti l'avanzata impetuosa dei Popolari,non fa paura il nuovo partito ( nato nel 1919, n.d.r.). I Popolari stanno ai socialisti come Kerensky sta a Lenin." Antonio Gramsci, Il pensiero di un comunista.I popolari, in "La Rivoluzione liberale", a. I,n.20-21, 2-9 luglio 1922,p.78.
Si sostituisca ai popolari i componenti la Margherita, al comunismo il relativismo che fa da apripista alla dhimmitudine verso il Regime euroislamico, ai socialisti quel che rimane dell'ex Pci e ad avanzata impetuosa l'alto numero di poltrone che la Margherita ha per ogni dove ( da Enti locali a Fondazioni bancarie,passando per tutti i livelli dello Stato) e si ha il quadro d'oggi.

5 commenti:

Old Whig ha detto...

Quadro allarmante, caro Tolomeo...
Ma secondo te come dovremmo agire noi liberali di fronte a uno spetacolo del genere?

Tolomeo da Lucca ha detto...

Forti dei nostri principi,non c'è che da usare gli stessi metodi del nemico. Bisogna contrastare il Pd con il grande partito dei moferati.Partito delle Libertà o altro nome poco importa: solo l'alleanza tra i laici illuminati e i cattolici conservatori e moderati può salvarci dal peggio.Già il 18 aprile del 1948 ci sono riusciti,occorre tentare ancora.

Old Whig ha detto...

Il problema è che a livello europeo, dove vengono prese le decisioni più importanti (e per ora disastrose) verso l'Islam e la dhimmitudine, pur nell'alternarsi delle maggioranze (al Parlamento) e dei capi di stato (al Consiglio), la linea (debole) pare non cambiare mai.
L'impressione è che certe catastrofiche uscite legislative ed esecutive terzomondiste e filoislamiste non vengano tanto prese dai politici, ma dai tecnici e dai burocrati di palazzo, impossibili da scacciare. Lo stesso Professor Cristin ha recentemente messo in guardia dall'Istituto per il dialogo euroarabo, centro politicoamministrativo comunitario che incarna la lobby di interessi islamica. Il problema è proprio qui: è impossibile da scacciare questa gente!
Che ne pensi?

Tolomeo da Lucca ha detto...

Il problema è strutturale:fintantochè dipenderemo dal petrolio e dai petroeuro sarà come dici tu. Bisogna sganciarsi dal petrolio e della petrolcrazia,madre finanziaria di Eurabia. Sai perchè il prezzo di grano e granaglie è al top? perchè Usa e Cina stanno investendo nelle energie rinnovabili per combutibili e simili. Fine politico:sganciarsi dagli arabi. Non è difficile: con pannelli solari,biomasse,etanolo e atomica possiamo farcela tecnicamente. Il problema è politico: non c'è la volontà di farlo. Anche le scelte di Sarkozy in tema di Unione mediterranea mi insospettiscono. Temo che faccia la fine di Ciano che si illudeva di usare la Germania nazista come spazio di manovra per le sua politica "furba" neo imperiale. Chiaro che Sarkozy non è sproevveduto come Ciano e mira a realizzare un piano euromediterraneo di modernità,ma l'elezione di Gul in Turchia potrebbe essere il preludio a una nuova Algeria e pochi se ne rendono conto in Europa e quasi nessuno in Italia. Il provincilismo del nostro ceto politico è deprimente. Quanto all'Eurocrazia, son dell'idea che debba essere depotenziata attraverso l'applicazione del principio della sussidiarietà verticale,cioè quanto può fare l'aurotà locale o la società civile non compete ai boiardi di Brussels. Purtruppo ciò presuppone un Parlamento Europeo che non sia più quella duma russa che è oggi,ma sia depositario di poteri legislativi concorrenti coi Parlamenti nazionali ( un po' come era il Parlamento imperial regio di Vienna versus quello magiaro o boemo),cosa che non è. Ergo: o si fa saltare il banco( come fece il Cav. a Strasburgo con quel sedano crucco di Schultz),o si muore per estinzione. Te che ne dici?

Old Whig ha detto...

Io sono piuttosto pessimista.
Solo gli Stati Uniti in questo momento sembrano sia consapevoli della realtà internazionale sia capaci di agire su di essa nella giusta direzione.
L'Europa pare sempre più un cadavere...ancora prima di nascere davvero.
Il problema è che, senza un'Europa forte, si polarizza il conflitto USA-Russia, mentre una delle grandi sfide dell'Occidente dovrebbe essere proprio quella di tenere la Russia dalla propria parte.