sabato 29 dicembre 2007

Nel Kossovo è innescata una bomba ad orologeria.

Pochi se ne ricordano ma la disgregazione della Yugoslavia di Tito partì proprio dal Kossovo nel 1989, allorchè l'allora leader comunista e nazionalista serbo Milosevic negò l'autonomia a questa regione,cruciale nella storia e tradizione serba. Da lì sorse il timore di sloveni e croati di fare la stessa fine degli albanesi e pertanto proclamarono,nel 1991, l'indipendenza, spalleggiate dalla Germania di Kohl. Mai scelta politica fu più disastrosa ( e il cancelliere germanico l'ha pubblicamente riconosciuto, facendo coram populo ammenda). Infatti dall'indipendenza slovena e croata si passò rapidamente a quella della Bosnia,che era divisa in tre etnie( croata,serba e bosniaca) che si ammazzarono per anni in attesa che il conflitto avesse termine per intervento americano, mentre la Commissione europea si trastullava a sfornare piani di pace validi platonicamente. Frattanto il conflitto ritornava al Kossovo,finchè l'intervento Nato del 1999 poneva fine al massacro in atto tra serbi e albanesi ( tra l'altro anche quella guerra non ebbe placet Onu,per via del fermo veto di Russia e Cina). La vittoria dei giorni scorsi, alle elezioni kosovare, degli indipendentisti pone il problema di che fare di questa regione. Sembrerebbe facile prendere atto de iure dell'indipendenza de facto del Kosovo, se non che ciò innescherebbe un effetto a catena micidiale sugli equilibri precari dell'intera area balcanica. Difatti nell'ex repubblica iugoslava di Macedonia un terzo della popolazione è albanese e aspirerebbe all'indipendanza come quella kosovara, mentre i serbi di Bosnia vorrebbero essere annessi alla Serbia, che è ridotta ai minimi termini territoriali anche in ragione dell'indipendenza e secessione del Montenegro. Inoltre è difficile valutare quali effetti l'indipendenza kosovara produrrebbe su regioni già precarie come il Sangiaccato in Montenegro e la Voivodina ungherese in Serbia,per non dire dei turchi di Bulgaria ( paese membro di NATO e Unione Europea). Insomma : conviene scatenare una nuova serie di guerre balcaniche? E poi l'amministrazione USA sarebbe disposta a riesporsi sul fronte balcanico ( su cui gravano da sempre gl'interessi di Russia e Turchia, potenze tutt'altro che secondarie e inutili su altri scenari come quelli mediorientali) mentre in Pakistan,Afghanisttan e Iraq rischia di deteriorsi un equilibrio interno ottenuto con grandi sacrifici? Visto dall'Iowa, non c'è molta differenza tra mandare soldati e dollari a Pristina o Baghdad, se non il barile di petrolio. In tempi di cento dollari al barile, non è una differenza da poco. Ma gli eurocrati di Brussels sapranno quanto influisce il costo del gallone di oil sulle elezioni americane?

Quando il Consiglio Superiore della Magistratura diventa la Terza Camera della Repubblica: o si chiude i si fanno le toghe azzurre.

L'organo di autogoverno della nostra magistratura, il Consiglio Superiore della Magistratura- CSM, ha sempre agito come Terza Camera della Repubblica, influenzando da sinsitra o in funzione dell'interesse ( progressista) dei giudici le decisoni prese dal Parlamento. Infatti ha punito i giudici che indagavano sulla sinisitra ( si vedano i casi Forleo e De Magistris)mentre ha difeso ad oltranza quelli che colpivano il centro destra ( la Procura di Milano su tutti). Spicca il ruolo politico - di collante di queste operazioni- svolto dai Vicepresidenti di marca democristinana di sinistra ( prima Virginio Rognoni,già pluriministro Dc, poi Nicola Mancino, già Ministro degli Interni negli anni caldi 1992-94 e poi Presidente del Senato dal 1996 al 2001) che fa da collegamnto appunto tra magistrati e forze politiche di centro sinistra. Non è un caso l'ex sinistra Dc sia egemone in tanti gangli vitali della Repubblica. La condotta politicante del Csm è incontrovertibile,alla luce di tre lustri di politicizzazione della magistratura. A questo punto si pone un problema politico per il centro destra: o fa una battaglia politica per la soppressione del CSM con conseguente assegnazione delle funzioni alla corte di Cassazione e al Ministro di Grazia e Giustizia,oppure prende atto che bisogna concorrere alle elezioni politiche pure per il rinnovo del CSM,magari lanciando la lista" toghe azzurre". Non è così scontato che su 8.000 giudici tutti siano come Giovanni Salvi,fratello del già ministro Ds Salvi. Il sottoscritto , da sempre favorevole alla riduzione dei costi di Stato e politica,propende per la prima soluzione, ma nemmeno la seconda è da scartare perchè contro il CSM non si può nè legiferare nè governare: basti pensare alla travagliata riformetta Castelli dell'ordinamento giudiziario.

Il citazionista/25 . Il maiale salvò i Balcani (e l'Iberia) dalla Mezzaluna.

"Non c'è dubbio che sarebbe stato difficile islamizzare le regioni di montagna con i loro boschi di querce,basi alimentari di un fiorente allevamento di suini,senza ridurre drasticamente le possibilità di sopravvivenza della popolazione.La diffusione dell'Islam avrebbe sostituito i maiali con le capre,animali ecologicamente devastanti perchè brucano anche i germogli e in tal modo impediscono che la foresta si rigeneri,condannandola a morire di vecchiaia;mentre il maiale che grufola in cerca di ghiande non distrugge il sottobosco ma,tutt'la più , quel fungo prelibato che non a caso di chiama porcino.La prescrizione islamica di non consumare carne di maiale ha contribuito, in maniera forse decisiva, alla conservazione della cultura cristiana e indirettamente all'esplosione dei nazionalismi antiottomani nel XIX secolo".
Bernard Lewis, "La civiltà islamica", pag. 215, Rizzoli.

Toscani si nasce/3. Malasanità

-Piuttosto che farmi operare da quel chirurgo,preferirei morire.
-Guarda, amico mio, che l'una cosa non esclude l'altra.

Staliniada/16. Sangue e lacrime.

Il poeta Iosif Brodskij,in occasione del ventennale della morte di Stalin, disse:" dubito che ci sia stato un assassino per il quale abbiano pianto così tanto."

Il potere logora...chi non ce l'ha/15. I ruoli nello sport.

Il calcio e la boxe sono sport molto diversi. Il "peso" di Berlusconi e quello di Rozzi,ad esempio, sono tanto ineguali ma militano ambedue nello stesso campionato.
Giulio Andreotti, Schema per un manuale sportivo,1987.

Latinorum/16. Il ruolo della coscienza.

"Occultum quatiens animo tortore flagellum".

Giovenale, XIII, 195

giovedì 27 dicembre 2007

Brutto colpo per la stabilita' pachistana la morte di Benazir Bhutto.

E' di oggi la notizia che e' stata assassinata, nell'ennesimo attentato, l'ex premier pakistano Benazir Bhutto. La notizia ferale non puo' che inquietare perche' si tratta dell'ennesima conferma che il Pakistan ( paese di cui la Bhutto-figlia d'arte giacche' il padre Zulfikar , gia' primo ministro, era stato impiccato dai golpisti condotti dal ferocissimo Zia Ul-Ha- e' stata primo ministro due volte negli anni scorsi, nal 1988-90 e 1993-96, dopo essere stata destituita da un golpe militare che portò al potere il terribile Nawaz Sharif) e' il vero ventre molle della lotta la terrorismo islamico. Infatti la Bhutto era rientrata dall'esilio dove si trovava ( era negli Emirati Arabi Uniti) per partecipare alla campagna elettorale del gennaio prossimo nel quadro di un accordo con il Generale Musharraf per stabilizzare il contesto politico pakistano. Quest'omicidio, largamente paventato e pronosticato, getta ombre inquietanti sulla possibilita' di stabilizzare "democraticamente" il Pakistan. Ormai si puo' temere il peggio: che la potentissima intelligence pachistana ( gia' pesantemente implicata nelle connivenze e complicita' con al Quaeda afghana,per tacere degli sporchi affari del traffico di immigrati clandestini e di oppio) punta alla totale destabilizzazione del Pakistan per instaurarvi un regime teocratico islamico,complice una gestione- quella del generale Musharraf- debole e incerta nella lotta al terrorismo e nella stabilizzazione del paese. E' davvero una brutta notizia, non tanto per la perdita di una grande politica ( la Bhutto non era nemmenno lontamnte paragonabile a una Indira Ghandi) ma per il segnale che da' di caos e totale insicurezza nella competizione politica in atto. Qualcuno nelle caverne ha da festeggiare. E non solo li' purtroppo.
Segue sondaggio a pie' di schermo.

Il potere logora...chi non ce l'ha/14. Indulti vecchi e nuovi.

Non ho visto statistiche ufficiali ma non dubito che i dati riportati dalla collega Maria Teresa Granati Caruso , secondo i quali dei 6500 beneficiari dell'ultimo provvedimento di amnistia ben 4500 sarebbero gia' di nuovo ospiti dello Stato nelle prigioni, siano attendibili.
Giulio Andreotti,Bloc Notes, 8 aprile 1982.

Toscani si nasce/2.

Bambini sinceri.
-Ogni tanto il mio babbo fa delle estrazioni milionarie!
-Gioca al lotto?
-No, no,fa il dentista!

Latinorum/15. Chi tiene duro riesce!

<< Quis est enim qui totum diem iaculans non aliquando conlineet.>>
Cicerone, De Divinatione, II, LIX.

Staliniada/15. Fatti prendere pesciolino,grande e piccino.

Una volta Stalin disse di Alichanov,un vecchio membro del partito, <<>> Essendo venuto a sapere di questa sua caratteristica, Alichanov ribadi <<>> e questo gli costò la vita.

domenica 23 dicembre 2007

Anniversari:23 dicembre 1787.

Nella giornata d'oggi di 220 anni fa salpava dall'Inghilterra la nave Bounty, condotta dal tenente di vascello Bligh con Fletcher nel ruolo di secondo ufficiale. Il viaggio aveva lo scopo di provvedere di alberi del pane- reperibili all'isola di Tahiti- le colonie caraibiche di lord Bank ( omen nomen, il faut dire) onde ridurre il tasso di mortalità di quelli che colà vivevano. Al di là dei retorici films che possono essersi ispirati alla vicenda, si consideri l'ammutinamento ( avvenuto due anni più tardi) dal punto di vista della lealtà,cioè come l'occasione di una eccezionale prova di perizia navigatoria ( il conseguente viaggio che dai mari delle isole Marchesi portò Bligh e i suoi fidi seguaci fino a Timor Ovest,colonia olandese,l'approdo civilizzato più prossimo) svolto tra mille traversìe in ossequio alla fedeltà verso la Corona britannica; oppure lo si guardi dal lato dell'impeto di libertà che portò Fletcher e i suoi seguaci a ribellarsi a Bligh e alle costrizioni albioniche,con i rischi che ciò avrebbe comportato se fossero stati riacciuffati dalla marina inglese o se non si fossero imbattuti nell'isola di Pitcairn ( ove ancor oggi vivono i discendenti di quei ribelli ardimentosi) : comunque la si veda, insomma, fu una vicenda esemplare del tardo Settecento,che non può mancare di essere ricordata, specie in tempi come i nostri dove si esalta il più garrulo servilismo quale somma prova di intelligenza.

Il citazionista/24. Le oscillazioni del dottor Sottile ( il ministro Amato).

1993, in piena Tangentopoli, lettera indirizzata dal Presidente del Consiglio Giuliano Amato al segretario del Psi Bettino Craxi: " caro Bettino, vorrei chiederti di avere fiducia in ciò che sto cercando di fare". ( fonte Archivio Craxi, ora disponibile in digitale on-line).
2007, governo Prodi,dove Amato è opaco ministro degli affari interni:" respingo con sdegno anche solo un sospetto di trattative riservate".
Poscritto: dato l'esito funesto dell'interessamento riservato di Amato del 1993,vuoi vedere che Berlusconi e Veltroni l'hanno snobbato per evitare un altro patatrak?

Chi tocca Unipol, deve chiudere. Vedi alla voce Isvap.

Nella finanziaria monstre, approvata l'atroieri tra gli innumerevoli emendamenti, ve n'è uno che sopprime, con effetto immediato, l'Isvap, cioè l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni e assegna le sue competenze alla Banca d'Italia. Si dirà che è una importante opera di semplificazione amministrativa, dato che sono pochi i paesi in Europa che prevede un ente specificamente preposto alla vigilanza del settore e del mercato assicurativo. Peccato però che l'Isvap, diretta dall'ex manager dell'Ina-Assitalia Giancarlo Giannini ( piccolo particoalre:nominato dal Governo Berlusconi), oltre ad aver inflitto svariati milioni di multe alle compagnie assicurative per abuso di posizione dominante, fu anche l'unico ente a essersi opposto- ritardandola di tre mesi,che furono letali per i desiderata dei furbetti del quartierino- alla scalata di Unipol su Banca Nazionale del Lavoro ( quella per cui Fassino pare abbia detto in conversazione telefonica a Consorte, capo di Unipol,"abbiamo una banca!"). Sorge il sopetto che la soppressione sia una punizione. Sospetto che diviene certezza quando si vede chi è l'autore dell'emendamento: l'ex ds Pierluigi Bersani, antoco sodale del mondo Unipol. Quando si dice il caso!

Latinorum/14. Dei desideri della stoltezza e di quelli della saggezza.

" Ut stultitia etsi adepta est quod concupivit nunquam se tamen satis consecutam putat: sic sapientia semper eo contenta est quod adest, neque eam unquam sui poenitet".
Cicerone, Tusculanae disputationes, V,XVIII.

Il potere logora...chi non ce l'ha/13. L'ombra del Capitale.

"Non dubitavo che finisse all'ombra del Capitale".
( riferimento di Giulio Andreotti a un ricchissimo professionista divenuto parlamentare della Sinistra Indipendente nel 1987).

Il potere logora...chi non ce l'ha/13. L'ombra del Capitale.

"Non dubitavo che finisse all'ombra del Capitale".
( riferimento di Giulio Andreotti a un ricchissimo professionista divenuto parlamentare della Sinistra Indipendente nel 1987).

Staliniada/14. L'estasi.

Eduard Bagrickij, all'inizio degli anni trenta, disse al critico Aleksandr Leites: " Da oggi guardo con molto rispetto la mia mano:ieri ha stretto quella di Stalin".

Toscani-si-nasce.

Per ridere con l'arguzia del Sesto Caio Baccelli, la guida del contadino toscano.
Separazioni ingiustificate.
-Signora, suo marito si è rivolto a me perchè dice che l'ha trovata a letto con un altro.
-Macchè, avvocato, questo 'un capisce nulla...e 'un n'è un altro,è sempre i'solito!.

Se a unire gli enti ci pensa l'ex ministro che ha inventato male il lavoro precario, si può stare tranquilli che sarà un pasticcio.

Come è noto, uno dei problemi più sentiti dalla cittadinanza è anche la giungla degli enti pubblici e parapubblici. Proprio per venire incontro a questa esigenza, il Governo ha deciso di fondere i due maggiori enti previdenziali e assistenziali italaini, cioè l'INPS e INPDAP. Verrebbe da dire che è una lodevole iniziativa, se non fosse per il come e il perchè si intende raggiungerla. Si veda anzitutto il perchè. La causa e lo scopo principali sono la rimozione degli attuali vertici degli enti de quo, in particolare i Presidenti, nominati dal precedente Governo di centro-destra, cioè Sassi per l'INPS e Staderini per l'INPDAP. Se si pensa che hanno gestito capitoli esplosivi come le pensioni di invalidità e i sussidi di di disoccupazione evitando il peggio per i loro enti, è chiaro che non hanno fatto una cattiva figura. Ma li ha messi lì Berlusconi e quindi vanno cacciati. Chi mettere al loro posto? Qualcuno di centro sinistra almeno altrettanto capace : pare che la scelta del premier Prodi cadrà sul suo ex ministro del lavoro Tiziano Treu. Il nostro ( si fa per dire) Treu è stato artefice di varie infauste riforme,come quella delle pensioni con Dini nel 1995 e del mercato del lavoro,dove ha immesso un alto grado di precarietà senza i debiti correttivi sociali. Ma ciò che inquita è il come si vuole raggiungere la nomina di Treu al vertice di questi enti, tramite il commissariamento degli stessi. Ora il commissariamento è una forma estrema di gestione amministrativa che rischia di mettere in serio rischio i precari e già complicati equilibri degli enti previdenziali. Purtroppo Treu si intende di precarietà e questo dovrebbe preoccupare i già malmessi pensionati italiani.

Se a unire gli enti ci pensa l'ex ministro che ha inventato male il lavoro precario, si può stare tranquilli che sarà un pasticcio.

Come è noto, uno dei problemi più sentiti dalla cittadinanza è anche la giungla degli enti pubblici e parapubblici. Proprio per venire incontro a questa esigenza, il Governo ha deciso di fondere i due maggiori enti previdenziali e assistenziali italaini, cioè l'INPS e INPDAP. Verrebbe da dire che è una lodevole iniziativa, se non fosse per il come e il perchè si intende raggiungerla. Si veda anzitutto il perchè. La causa e lo scopo principali sono la rimozione degli attuali vertici degli enti de quo, in particolare i Presidenti, nominati dal precedente Governo di centro-destra, cioè Sassi per l'INPS e Staderini per l'INPDAP. Se si pensa che hanno gestito capitoli esplosivi come le pensioni di invalidità e i sussidi di di disoccupazione evitando il peggio per i loro enti, è chiaro che non hanno fatto una cattiva figura. Ma li ha messi lì Berlusconi e quindi vanno cacciati. Chi mettere al loro posto? Qualcuno di centro sinistra almeno altrettanto capace : pare che la scelta del premier Prodi cadrà sul suo ex ministro del lavoro Tiziano Treu. Il nostro ( si fa per dire) Treu è stato artefice di varie infauste riforme,come quella delle pensioni con Dini nel 1995 e del mercato del lavoro,dove ha immesso un alto grado di precarietà senza i debiti correttivi sociali. Ma ciò che inquita è il come si vuole raggiungere la nomina di Treu al vertice di questi enti, tramite il commissariamento degli stessi. Ora il commissariamento è una forma estrema di gestione amministrativa che rischia di mettere in serio rischio i precari e già complicati equilibri degli enti previdenziali. Purtroppo Treu si intende di precarietà e questo dovrebbe preoccupare i già malmessi pensionati italiani.

Il citazionista/23. La superstizione secondo un grande filosofo.

" Se la ragione è la massima espressione umana,la superstizione è la sua negazione perchè corrode l'autonomia del pensiero, la sensibilità e la libertà. E dove si infiltreranno paura e irrazionalità, là prosperano assai spesso maghi e fattucchiere." Benedetto Spinoza, "La superstizione",a cura di Mauro Moisio,edizioni Stampalternativa 1994.

martedì 11 dicembre 2007

Dieci, cento,mille convegni come quello dei dissidenti islamici d'oggi.

Ieri e oggi si è tenuto un importante convegno sul tema della dissidenza islamica all'Istituto di Studi sul Medio Oriente di Roma ( Istituo voluto da Givanni Gentile illo tempore, inter alia). L'iniziativa , organizzata da alcune Fondazioni culturali, è meritoria ed è stata eccezionale,perchè ha riunito alcuni tra i più titolati – e perseguitati- uomini e donne dell'opposizione democratica nei paesi islamici. Purtroppo costituisce un caso isolato in Europa, che conferma così di essere sempre più Eurabia. Difatti i dissidenti giunti a Roma non hanno mancato di denunciare le gravissime omissioni che riscontrano in Eurabia laddove – si pensi a certi quartieri di Londra- vige in forma subdola la shari'a e ciò benchè vi siano stati attentati con molte vittime. Quindi le anime belle,che pensano di mercanteggiare la sicurezza con il burqa, dovrebbe darsi una sveglia. Ma lo vorranno poi davvero? Forse preferiscono cullarsi coi petrodollari, pardon petroeuro. Per fortuna business as usual è un credo americano.

Perchè servirebbe un'adesione sindacale al nuovo Partito di Berlusconi.

Al partito lanciato da Berlusconi con il discroso sul predellino di alcune domeniche fa, hanno dato la loro adesione molteplici forze politiche, dal partito dei pensionati alla Dc per le autonomie di Rotondi. Però sarebbe bene che anche delle organizzazioni sindacali dessero la loro partecipazione. È ovvio che non ci si riferisce alla trimurti confederale CGIL-CISL-UIL, perchè questa è troppo sbilanciata sul centro-sinistra. Piuttosto sarebbe bene intercettare qualcuno dei sindacati autonomi, tipo lo SNALS, o qualche organizzione di giovani professionisti, come l'associazione dei giovani avvocati e praticanti legali. Le modalità di iscrizione potrebbero essere simili a quelle della UIL di Larizza ai tempi della nascita dei DS, nella veste di cofondatori al nuovo partito. La ragione- che ne detta l'opportunità politica- è presto detta. Il sindacato può servire come utile termometro delle spinte sociali in atto nella società e nell'economia,oltre a essere un valido strumento contrappositivo in tempi di opposizione come questi. Mentre può fornire personale politico utile in termini di voti per l'organizzazione del partito e la compilazione di liste forti di candidati seri per le elezioni amministrative. Non per nulla nell'associazione dei Circoli del Buon Governo- facente riferimento al Senatore Marcello Dell'Utri- v'è un responsabile per i rapporti con il sindacato. Arruolare sindacalisti ( come fece a suo tempo Reagan in California) potrebbe impedire di perdere le elezioni per 24.000 voti.

Il citazionista/22. Un secolo fa l'Enciclica Pascendi Dominici Gregis.

"Il modernismo può essere definito come il più radicale tentativo di deellenizzare il Cristianesimo,ossia di liberarlo dalle sue fondamenta metafisiche, espresse soprattutto dalla teologia e dalla filosofia scolastica di derivazione platonica e aristotelica. Buonaiuti lo rivendicò con queste parole:" Il cristianesimo è decisamente ateo, nel più esatto valore etimologico del termine, perchè ignora la significazione di Dio che è invece cara a quella tradizione religiosa speculativa greca cui appartiene il vocabolo a-teo". ( E. Buonaiuti, Gesù disse, Edizioni di Religio,Roma 1938,p.155, op.cit.). La teologia progressita della morte di Dio cercò di portare a compimento tale programma. " Introduzione di Roberto De Mattei,pag. 42, in Pascendi Dominici Gregis, Cantagalli editore, 2007.

Il potere logora...chi non ce l'ha/12. A proposito degli amici della Binetti.

Non sopportava di avvicinare i preti,salvo che nei periodi elettorali.
Giulio Andreotti, Vademecum per la campagna elettorale,1987.

Staliniada/13. Una montatura.

Quando Stalin andò al raduno degli sportivi dell'Unione, tutte le case e i tetti lungo il percorso che portava allo stadio furono ridipinti, ma solo dalla parte che lui avrebbe visto passando.
(N.d.r.: dev'essere un male delle tirannidi,perchè qualcosa di simile accadeva anche con Mussolini)

Latinorum/13. A proposito di ospitalità.

Ut externus alieno non sit hominis vice.
Plinio, Naturalis Historia, VII,1.

venerdì 7 dicembre 2007

La crisi di oggi dell’Italia è roba vecchia.

Oggi si fa un gran parlare di crisi d’Italia, ingovernabilità, difficoltà economiche. È di ieri la notizia che i reddito medio della Spagna ha superato quello italiano. Pare preistoria quando la Spagna era uno dei paesi più arretrati d’Europa. Oggi è l’Italia ad essere l’ultima economia europea. Dal canto loro i nostri politici paiono aver trovato la soluzione della crisi d’Italia,cioè la legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza. Niente di nuovo sotto il sole: già Bettino Craxi aveva profetizzato che solo un sistema proporzionale a doppio turno, cioè prima l’elezione della lista e poi quella del capo del Governo, avrebbe assicurato la stabilità e la proficuità dell’azione di Governo. Adesso i vari già portaborse della Prima Repubblica paiono aver riconosciuto che questa soluzione era quella giusta per l’Italia. i sindacati, da parte loro, sono sempre più priva di un seguito. Infatti è di questa settimana il responso delle elezioni delle fabbriche metal meccaniche Piaggio e Krupp, dove la Fiom è stata superata dai post fascisti dell’Ugl ( questa davvero grossa!) . Saremmo curiosi di sapere che ne pensa di questa rivoluzione elettorale il già Subcomandante Marcos Fausto Bertinotti? Magari è troppo impegnato a fare le pulci al suo compagno di merende Prodi, mentre si fa servire da camerieri in guanti bianchi alla Camera dei Deputati come Presidente. Ma si è dimenticato dei lavoratori e dei problemi loro,come la sicurezza sui luoghi di lavoro?
Da ultimo resta silenzioso il caro ministro degli Esteri, Baffino di latta D’Alema, che sta trescando per andare a un incarico europeo al posto del ministro Solana, come ha già fatto Fassino che è alto incaricato europeo per la Birmania. Ma forse si illudono che gli spagnoli siano gonzi come gli italiani ad accettare un D’Alema al posto di un Solana. E poi al collegio di Gallipoli chi ci pensa? Magari Gallipoli gli interessa solo per l’attracco delle barca.

martedì 4 dicembre 2007

Gli affari di Ciuffolino e le ambizioni della Cosa Bianca.

Vi è chi s'illude di ricomporre un centro politico,vale a dire la fantomatica "Cosa Bianca" ( che dovrebbe riunire Udc,Montezemolo,Pezzotta,parte di Forza Italia etc.), in mezzo al Pd e al Popolo delle Libertà. Ma dovrebbe fare i conti con Ciuffolino. Chi è costui? E' il vice segretario del Pd Dario Franceschini, noto ai più con vezzoso nome di Ciuffolino, referente della parte cattolica del Pd, che ben simboleggia l'area che dovrebbe essere interessata al progetto politico de quo. Questa raccoglie ex dossettiani come Prodi e Bindi, ex anticomunisti feroci come gli ex di Forze Nuove ( si pensi al Presidente del Senato Marini), ex dc della Base di Marcora come De Mita ( il cui figlio è stato eletto segretario del Pd nel feudo di famiglia, ad Avellino) etc. Cos'hanno in comune tutti costoro, oltre all'appartenenza al Pd e all'odio viscerale per Berlusconi? Forse il ricoprire incarichi prestigiosi e ben remunerati all'ombra dell'ex Pci. Infatti Marini presiede il Senato, la Bindi è ministro, Prodi malgoverna l'Italia e così via. Dal canto loro gli ex dc della Margherita hanno spesso e volentieri la Presidenza di Provincie e Fondazioni Bancarie , come nel caso del Monte dei Paschi di Siena. E il nostro Ciuffolino? Fa l'avvocato a Ferrara. Clienti? Tra i tanti, Unipol( per chi non lo sapesse: la compagnia di assicurazione il cui Presidente del tempo Consorte aveva fatto dire a Fassino "abbiamo una banca!" ai tempi della tentata scalata BNL). Verrebbe da chiedere a chi si illude che gli ex dc del Pd siano interessati alla "Cosa Bianca": ma ci fate o siete?

Nelle officine qualcosa si muove, ma Fini se ne renderà conto?

Le recenti elezioni per il rinnovo delle RSU ( rappresentanze sindacali unitarie, in pratica l'organo motore della parte operaia nelle fabbriche) hanno sortito esiti sorprendenti ma forse non del tutto inattesi, se ci sforza di percepire il vento che spira nel paese. Infatti in Piaggio come in Fiat si è assistito a una straordinaria affermazione dell'UGL, cioè Unione Generale del Lavoro, la confederazione dei sindacati di destra o comunque più vicini ad An e all'ex Cdl, a danno della Fiom, cioè la federazione dei metalmeccanici facente riferiemnto alla CGIL. I dati sono impressionanti. In Piaggio- che si trova a Pontedera,cioè in uno dei comuni più a sinistra d'Italia- un lavoratore su tre ha votato per la lista UGL, che era bollata fino a una diecina d'anni fa come neofascista. Sorge un dubbio: che anche Cipputi ( il mitico simbolo dei metalmeccanici secondo una fortunata serie di fumetti d'antan) si sia stancato di un sindacato che fa politica invece di pensare alla busta paga del lavoratore?

sabato 1 dicembre 2007

Il citazionista/21. Che è un reazionario.

"Il segreto di ogni reazionario è nel non essere un contemporaneo della propria epoca. Il reazionario deve anzi attraversarsarla col garbo dell'ospite inatteso,con smagatezza stagionata,scetticismo,sensualità." Nicolàs Gòmez Dàvila, "Tra poche parole", Adelphi,2007.

Le elezioni russe di domani riconsacreranno lo Zar Vlad?

Domani in Russia si vota per il rinnovo del Parlamento e del nuovo Governo e, stando ai pronostici, dovrebbe trionfare il raggruppamente politico di Vladimir Putin, che così da Presidente delle Federazione russa passerebbe a fare il premier. Naturlich il faut aspettare gli esiti e gli scrutinii delle urne, ma si può certo dire che sarebbe l'esito migliore per l'Europa e l'Occidente. Infatti qual è l'alternativa a Putin? I neo-coumnisti farebbero una politica migliore e più distensiva della sua verso l'Occidente? Del resto i nazionalisti d'estrema destra assicurerebbero maggiore ragionevolezza nei rapporti incandescenti con Ucraina e Georgia? S'illude chi pensa questo. Del pari i liberal democratici di Yabloko ( che in russo significa mela, nome quanto meno infausto per un partito politico....) hanno dei curriculum vitae brillantissimi con studi ad Harvard e internships a Londra e Parigi in prestigiose aziende e istituzioni occidentali, ma questo può bastare davvero a reggere un Titano di oltre 17 milioni di km2 esteso per una diecina di fusi orari e con confini in ebollizione in Caucaso e Asia Centrale? Stiamo attenti ai governi dei filosofi, perchè se ad Atene o Sparta avessero governato Socrate o Platone v'è da temere che i persiani avrebbero vinto la guerra. Tra teoria e pratica politica c'è un abisso e spesso i filosofi ci cascano dentro in perfetta buona fede. Pertanto auguri a Putin e che Iddio salvi tutte le Russie(e per il bene non solo loro).

Stalianiada/12. Comunicazione di morte.

"All'unione degli scrittori ci fu un incontro collettivo. Lo studioso di Puskin Il'ja Fejnberg cominciò a parlare sottovoce con il traduttore Rumer: "Dicono che sia morto Mendel'stam in un campo di prigionia". Rumer rispose a voce alta:" Non è il caso di bisbigliare, non aveva fatto nulla di illegale."

Il potere logora....chi non ce l'ha/11. Cani, gatti e la par condicio.

Amava sia i cani che i gatti a giorni alterni.
Giulio Andreotti, epigrafe per una dama di carità zoofila, 1980.

Le ambizioni (s)Fini(te).

Dal primo giro di incontri tra il segretario del Pd con le opposizioni si possono trarre alcune conclusioni. Anzitutto è rimarchevole il ruolo che s'è conquistato Casini,che potrebbe davvero tornare ad essere il leader del fronte moderato,anche se molto dipende da come evolverà Forza Italia. Poi si conferma la volontà di resistenza per la sopravvivenza ad oltranza della Lega Nord, che infatti subordina ogni sua collaborazione al processo riformista ad una legge elettorale che non la penalizzi o la emargini. Spicca poi Berlusconi che è riuscito a riguadagnare il centro dell'azione politica grazie al "discorso sul predellino" di piazza San Babila, di domenica 18 novembre. Ma quel che colpisce di più è il sostanziale isolamento di Gianfranco Fini. Infatti si è esposto con Veltroni fino a prospettare quasi un Governo di larghe intese,dato che ha posto sul tavolo del negoziato non solo il sistema elettorale e regolamenti parlamentari,ma anche riforme costituzionali. Per di più persiste nel voler colpire Berlusconi sul piano del conflitto d'interessi e della legge sul sistema radiotelevisivo. Dal canto suo Veltroni non gli ha concesso gran che, se non una generica soddisfazione per cotanta apertura. Perchè Fini s'è arrischiato tanto? Forse teme di essere estromesso dal processo riformatore in corso, ma probabilmente c'è dell'altro. Infatti v'è l'ambizione di subentrare a Berlusconi alla guida di un rinato centro-destra, magari passando per una fase neo-costituente che legittimi l'ex neo fascista capo del già Movimento Sociale Italiano. Ha fondamento questo proposito? A lume di naso pare proprio di no. È difficile credere che il Pd riconosca in un partito post fascista il proprio dirimpettaio senza avere la ragionevole certezza di chiuderlo all'opposizione per lustri. D'altro canto i neo democristiani stanno attrezzandosi per fare un rassemblement nell'ambito del Partito Popolare Europeo, sia con l'Udc che in Forza Italia- per tacere della fantasmagorica "Cosa Bianca"- e questo non agevola certo Fini. Pare destinato a un avvenire assai meno brillante di quello che sembrava prefigurarsi anche solo pochi anni fa. Perchè? Perchè Fini s'è lasciata sfuggire la possibilità di essere l'artefice della rupture italienne e s'è lasciato ingabbiare nel politically correct. Le sue ali sono state impiombate del peggiore conformismo: dal viaggio a Gerusalemme al voto per gli immigrati,alla difesa sistematica del peggiore parastato passando per il sì al Referendum sulla fecondazione assistita del 2005, sono molte le occasioni in cui Fini s'è discostato dalla tradizione storica dei valori della destra per andare verso dove non si sa. Adesso la Storia presenta il suo conto, che sarà salato. Peccato, per l'Italia e la sua droite nationale.

venerdì 30 novembre 2007

Chi sono i nostri parlamentari.

A spulciare tra i curriculum vitae dei nostri parlamentari, si scoprono alcune cose interessanti. Le tre categorie professionali di "funzionari di partito,sindacalisti e funzionari di confederazione" oggi hanno ben 289 eletti alla Camera e 140 al Senato. Dal canto loro insegnanti,militari e magistrati sono 63 deputati e 59 senatori. Al contrario professionisti, imprenditori e operai sono 128 alla Camera e 78 al Senato. Infine i giornalisti hanno 57 deputati e 20 senatori. Non sarà che la scarsa produttività delle Camere di questa legislatura è dovuta alla poca dimestichezza con il lavoro "vero" che hanno la maggior parte degli eletti?

Il citazionista/20. Il declino di una classe produttiva.

"La decadenza si insedia là dove manca un'anima progettuale e le passioni non sono più strumenti civili di confronto,ma arnesi da combattimenti,usati per lo più impropriamente."
Pier Luigi Celli,"Impresa e classi dirigenti",Baldini e Castaldi Dalai editore,2004.

Il potere logora...chi non ce l'ha/10. L'umiltà secondo il divo Giulio.

" Mi ha molto aiutato nella vita politica l'abitudine anon sentirmi depositario della verità, considerando pregiudizialmente infondate le cirtiche ed errati o inutili i consigli. Tuttavia non sarebbe lecito un tale grado di umiltà da ritenere che abbiano sempre ragione gli altri".
Giulio Andreotti,Discorso sul metodo 1986.

Stalianiada/11. Il sommo piacere dell'uomo.

A una festicciola,nella seconda metà degli anni Trenta, Stalin propose un tema di conversazione: qual è il sommo piacere dell'uomo?
Tutti dichiararono la propria opionione: le donne, il lavoro,la patria e così via. Stalin diede una risposta molto originale: " il sommo piacere è schiacciare il nemico e poi bere un calice di vino georgiano.".

Latinorum/12. Quando finisce la paura non si ha più ritegno.

Nam cupide conculcatur nimis ante metutum.
Lucrezio, V,1140.

Le fortune di Alberto Clò.

Alberto Clò, chi è costui? Si tratta di un grande esperto di energia,fraterno amico del premier Prodi, tanto che assieme a lui ospitò la assai poco celebre seduta spiritica che avrebbe dovuto indicare dove stava recluso Aldo Moro,di cui ricorrerà- l'anno prossimo - il trentennale della barbara esecuzione. Quale seduta spiritica? Quella in cui fu evocato lo spirito di un grade leader cattolico del passato ( pare La Pira o Don Sturzo,non si è mai chiarito bene) perchè dicesse dov'era tenuto prigioniero Moro dalla Brigate Rosse. In quei giorni se ne facevano di tutti i colori,come ha ricordato Cossiga di recente, e pertanto convocare spiriti al tavolino a tre piedi poteva starci. Se non che lo spirito evocato indicò un nome,"Gradoli", che era quella della via dove si trovava effettivamnete Moro in quei giorni, per cui evidentemente era uno spirito assai ben informato. Mah, misteri, si dirà. Tornando al nostro Clò, si scopre che occupa posti in numerosi consigli di ammnistrazione, tra cui Luxottica,De Longhi,Italcementi,Asm Bresia, Atlantia, che è la cassaforte di Autostrade. Si vede che parlare con spiriti bene informati aiuta a fare carriera......

mercoledì 28 novembre 2007

Il citazionista/19. Filosofi e becchini.

"Filosofare è prepararsi a morire", Cicero dixit. Nessuno ha mai suggerito a Gianni Vattimo di parire un'agenzia di pompe funebri? Magari – stanti i suoi gusti sessuali-le pompe di cui si intende sono altre...

Il potere logora...chi no ce l'ha/9. Tiro al regolamento.

Per la seconda volta il deputato Cicciomessere avrebbe lanciato una copia del regolamento della Camera verso la Presidente Iotti. Per fortuna, da antico obiettore di coscienza,l'onorevole è più forte in oratoria che in tiro a segno. Sarebbe comnunque utile,ad ogni buon fine, ridurre il regolamento a pochissime norme e stamparlo in carta velina.
Giulio Andretti,Bloc notes,1981.
Ndr: ne terrano conto i nostri riformatori quando riscriveranno i regolamenti parlamentari?per il ben dei presidenti è auspicabile di sì.

Latinorum/11. Sull'importanza dei gradi.

Neque enim eadem militares et imperatoriae artes sunt.
Tito Livio,XXV,XIX.

Stalianiada/10. Diffidenza.

Stalin una volta disse:"per gli inglesi non c'è nulla di meglio che infinocchiare i russi".

Berlusconi ha fatto saltare per aria il Quartier Generale tarlato di F.I.

L'annucio di Berlusconi di fondare un nuovo partito a partire da Forza Italia va sfruttato nel senso non già di sbaraccare Forza Italia ( impresa semplice,peraltro, dato lo stato di profonda debolezza del partito-movimento di Berlusconi, al limite dell'evanescenza in molte realtà purtroppo) ma di rafforzamento della stessa nel senso della costruzione di un partito che sia radicato,strutturato e operativo sul territorio, e quindi capace di tenere testa alle due macchine da guerra congiuntesi nel Pd. Tutto ciò richiede uno sforzo politico enorme,ma necessario se non si vuole condannare l'Italia all'egemonia perpetua e imperitura del centro sinistra ulivesco. Sapranno i dirigenti e i funzionari di Forza Italia cogliere l'opportunità al volo per superare la natura di conventicola chiusa del loro partito pre tramutarlo in una struttura degna di competere con il Pd?

Il citazionista/18. Sull'inutilità di dividere il fronte moderato conservatore.

"Tutti questi fannulloni di vario genere devono innanzitutto azzannarsi,sterminarsi,compromettersi a vicenda e preparare con ciò il terreno per noi." Lettera di F. Engels a E.Bernstein, 12 giugno 1883, cit. in "Stalin,Hitler,la rivoluzione bolscevica mondiale",Viktor Suvorov, Spirali editore.

Novembre fa riprodurre le salamandre.

È tempo di salamandre. Chi sono le salamandre? Non ci si riferisce certo a quelle lucertoline anfibie,bensì a quei grands commis d'Etàt che sopravvivono ai cambi di governo o di maggioranza. Per dirla in altri termini, si tratta di "riciclati". Sono persone poste ai vertici delle Amministrazioni dello Stato, di aziende pubbliche o semipubbliche etc. che si sono già lanciati da tempo nel tentativo di mantenere gli incarichi occupati. Sono in scadenza diversi prestigiosi ruoli. Prima erano berluscones o simili, ma adesso nel vano(?) tentativo di rimanere "in sella" faranno carte false per restare dove sono. Nella primavera del 2008 dovranno essere confermati o cambiati i consigli d'amministrazione, con relativo Presidente e amministratore delegato, di ENI, ENEL,TERNA,SAIPEM, Snam Progetti, Finmeccanica Spa, Consap,Consip, ENAC, etc.. Vi potete immaginare quanti appetiti si sono scatenati all'interno della maggiornaza di Governo. Poi v'è qualcuna che si domanda perchè vi son delle turbolanze nell'area governativa...ma chi dubita che Mastella e company molleranno il Governo?

lunedì 26 novembre 2007

Il citazionista/17. Siamo a un bivio.

"Il rifiuto della Costituzione europea e la sfiducia verso Bruxelles segnano il canto del cigno di una civiltà che si è suicidata,oppure suonano l'adunata per una lotta volta a salvare le libertà fondamentali, i diritti umani e i tesori scientifici e umanistici che l'Occidente ha donato al mondo."
Bat Ye'or, Eurabia, Lindau 2007.

La svolta di Berlusconi.

Il Presidente Berlusconi ha chiuso Forza Italia domenica 18 novembre. Con questa mossa il Cavaliere si è liberato d'un partito che gli faceva più da impaccio che da ausilio nella sua azione politica e al contempo è uscito dall'angolo in cui l'avevano cacciato gli (ex)alleati. Certo si tratta di una scelta che è rischiosa,ma non si può certo negare che a Berlusconi il rischio dispiaccia. Vari lustri fa lasciò un lavoro di successo sulle navi da crociera per andare a fare il costruttore a Milano. Laddove v'erano campi nebbiosi vide una città. E la città fu fatta. Anni dopo pensò di organizzare la prima tv commerciale,avvalenodsi della tv via cavo delle Milano 2 e Milano 3 che aveva costruito, e per farle avere successo coprì d'oro le vecchie glorie- ghettizate e messe in un canto perchè anticagliume non filo cattocomunista- della tv pubblica,da Mike Bongiorno alla coppia Mondaini-Vianello,passando per Corrado. Nacque una multinazionale della comunicaione televisiva non solo capace di tenere testa alla Rai ma anche di competere sui mercati internazionali. Una diecina d'anni dopo lanciò il "Programma Italia",finalizzato a dare agli italiani una copertura finanziaria e previdenziale alternativa a quella pubblica ( erano gli anni Ottanta e in Italia queste erano eresie). Anche in questo caso lo presero per matto. Da lì sortì fuori Banca Mediolanum,che è una delle principali banche multicanale del paese. Tre lustri fa, di fronte al dilagare dei postcomuniti, in meno di cento giorni mise su un movimento in grado di vincere le elezioni. Anche in questo caso tanti Soloni ( si pensi a Indro Montenelli e Enzo Biagi, pace all'anima loro) dissero che era da folli tentare un'operazione del genere. Adesso perfino i vecchi tronconi dei vecchissimi partiti dell'ex Pci e dell'ex Dc di sinistra si stanno attrezzando a una forma partito di tipo leggero ,addirittura "senza tessere". Ora vi domando: cosa può indurci a credere che Berlusconi questa volta abbia commesso un azzardo tale da metterlo fuori giuoco? È opinione dell'umile cronista di queste righe che ancora una volta il fiuto del "cummenda" brianzolo ne sappia di più di tanti maneggioni di Palazzo.

Il potere logora...chi non ce l'ha/8. Il turismo coerente.

"Oratore brillante,il nostro collega si scagliava contro lo sperpero di valuta creato da quei milioni di italiani che passano all'estero le vacanze. Mi informai per curiosità cosa facesse lui. Andava a Nassau ( Bahamas)."
Giulio Andreotti, Linee per un saggio sulla coerenza,1984.

Stalianiada/9. Non si bada al prezzo.

A De Gaulle fece una grande impressione un caso che gli raccontarono.
Proponendosi di attuare la collettivizzazione,Stalin espose il suo progetto ai compagni presenti. Uno di loro disse che era difficile da eseguire e che la sua realizzazione avrebbe richiesto il sacrificio di milioni di persone. "E allora?" replicò Stalin, mettendo in un vicolo cieco colui che aveva fatto l'obiezione.

Stalianiada/9. Non si bada al prezzo.

A De Gaulle fece una grande impressione un caso che gli raccontarono.
Proponendosi di attuare la collettivizzazione,Stalin espose il suo progetto ai compagni presenti. Uno di loro disse che era difficile da eseguire e che la sua realizzazione avrebbe richiesto il sacrificio di milioni di persone. "E allora?" replicò Stalin, mettendo in un vicolo cieco colui che aveva fatto l'obiezione.

Latinorum/11. Quando piangiamo i nostri cari a quattro zampe.

Post, bellator equus,positis insignibus, Aethon
It lachrymans, guttisque humectat grandibus ora
.
Virgilio,Eneide, XI,89-90.

venerdì 16 novembre 2007

Briganti e bricconi.

Negli ultimi giorni sono avvenuti dei fatti per lo meno curiosi. L’uccisione di un tifoso della Lazio fa pensare sulle tifoserie d’Italia. Queste non sono delle associazioni di giovani marmotte,ma delle vere e proprie associazioni a delinquere con il fine di sfasciare stadi e locali pubblici. Già questo è vergognoso, ma non finisce qui. Infatti i clubs di tifosi beccano soldi dalle squadre per portare gente agli stadi e per assicurare il servizio d’ordine delle partite pure dei fondi pubblici. Come? Le forze dell’ordine non hanno i mezzi per camminare in piena sicurezza e hanno salari da fame, con aumenti da pochi euro l’anno e lo Stato destina denari pubblici alle tifoserie più arrabbiate e sfasciacarrozze nell’illusione di tenerle buone. Inoltre si pretende dalle forze dell’ordine di tenere testa alle peggiori cricche criminali d’Europa che hanno adottato l’Italia ad Eldorado e paradiso perché tra indulti e sconti di pena in galera ci finiscono in pochi. E quei pochi vengono eletti in Parlamento,come il padre di quello psedo stinco di santo di Giuliani. La madre del martire della rivoluzione di Genova 2001 si trova in Parlamento a fare reprimende contro le forze di polizia, quasi che suo figlio fosse a Genova per turismo e non a spaccare ogni cosa,mentre il padre siede al Cnel per incentivare la crescita dell’economia italiana. E il carabiniere dov’è? In carrozzina senza stipendio. Non vorremmo che la solita sorte tocchi al poliziotto di Arezzo. Se ha sparato, non ha certo sparato contro delle mammole che facevano il picnic domenicale, ma contro della gente che spaccava tutto per fare delle risse, da cui spesso e volentieri rimettono le penne persone che non ci incastrano nulla. Ma soprattutto sorprende il giudice dell’accusa che in una notte, prese per buone le testimonianze di questi galantuomini della tifoseria, ha trasformato un incidente in un omicidio volontario, neanche si trattasse di un cow boy che spara al tiro a segno. Purtroppo i gonzi degli italiani ci credono, ma dureranno a crederci?

Se è la banca "rossa" a comprarsi quella "bianca".

Nei giorni scorsi si è appresa la notizia dell'acquisto, da parte del Monte dei Paschi di Siena,della Banca Antonveneta,già oggetto di una feroce battaglia finanziaria tra la Popolare di Lodi e la Banca ABN-Amro,avvenuta negli anni scorsi. Il fatto non può che fare piacere se visto nell'ottica del rafforzamento del sistema bancario italiano e della costituzione di alcune forti banche nazionali,dette players, capaci di competere sui mercati internazionali, senza correre rischi di essere fagocitate dei concorrenti. Però porta a fare anche alcune riflessioni di carattere più squisitamente politico. Perchè si alzò ai tempi di Fiorani una specie di preemptive attack contro l'operazione,studiata all'epoca dall'intraprendente banchiere lodigiano per comprare la Banca Antonveneta e mirante ad aggregare un forte banca di marca "cattolica"? Chi scrive non nutre nè ha mai nutrito ( nemmeno quand'era assai potente e questo poteva costare assai caro) nessuna simpatia per il "banchiere" lodigiano, ma certo non si può mancare di notare come l'operazione del Monte dei Paschi abbia un carattere ben più politico di quello della Popolare di Lodi con la supervisione dell'allora Governatore Fazio. Infatti una delle banche chiave di quel mondo cattolico veneto finisce con il diventare "provincia dell'impero rosso" di Siena,anche a voler prescindere dalle implicazioni finanziarie. Queste ultime non sono cosa da poco. Perchè non si è preferito impiegare quelle risorse ( si parla di oltre 9 miliardi di euro, cioè più di 3 del prezzo corrente di mercato delle azioni di Antonveneta) per consolidare il peso della componente italiana Monte dei Paschi all'interno dell'azionarato della London Stock Exchange? Non per nulla il titolo del Monte dei Paschi ne ha risentito in Borsa,poichè gli stockbrokers valutano spropositato il prezzo pagato. Ma si può dubitare che la ocsa interessi ai politicians che governano la Banca senese. Infatti il 58% dell'istituto di credito è di proprietà della loclae Fondazione bancaria, la cui governance è composta per metà dal Comune di Siena ( 8 su 16 consiglieri d'amministrazione),mentre altri quattro sono di nomina della Provincia di Siena e i restanti sono scelti rispettivmante da Universtià di Siena,Regione,Camera di Commercio e Arcivescovo. Stante il domino post comunista di enti locali e società civile, non si fa capire a rendersi conto quale sia il colore politico dell'ente. È altresì chiaro che poco importi a costoro degli interessi degli azionisti padroni del 35% delle azioni. Parimenti dovrebbe essere evidente perchè a Londra ha preferito che non fosse il Monte dei Paschi di Siena ad avere un ruolo forte alla Borsa londinese. È ovvio che sentirsi chidere "abbiamo una borsa?" da parte del segretario del Pd – come accadde ai tempi delel scalte bancarie di Unipol su BNL con protagonista il segretario dei Ds - possa piacere poco agli inglesi. Meglio che gli italiani si tengano le loro pessime banche e le paghino a peso d'oro agli stranieri che inavvertitamente ne sono entrati in possesso.

giovedì 15 novembre 2007

Il citazionista/16. Per chi s'illude che la Russia sia occidente.

" In Russia lo Stato è tutto", scrisse nel 1895 Combes de Lestrade,paragonando l'organizzazione del paese a "una vasta fabbrica che centralizzi nelle sue officine le attività e le forze di tutti gli abitanti,nessuno escluso".
Boris Souvarine, Stalin, Adelphi 2003.

Il potere logora...chi non ce l'ha/7. Indecisioni cruciali.

Come disse bene Manlio Lupinacci,il Presidente De Nicola non decise di decidere nel 1948 se accettava di accettare la ricandidatura. E restò a casa.
Giulio Andreotti, Appunti per un profilo di Enrico De Nicola,1980.

Stalianiada/8. Una criminale.

Una donna delle pulizie ciuvascia stette in un lager per 12 anni perchè aveva fatto cadere un busto di Stalin, mandandolo in frantumi.

Latinorum/10. Sulla vera autorità.

Et errat longe,mea quidem sententia,
Qui imperium credat esse gravius aut stabilius
Vi quod fit,quam illud quod amicitia adiungitur.

Terenzio, Adelphoe,65-67.

lunedì 5 novembre 2007

Nelle mani degli ultimi disgraziati.

I fatti di cronaca degli ultimi giorni ci inducono a riflettere sul triste destino che ci aspetta. Si tratta di un destino amaro e di miseria,perché non si riesce ad arrivare nemmeno alla seconda settimana, mentre non si riesce ad essere sicuri quando si esce di casa perché si rischia di essere derubati o stuprati da bande di farabutti organizzati. Stupisce il silenzio della Lega Nord,perché probabilmente sono tutti addormentati dalla grappa che devono abbondantemente. Dov’è la politica della sicurezza? Dov’è la linea dura del Baffino di Latta D’Alema che è incapace di assicurare la dolce vita romana? Perché ci si illude di fare ordine e legge con l’espulsione di dieci morti di fame rumeni mentre arrivano trecento clandestini dal mare? A che serve? A chi serve? Chi ci guadagna? E infine il caro uomo dell’Africa,Veltrone l’Africano, che fa oltre che dettare decreti al governo del Suo compare Prodi? Intanto il Subcomandante Marcos Bertinotti dorme beato sulla poltrona dorata di velluto di Montecitorio e pensa a questioni di fede, e non ai lavoratovi e pensionati, traditi e dimenticati dalle Sinistre,ormai al servizio di un Capitale che spadroneggia.

Nelle mani degli ultimi disgraziati.

I fatti di cronaca degli ultimi giorni ci inducono a riflettere sul triste destino che ci aspetta. Si tratta di un destino amaro e di miseria,perché non si riesce ad arrivare nemmeno alla seconda settimana, mentre non si riesce ad essere sicuri quando si esce di casa perché si rischia di essere derubati o stuprati da bande di farabutti organizzati. Stupisce il silenzio della Lega Nord,perché probabilmente sono tutti addormentati dalla grappa che devono abbondantemente. Dov’è la politica della sicurezza? Dov’è la linea dura del Baffino di Latta D’Alema che è incapace di assicurare la dolce vita romana? Perché ci si illude di fare ordine e legge con l’espulsione di dieci morti di fame rumeni mentre arrivano trecento clandestini dal mare? A che serve? A chi serve? Chi ci guadagna? E infine il caro uomo dell’Africa,Veltrone l’Africano, che fa oltre che dettare decreti al governo del Suo compare Prodi? Intanto il Subcomandante Marcos Bertinotti dorme beato sulla poltrona dorata di velluto di Montecitorio e pensa a questioni di fede, e non ai lavoratovi e pensionati, traditi e dimenticati dalle Sinistre,ormai al servizio di un Capitale che spadroneggia.

domenica 4 novembre 2007

Quattro Novembre, storico anniversaio da riscoprire e rivalutare.

Il prossimo anno saranno novantanni dalla fine della Prima Guerra Mondiale che vide l'Italia vincitrice e finalmente completare il processo di unificazione nazionale. Sarebbe bene cogliere l'occasione per ripristinare il Quattro Novembre Festa Nazionale, per commemorare i caduti e soprattutto il clima di concordia ordinum che permise di vincere a Vittoria Veneto, cioè consentì prima di resistere sul Piave dopo la disfatta di Caporetto e preparare la riscossa del 24 ottobre 1918. E' chiedre troppo ai nostri politici di rimettere questa storica data tra le Festività Nazionali? Possibile che a nessuno importi della Patria italiana? Destra d'Italia, se ci sei batti un colpo!

Il citazionista/15. Critica dei nostri tempi.

"Se dunque la critica del nostro tempo accerta il completo tramonto e lo riveste di simboli,le sia concesso tale accertamento. Questo giudizio può tuttavia pretendere validità soltanto per il tempo cui la critica stessa apprtiene. Il suo compito è la descrizione dell'immensa vicenda di morte di cui siamo testimoni. Ma questo morire si rifersice al mondo borghese solo perchè il borghese non è che un erede,che con il suo tramonto ha dilapidato un'eredità assai antica. La profonda cesura che oggi minaccia la vita,separa non solo due generazioni,non solo due epoche,ma annuncia la fine di contesti millenari".
Ernst Junger,L'operaio. Dominio e forma, tr. it. di Quirino Principe, Parma 1991,pag. 188.

Stalianiada/7. Possibili soluzioni.


-Compagno Stalin,in città c'è un uomo che vi assomiglia molto. È pettinato come voi,è alto come voi,ha i baffi come i vostri.
-Sopprimetelo!
-Ma non potrebbe semplicemente radersi?
-È possibile anche così.

Il potere logora...chi non ce l'ha/6. Mafiosi.

Si davano reciprocamente del mafioso;e forse erano tutti nel vero.
Giulio Andreotti,Bloc Notes,1984.

Latinorum/9. Commermorazione di tutti i fedeli defunti.

Requiem aeternam
dona eis Domine;
et lux perpetua luceat eis.
Te decet hymns Deus in Sion;et tibi reddetur votum in Jerusalem:
exaudi oratinem meam ;ad te omnis caro veniet.
Fidelium,Deusomnium Conditor et Redemptor:
animabus famulorum famularumque tuarum remissionem cuncturum tribue peccatorum;
ut indulgentiam,quam semper optaverunt,piis supplicationibus consequantur: Qui vivis.

martedì 30 ottobre 2007

Il citazionista/14. Il dovere degli economisti è predicare verità impopolari.

"Gli studiosi di scienze sociali devono temere l'approvazione popolare,il male è con loro quando tutti parlano bene di loro(...) E' quasi impossibile per uno studioso essere un vero patriota e allo stesso tempo essere riconosciuto come tale." Alfred Marshall, cit. In A.C.Pigou,Economics in Practice,London,1935,pp.10-11.
I Tito Boeri e i Francesco Giavazzi, economisti del Palazzo veltroniano, ne terrano conto? Magari la loro cultura economica si ferma alle dispense dell'economia di Zio Paperone che il Sole24ore vendeva come allegati anni fa.

Stalianiada/6. Un 'immagine visiva dal subcosciente.

Un uomo che aveva partecipato a una riunione del Politbjuro racconta che Stalin era distratto e sedeva disegnado qualcosa su un foglio. Guardando attentamente, egli vide che disegnava teste di lupi, un intero branco di teste di lupi.

Il potere logora...chi non ce l'ha/5. Vendetta familiare.

Sapendo che Pietro lo avrebbe rinnegato per tre volte,Gesù gli guarì la suocera morente.
Giulio Andreotti,Bloc Notes,1980.

Latinorum/8. Della moderazione.

Insani sapiens nomen ferat,aequus iniqui,
Ultra quam satis est virtutem si petat ipsam.
Orazio, Epistole,I,VI,15-16.

lunedì 29 ottobre 2007

Una breve storia di Lucca

Sulle antiche origini di Lucca ben poco sappiamo. La città fu dominata da Liguri ed Etruschi, fino al 180 a.C. quando divenne colonia romana. Nell'89 a.c. fu proclamata "municipium" e nel 56 a.C. Cesare, Pompeo e Crasso vi si incontrarono per sancire la nascita del triumvirato.Data la sua posizione geografica, ha da sempre avuto grande importanza come nodo stradale, essendo attraversata dalla via Cassia, Clodia e Aurelia . Poi seguì le sorti dell'Impero anche nella decadenza fino alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Comunque anche nel periodo barbarico Lucca ebbe notevole importanza come centro militare e viario. Risale a quest'epoca l'importanza della via Romea o Francigena di cui Lucca fu per secoli una della principali stazioni. In seguito, nel 1162 alla dieta di S.Genesio, l'imperatore Federico I la riconobbe libero comune, status che la città mantenne fino alla caduta del Sacro Romano Impero nel 1804. In questo periodo storico, grazie all'iniziativa dei cittadini, alla produzione e commercio della seta e alle attività bancarie, la città raggiunse un grande livello di floridezza e un notevole sviluppo artistico e culturale. Lucca fu infatti tra le prime a coniare monete e i suoi mercanti si spinsero in tutta Europa. La città può infatti vantare la zecca più antica d'Europa. I secoli XII e XIII segnano l'apogeo della potenza politica ed economica lucchese. In questo periodo la città si rinnovò completamente. Si costruì una nuova cinta di mura, la seconda ( di cui restano due porte turrite, solo parzialmente manomesse).Tutte le chiese della città e del contado furono ricostruite o ampliate e si adornarono di splendide facciate. Stretta fra gli edifici che le si addossavano, la casa lucchese di quest'epoca tese in genere a svilupparsi in altezza, fino a diventare una vera casa-torre. Le arcate del piano terra dovevano essere in origine aperte e servire come botteghe o laboratori. Su molte case si elevava esile e alta una torre, simbolo del prestigio e della potenza della famiglia. Nel piccolo cerchio delle mura medievali queste torri, spesso coronate da un leccio, sorgevano in tal numero da dare alla città l'aspetto di una fantasmagorica selva. Anche a Lucca vi furono accanite lotte interne, specie tra Guelfi bianchi e Neri, che insanguinarono sempre più la città sino a minare la saldezza dello stato e a comprometterne addirittura l'indipendenza. Lucca conobbe ancora un periodo di spledore con Castruccio Castracani nel 1316 ma alla sua morte, avvenuta nel 1328, la città tornò a dividersi in fazioni e finì con il venire occupata dai pisani. La loro oppressione fu tale da far coniare il celeberrimo motto “ meglio un morto in casa che un pisano all'uscio”, poiché le esazioni dei pisani erano tanto vessatorie da far preferire un lutto gravissimo in famiglia a una loro richiesta. Finalmente nel 1369 la città riscattò la propria indipendenza dall'imperatore Carlo IV e divenne repubblica. Dal 1400 al 1430 la città fu governata con tirannia da Paolo Guinigi. Testimonianze del suo dominio restano il Palzzo Guinigi, con la celebre torre alberata, e la villa omonima. Fu sempre Paolo Giunigi a volere l'esecuzione ,a opera di Jacopo della Quercia, del bellissimo sarcofago per la moglie Ilaria Del Carretto,morta di parto in giovane età. In quegli anni Lucca fu soggetta a vari assedi, uno dei quali vide protagonista Michelangelo Buonarroti. Il genio fiorentino , però, sbagliò i suoi conti e, invece di affogare la città, deviando il corso del fiume Serchio, fece allagare l'accampamento fiorentino, con i lucchesi che si godevano lo “spettacolo” dalle Mura. Durante il periodo della riforma molta classe dirigente aderì al luteranesimo e al calvinismo. Solo l'adesione al Concilio di Trento evitò l'invasione da parte dei Medici, conservando così la sua autonomia. Lucca tese a conservare la sua indipendenza ( iscritta anche nal simbolo della città nell'espressione latina Libertas). Pertanto nel 500 si decise la costruzione di una nuova cinta muraria, la terza, quella visibile ancora oggi, capace di resistere alle artiglierie. Nella seconda metà del 500 cominciò inoltre la costruzione delle ville che sorgono ancora adesso nella campagna lucchese,tanto numerose che il censimento della locale Soprintendenza ne enumera ben ottocento. Alcune di esse ci restano nel loro aspetto originale. Altre, le maggiori come la villa Reale di Marlia, furono fastosamente ricostruite nel XVIII secolo e circondate da ampli parchi e stupendi giardini. La minuscola repubblica lucchese prolungò la sua esistenza fino alla conquista napoleonica. Chiusa ma ordinata e civile, la città finì con il rappresentare una curiosità politica,tanto che i viaggiatori stranieri del 700 non mancavano di visitarla. E' interessante citare la descrizione della vita cittadina fatta da un viaggiatore d'eccezione come Montesquieu. Scrisse nel suo "Viaggio in Italia" del 1728: “ Lucca è una città che può contare 22.000 anime. Diversamente da Genova, i lucchesi sono poveri ma il loro tesoro pubblico è abbastanza ricco. Non hanno altre spese all'infuori di quelle dei piccoli sovrani italiani, cioè comprare dall'Imperatore la loro libertà e la loro tranquillità. I suoi confini sono Castiglione sui confini del modenese, Viareggio che è il porto della città e Montignoso sul confine con Massa. I bastioni sono alberati con un bellissimo effetto: è la passeggiata della città". Non c'era inquisizione a Lucca, bensì un “Offizio sopra gli affari della Religione", composto da laici. Questa autorità perseguiva fortemente la pratica della stregoneria, mentre i processi per eresia erano piuttosto rari. Per gli affari ordinari e criminali c'era il podestà. All'avanguardia in campo sanitario, era un modello di igiene pubblica. La nobiltà era integra e laboriosa e non faceva mostra di ricchezze. Anche il clero era più evoluto e preparato che altrove in Toscana, come dimostra il fatto che fu un lucchese, Diodati, a curare la prima traduzione in volgare italiano della Bibbia, mentre nella metà del Settecento fu qui pubblicata la prima versione dell'Enciclopédie degli illuministi francesi. Pertanto la cultura era tenuta in gran conto. Nel 1790 fu fondata un'università, l'"Università di San Frediano",dal nome del Santo Patrono della città, dando seguito ai privilegi che l'Impertatore Carlo IV di Boemia aveva riconosciuto coi suoi diplomi alla città sin dal 1369. Il 22 gennaio 1799 il generale napoleonico Serrurier si impadronì della città. Alla vecchia repubblica oligarchica subentrò una Repubblica giacobina e poi , subito dopo, una Repubblica direttoriale,tanto che si può affermare che il 1799 fu a Lucca l'anno delle Tre Repubbliche. Ma chi comandava effettivamente era Napoleone, che affidò Lucca nel 1805 come Principato alla sorella Elisa,moglie di Felice Baciocchi. Il Congresso di Vienna, nel 1814, assegnò Lucca in ducato a Maria Luisa di Borbone di Parma, poichè l'Imperatrice Maria Luigia d'Absburgo, moglie di Napoleone, aveva ottenuto come vitalizio il ducato di Parma e Piacenza, trono legittimo dei Borbone di Parma. L'epoca borbonica a Lucca durò dal 1817 al 1847 e fu un periodo di grandi realizzazioni urbanisticche e culturali. Maria Luisa di Borbone Parma regnò fino al 1824, quando le subentrò il figlio Carlo Lodovico di Borbone che vi regnò per 23 anni prima di cederlo, nel 1847 a Leopoldo II di Toscana. Nel 1860 Lucca entrò a far parte del Regno d'Italia. Durante la Repubblica, la città si qualificà come l'"oasi bianca" della Toscana, poichè fu sempre governata in maniera ininterrotta da sindaci e parlamentari appartenenti alla Democrazia Cristiana, a differenza del resto della Regione egemonizzata dal Partito Comunista. Anche negli ultimi anni la città è stata retta da una giunta comunale di centro-destra e ha dato i natali a uno degli esponenti più in vista dello schieramento nazionale di centro-destra, il Presidente Emerito del Senato Marcello Pera.
La decisione dell'arcivescovo di Lucca,mons.Italo Castellani, di trasferire il parroco di San Macario in Piano, San Macario in Monte, Fibbialla e Vecoli addolora ma non stupisce. Non è certo il caso di difendere le scelte di un arcivescovo che non è certo il non plus ultra in termini di opionioni e prese di posizione, che anzi spesso non sono condivisibili , bensì esecrabili e esecrande . Si pensi al suo favor per i DICO.Ma il caso della rimozione del curato era a carattere obbligato,stante la mancanza di preti sul territorio e l'invecchiamento dei quelli già “in servizio” . Caso mai è il suo modus operandi che lascia perplessi. Infatti non si capisce perchè trovi difficoltà a individuare un sostituto,con il rischio che le suddette parrocchie siano senza curato per un tempo indefinito, mentre Arancio e Marlia sono state prontamente ricoperte. Non si vuole credere che l'arcivescovo valuti l'oltreserchio una zona pastorale di serie B, ma certo non ci fa una bella figura sotto il profilo organizzativo a lasciare scoperta un'area ampia e complessa come questa. Forse se facesse meno pubbliche relazioni e dedicasse più tempo alla Curia sarebbe meglio. Ma magari è chiedere troppo.

Fisichella e Pera a Lucca per “Occidens”: l'Europa recuperi il suo senso di appartenenza Cristiano.

L'Associazione “Occidens”, di cui il Presidente emerito del Senato Professor Marcello Pera è Presidente onorario, ha organizzato a Lucca,nella giornata di sabato 13 ottobre scorso, un incontro sul tema “Laicità e Cristianesimo” tra lo stesso Pera e Monsignor Rino Fisichella, Vescovo Ausiliare di Roma e Rettore della Pontificia Università Lateranense. L'assenza dell'Arcivescovo di Lucca- che non ha mandato nemmeno i saluti per la presenza di Monsignor Fisichella né ha delegato il proprio Vicario per la Cultura a partecipare all'incontro- amareggia ma non sorprende.Si è trattato del dialogo tra un laico e un religioso che scoprono di condividere molte idee in merito alle difficoltà che sta vivendo l'Europa in questi tempi.È da tempo che Pera si prodiga in difesa dei valori dell'Occidente come scopo primario della propria azione politica e culturale. Infatti ha affermato che “ con l'individualismo esasperato, l'Italia sta diventando un paese di monadi, in cui ognuno si fa la propria idea ma non c'è più un sentire collettivo”. Tra l'altro si è arrivato al punto , ha sostenuto Pera ottenendo il plauso dell'uditorio ( composto da oltre seicento persone),che qualche intellettuale ha sostenuto sui media la tesi che “cristiano derivi da cretino e nessuno ha avuto il coraggio di dare risposte forti”. Il senatore di Forza Italia ha poi affrontato il tema della disaffezione nei confronti della politica, che in queste ultime settimane si è sviluppata in fenomeni di insofferenza verso la classe dirigente politica. “ Se questo avviene”- afferma”- è perchè sempre più gente avverte che la politica sta perdendo la sua funzione di guida. La sensazione che si avverte girando per il Paese è quella di una crisi dei nostri principi e dei nostri valori. Questo tema sta diventando sempre più sentito dai cittadini. E poi c'è in giro una denigrazione sempre più agguerrita della figura e della persona del Papa ed un attacco sempre più pressante nei confronti della Chiesa”. A questo proposito interviene Monsignor Fisichella(che ha ricordato calorosamente l'amico Monsignor Bianchi) affermando che “ difficilmente è condivisibile la tesi che uno Stato è laico perchè quando fa le leggi prescinde dalla religione “come se Dio non esistesse”,quasi avesse paura che la libertà della fede potesse attentare alla libertà della ragione. Invece- e qui sta la grande intuizione di Papa Ratzinger- religiosi e laici possono trovare un punto comune proprio comportandosi “uti si Deus daretur”, come se Dio esistesse”. Sempre a riguardo di etimologie Monsignor Fisichella rammenta che “laico” deriva dal greco “laon Theou”, cioè popolo di Dio, ed era la definizione originaria di appartenente al clero. Poi ha ribadito di essere laico “tanto quanto Pera quando rifletto e utilizzo la mia ragione lasciandola andare in quanti più spazi possibili”. Il Monsignore conclude sul concetto di tolleranza,non condivisibile perchè “le religioni non sono tutte uguali. Di fronte a queste lo Stato non può restare neutrale ma deve individuare il bene dei propri cittadini. Le confronti e a tal fine scelga. Lo Stato è infatti obbligato a confrontarsi con la verità”. Al termine dell'incontro il presidente dell'associazione Gabriele ha consegnato a Monsignor Fisichella la spilla d'oro con il logo di “Occidens” come socio onorario dell'associazione.

domenica 28 ottobre 2007

La flat tax come elettroschok salubre per la nostra economia.

Il sistema Italia, cioè l'insieme delle attività produttive arbeitenden sul territorio italiano, mostra sempre maggiori difficoltà a seguire i trend di sviluppo non solo dei paesi "emergenti", cioè Cina e India, ma anche degl altri paesi dell'Eurozona, quei paesi europei che hanno adottato l'euro. Infatti nel decennio dell'euro ( si tenga conto che l'euro è divenuto divisa monetaria effettiva di riferimento dei menrcati finanziari dal 1 gennaio del 1999) la crecita media annua dell'economia italiana è stata la metà di quella spagnola e un terzo di quella irlandese. Le nostre aziende e le nostre famiglie pagano più tasse dei paesi competitors ma ottengono molto meno in termini di servizi e opere dallo Stato. Perchè? La gran parte dell'introito fiscale vieni dissipato in mille rivoli di spesa pubblica per lo più priva di una ricaduta utile sul territorio in termini di competitività, ma funzionale al mantenimento di infinite cricche clientelari. Come se ne esce? Un modo potrebbe essere prevedere l'aliquota unica sui profitti di impresa, sulla falsarifa della trés celébre flat tax. Questo marchingegno fiscale ha permesso a Stati come Spagna e Irlanda, Lettonia e Finlandia di dimezzare i disoccupati e raddoppiare il reddito in dieci anni. Le minore entrate sono state compensate dal taglio della spesa. Tremonti , tre anni e mezzo fa, ci provò e fu decapitato ( ah les doléances del centro destra governante ma non imperante!) dall'allora sub governo Fini-Casini. Se dovessero tornare al Governo, riuscirà il centro destra a attuare questa politica?

Il citazionista/13. Gli opposti estremismi si autogenerano.

" Spesso una teoria esagerata in un senso ne fa sorgere un'altra in un senso opposto. Certi socialisti predicando l'uguaglianza assoluta,fisica e intellettuale degli uomini, giungono al punto di voler irretire in lavori manuali senza importanza, e che non presentano alcuna difficoltà,le facoltà eccezionalemente rare e preziose dei maggiori scienziati. I neo aristocratici, senza star molto a lambiccarsi il cervello, hanno enunciato semplicemente una dottrina, esattamente contraria a quella dei socialisti. A loro dire, l'umanità intera non esiste che per produrre alcuni uomini superiori; non è che un letamaio sul quale crescono alcuni fiori.
Ciascuna di tali sette ha,naturalmente, un qualche sistema economico da propugnare. Sistema, che non ha con la realtà altri rapporti fuor di quelli che si riscontrano nei sistemi cosmogonici degli antichi". Vilfredo Pareto, Corso di economia politica. Libro III, capitolo II,pag.1067.

Il ritorno di Amato.

Pare proprio che ritornerà Giuliano Amato, se il Governo di Prodi cadrà. Questi almeno sono i rumores più in voga al momento per i palazzi del potere. Il ritorno del doctor subtilis sarebbe sponsorizzato dalle due massime ( si fa per dire) cariche dello stao, cioè da Marini e Napolitano. Costoro non sarebbero affatto favorevoli a uno scioglimento anticipato delle Camere ma punterebbero piuttosto a un Governo di decantazione a forte coloritura istituzionale, c'ést a dire un Gabinetto composto da tecnocrati e burocrati ulivisti, con l'appoggio di maggioranze variabili in parlamento, per votare alcune riforme e andare al voto politico generale per il 2009. Allora il centro destra potrebbe avere un leader diverso da Berlusconi mentre il Pd potrebbe allearsi con l'Udc-Udeur di Casini e Mastella, scaricando l'estrema sinistra. Fantapolitica? Può darsi, anche perchè si trascura che Berlusconi non ha l'anello al naso e si sta attrezzando per delle sorprese che potrebbero sconvolgere tutti questi piani. Poi c'è da giurare che Prodi venderà cara la pelle, mentre Bertinotti e la sinistra estrema ( in convergenza politica tattica con la Lega Nord di Bossi) faranno di tutto per evitare di essere emarginati. Se ne renderanno conto i maneggioni del Palazzo?

Stalianiada/5. Il capo.

Un figlio chiede al padre: " papà, chi è Stalin?". Il padre risonde: " è il nostro capo". Il figlio allora : "ma io pesnavo che solo i selvaggi avessero il capo."

Latinorum/7. Il saggio si crede un Dio.

Ad summum sapiens uno minor est Iove: dives,liber, honoratus, pulcher, rex denique regum;praecipue sanus,nisi cum pituita molesta est.
Orazio, Epistole, I,1,106-8.

Il potere logora....chi non ce l'ha/4. La fedeltà.

" Dopo l'alta abbiamo ora l'altissima fedeltà. Ma sembra limitata al settore elettronico". Giulio Andreotti, Bloc notes, XII 1983.

In Myanmar junta climate of fear persists. After the crackdown, protesters still worry about being arrested.

United Nations has envoied Ibrahim Gambari jets across Asia,pressing for an active dialogue to bring democracy to Myanmar. So the people in the country's two lagest cities, Mandaly and Yangon, watch and wait. Many private homes have satellite dishes to catch Western news. And though few people can afford their own computers or their own telephones, logging in to international news sites is easy at Internet cafes, so many here have access to the latest information.
Tourists have been staying away. Hotels are nearly empty. The drivers of a three-wheeled cycle rickshaw, or trishaw, said he waited all day for one fare and got the equivalent of 3$,not enough to feed the family.
Yangon feels like a forgotten city. Although some of its Buddhist pagodas gleam with golden spires and electricity flickers on and off quite frequently.
In Mandalay, also a site of monkled protests, the monks are more visibles,with several walking to shops and resturants in the mornings, collecting alms,rice and curries for their midday meals. " The monks who demonstrated are all gone", said one monk. He didn't partecipate because he was afraid of the soldiers. "I want democracy", he said. He has a radio and listens to the Voice of America,but only when he is alone.
He isn'l the only to eant the democracy and freedom in Myanmar, but the question is: is there yet hope for ex Burma?

Il citazionista/12. Del senso del pudore e dell'impegno.

" Il paese è senza guida da 12 anni". Luca Cordero di Montezemolo. Risponde Prodi: "E' una frase che non ha senso".
A Prodi manca il senso del pudore,a Montezemolo quello di impegnarsi a migliorare il paese. Si vede preferisce stare in poltrona sotto il fico a vedersi i gran premi di Formula Uno......

lunedì 22 ottobre 2007

Sullo Stretto il ponte non si fa,ma l'Agenzia sì.

Come è noto, il Governo ha deliberato in cinque minuti , nel suo primo Consiglio dei Ministri, di non realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina, che la stessa Europa ci chiede nel generale quadro della mobilità euromediterranea. Però sono sorti problemi in merito al pagamento delle penali ( stimate in 300 milioni di euro almeno) dovute all'annullamento delle gare e procedure d'appalto. Allora che ti pensa di fare il Governo? Un' "Agenzia per la mobilità nell'area dello Stretto", cioè un'autorità amministrativa indipendente in luogo della società per azioni che avrebbe dovuto realizzare il ponte. La proposta è all'esame della commissione Bilancio del Senato e ha dell'inverosimile. Se si pensa di non fare il ponte, significa che non vi sono problemi in merito alla mobilità dell'area. Allora perchè costituire un'Agenzia con lo scopo di migliorare, potenziare e ottimizzare gli spostamenti nell'area tra Scilla e Cariddi? Mentre a Roma si discute di fare l'ennesimo carrozzone burocratico, la Società dello Stretto sta vincendo gare d'appalto per realizzare ponti all'estero. L'amministratore della Società Stretto Ciucci ha asserito di aver ottenuto ben cinque appalti per fare ponti,tra cui uno in Albania. Ma in Italia si preferiscono le Agenzie ai ponti, per contentare gli scontenti di turno. Frattanto per andare da Scilla a Cariddi e vicerversa si continueranno a perdere ore preziose in estenuanti code, sotto la sorveglianza di un'Agenzia però. Sai che bello.....

Il citazionista/11. What is outsourcing?

"Do what you do best,make it better and outsource the rest." Tom Peters.
Lo sapranno i nostri industriali che credono d'apprendere l'inglese in cinquecento parole?

domenica 21 ottobre 2007

Il Nobel a Gore.

Per chi ha visto il documentario di Gore è spontaneo chiedersi come tanta modestia possa aver partorito il premio Nobel. Se si pensa che un Dario Fo ha vinto quello della Letteratura,magari si può pensare che sia stato uno sbeleffo che gli scnadinavi hanno voluto fare agli americani come lo fecero dieci anni fa a noi qualificandoci una terra cpace di produrre solo saltimbanchi e pagliacci. Ma forse cì dell'altro: magari si è voluto dare un premio a Gore più per aver sopportato otto anni Hillary Clinton alla White House che per i suoi sforzi nelle lotte ecologiste. infatti chi la conosce la giudica davvero pestifera.

Latinorum/6. Cos'è un uomo libero.

"Catoni cum incredibilem natura tribuisset gravitatem, eamque ipse perpetua constantia roboravisset, semperque in proposito consilio permansisset, moriendum potius quam tyranni vultus aspiciendus erat." Cicerone,De officiis, I,XXXI.

Una settimana dopo il battesimo del Pd si preparano i crisantemi per il Governo.

Pare proprio che il Governo dell'ex Presidente dell'IRI ed esperto spiritista Romano Prodi sia giunto alla fine dei suoi giorni. Da più parti si sentono e si percepiscono segnali sinistri in merito alla sosteniblità della maggioranza sul tema scottante della legge finanziaria. È lecito supporre che il Governo, se anche riuscirà a sopravvivre e approvare la massima legge dell'anno, avrà poi problemi da gennaio, soprattuto per la questione esplosiva del referendum elettorale. Il punto vero è se caduto il Governo Prodi si andrà davvero al voto o non piuttosto ci saranno Governi d'affari, istituzionali,tecnici, delle Rifome e simili. La domanda non è oziosa se si considera che molti degli attuali parlamentari rischiano di non essere rieletti e quindi saranno disposti a tutto pur di evitare le urne. Poi vi è da considerare il Capo dello Stato che certo farà di tutto per avvantaggiare l'Unione e quindi allontanare le urne. Di certo si può dire che le Ceneri dimisero Prodi e adesso corre il rischio che sia l'Ognissanti a lasciarlo , il faut dire, "stecchito". I rapporti del premier con il calendario religioso sono perfino più tribolati di quelli con la Chiesa.

Il potere logora....chi non ce l'ha/3.

Gli Dèi in ritardo.
"Ho letto un articolo divertente in un giornale siciliano: "Rinviato il crepuscolo degli dèi."
Nulla di soprannaturale.
A causa di uno sciopero degli orchestrali si era dovuta cancellare l'esecuzione al Teatro Bellini di Catania del capolavoro wagneriano." Giulio Andreotti,Bloc notes,pag.119, 1981.

Regolamento di conti per la Corte dei Conti.

È dei giorni scorsi la notizia di un intervento del Governo ( sempre più periclitante dal canto suo) per commissariare la corte dei conti e privarla così delle funzioni che le sono proprie. Tutto è avvenuto in una notte, il 28 settembre scorso, quando nel corso di una seduta del Consiglio dei Ministri si è cancellata la norma che dava piena autonomia finanziaria alla Corte dei Conti. Si sarebbe sanato un paradosso tutto italiano che il solito Tremonti aveva tentato di correggere salvo poi essere defenestrato a suo tempo ( ah gli errori del centro destra governante ma non imperante!). Si voleva eliminare il fatto che il soggetto controllato ( il Governo) controllasse il portafoglio del soggetto controllore, la Corte dei Conti. Come è noto, l'articolo 100 della costituzione assegna a questa Magistratura compiti delicati in merito alla verifica dell'opportunità delle spese pubbliche e Dio sa se ve n'è bisogno in tempi di casta e antipolitica dilagante. Per di più il combinato disposto degli articoli 100 e 81 avrebbe impedito,se attuato, la crescita spropositata del debito pubblico dei decenni settanta e ottanta. Ma alle tre della notte del 28 settembre scorso il testo de quo è stato soppresso su ordine del ministro degli interni Amato. Perchè il doctor subtilis ha fatto uno scherzo del genere alle toghe contabili? Semplice,per le pressioni ricevute dagli enti locali che sono talmente pieni di debiti, per mantenere le loro clientele locali, da ricorrere a strumenti finanziari sulla cui liceità la stessa Corte ha più volte espresso dubbi e riserve. Per fortuna in Parlamento la piena disponibilità della opposizione di correggere il golpe del Professor Amato potrebbe permettere di correggere la piena sottoposizione della magistratura contabile alle bizze di una maggiranza divisa su tutto meno che sul continuare il sacco del denaro pubblico. Fa pensare anche la condotta del titolare del portafoglio degli Interni: se gli fosse stato commissiarito il suo, di portafoglio, come avrebbe reagito? Male, perchè, se si ricorda che il suo mentore Craxi lo chiamava "professore a contratto", si deve pensare che non è insensibile alle questioni finanziarie. Peccato per i molti cittadini che si vedono derubati due volte: prima dei soldi delle tasse che finiscono in sperperi e poi dai ladri che li borseggiano e saccheggiano indisturbati per ogni dove, senza che la sua polizia faccia gran che.

Stalianiada/4. Dei delitti e delle pene alla bolscevica.

Un bambino scrisse sulla neve il nome "Stalin" ( in russo significa acciaio,inter alia, n.d.r.). Al padre del bimbo diedero dieci anni di carcere.

Latinorum/5. Le nature più severe e più forti rendano glorioso il loro rifugio.

Tuta et parvula laudo,
Cum res deficiunt,satis inter vilia fortis:
Verum ubi quid melius contingit et unctius,idem
Hos sapere,et solos aio bene vivere,quorum
Conspicitur nitidis fundata pecunia villis.
Orazio, Epistulae, I,XV,42-46.

Il citazionista/10:del Partito Democratico.

"Assaporare l'impotenza dopo il potere, fase per fase, con precise corrispondenze;ad ogni passato trionfo contrapporre la recente sconfitta;rafforzarsi nella propria debolezza,riguadagnare se stessi quando si è così perduti". Elias Canetti potrebbe benissimo avrlo scritto per i cattolici entro il Partito Democratico,tanto baldanzosi di gestire il processo costituente del nuovo partito quanto ormai timorosi di essere più che minoritari,del tutto irrilevanti. Ci faranno un pensierino sopra i Vescovi e i parroci in servizio peramanente effettivo per le campagne elettorali della Margherita e dell'Ulivo?

domenica 14 ottobre 2007

Oggi nasce il Partito Democratico,domani il Governo Prodi potrebbe morirne.

Oggi 14 ottobre si tengono le tanto strombazzate elezioni per il leader del Partito Democratico e appare scontata l'elezione di Veltroni alla guida del neo partito. Meno ovvi potrebero essere gli effetti che questa consultazione potrebbe avere sul Governo in carica. Se nulla o poco Prodi ha da temere da una affluenza scarsa alle cosiddette primarie o se perfino da una afferamzioen superieore ai sondaggi per Rosy Bindi o Enrico Letta , principali competitors di Veltroni, avrebbe qualcosa da guadagnare, l'apoteosi del cinematografico sindaco di Roma potrebbe essere la pietra tombale del suo Governo. Infatti è chiaro che tutta una serie di lobbies ulivesche richiederebbero la testa di Prodi per dare il segno del cambiamento e dare un seguito alle richieste del popolo di sinistra. Tutto bene,quindi? Niente affatto,perchè al posto di Prodi andrebbe un Governo ponte o traghetto con lo scopo di fare alcune rifome la cui apporovazione ci porterebbe a votare al più presto nel 2009-10. Poco importa chi sarebbe a guidare questo gabinetto transizionale: si parla di Marini, Dini o Draghi. La maggioranza sarebbe composta da Unione più Udc e magari An,perchè da una stagione costituente Fini otterrebbe la testa di Berlusconi e guiderebbe il centro destra. E il Cav. accetterebbe un simile scenario? Se ne può dubitare,ma la sua autonomia negoziale è limitata e contingentata dal fatto che il Presidente della Repubblica non scioglierà mai le Camere se non sarà fatta una nuova legge elettorale,ergo si torna alla casella di partenza: se cade Prodi,"governo d'affari",come si diceva ai tempi di Giolitti. Forse è per questo che Berlusconi ha tutto da guadagnare a tenre a galla Prodi,dato che un Governo arrogante ma debole non fa che accrescere i suoi consensi e ridurre quelli dell'Unione,anche a voler prescindere dalla competition che ci sarà tra Veltroni e Prodi sull'essere la "prima donna"o meglio la prima "megera" dell'Ulivo democratico. Si vedrà da domani 15 ottobre quel che capiterà al Governo.

Quando l'autorizzazione a procedere riguarda gli altri, non occorre perdere tempo;quando riguarda i "diversi" occorre pensarci.

È dei giorni scorsi l'iniziativa dell'Onorevole Stefania Craxi,che ha pubblicato un succoso libretto in cui raccolgie gli interventi dei D'Alema,Fassino e Violante ai tempi delle inchieste ruggenti contro i partiti nemici dell'ex PCI, cioè Dc e Psi. Vi si legge che il garantista D'Alema allora invocava tempi rapidi da giustizia sommaria contro Craxi e Andreotti perchè rappresentavano un regime "che ha causato i mali della crisi attuale,alto debito pubblico e inefficenza della pubblica amministrazione,mista a una diffusa corruzione". Oggi che la pm Clementina Forleo chiede di adeperare le registrazione telefoniche in cui si acclara il ruolo attivo e partecipe agli affari bancari dei Fassino,D'Alema etc. Si accampano pretesti di garanzia per negarglieli. Come si spiega? Forse perchè gli ex comunisti sono diversi,come diceva Enrico Berlinguer, dagli altri partiti: per sè pretendono tutte le garanzie possibili(anche quando trattano affari delicatissimi come l'assetto bancario nazionale),mentre mandano gli altri alla forca per accuse che poi si rilevano sgonfiate di fondamento o prive di consistenza storica. Ecco perchè Grillini e gli omosessuali stanno con l'ex PCI-PDS-DS e ora PD: perchè loro sono "diversi"!

Quando si vuole dare l'interpretazione autentica del Motu proprio pontificale.


Come è noto, con il motu proprio "Summorum pontificum" il Santo Padre ha "liberalizzato", c'ést a dire permesso ai singoli sacerdoti di dir messa secondo l'antico rito in latino,così come emendato da Papa Roncalli nel 1962, senza la previa autorizzazione del vescovo e a condizione che a richiederlo sia un nucleo stabile di almeno 15 fedeli. Pare che non ci sia nulla di male e invece le cose non stanno affatto così. Infatti nel Consiglio Permamente della Conferenza Episcopale Italiana del settembre scorso si è cercato di approvare un documento che limitasse la possibilità di latine dicere la Santa Messa. Il Presidente Arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco ha ovviamente impedito che si mettesse ai voti e si approvasse una risoluzione del genere che avrebbe avuto del paradossale. È incredibile che la Chiesa italiana, il cui primate è niente meno che il Papa in persona, ne " commissari"l'autorità per una questione tutto sommato immeritevole di tante polemiche. Perchè i vari vescovi del Consiglio Permamente non si preoccupano della messe dove si presenta Gino Strada nelle vesti di Santo vivente,come è successo in occasione della messa pasquale scorsa in diverse parrocchie? Oltre tutto questi prelati ( si va dall'Arcivescovo di Lucca, il filo castrista Italo Castellani,a quello di Chieti,per non dire di quello di Palermo) paiono ignorare quanto disposto nella "Redemptionis sacramentum", istruzione contro gli abusi liturgici voluta dal Pontefice predecessore dell'attuale e redatto sotto la direzione dell'allora Cardinale Joseph Ratzinger,proprio per evitare gli abusi liturgici come quello che vede un Gino Strada tra i santi. Il filo conduttore degli attacchi verso il vecchio messale è di essere connotato da una "ecclesiologia" ormai incomprensibile per l'uomo d'oggi, mentre confondere quella specie di Barabba che è Strada per Gesù lo sarebbe! Per fortuna cardinali autorevoli come Caffarra,Ruini e Scola hanno stroncato con i loro interventi il pronuciamento degli illuminati. Certo si comprende il rischio di "marcionismo"che vive la Chiesa d'oggi e che è paventato,non a caso, dal Sommo Pontefice. Non resta che auguragli lunga vita per ostacoalre i marcioniti dei nostri tempi.

Il citazionista/9: degli eterni mali della scuola d'Italia.

"La decadenza era cominciata almeno un decennio prima della Guerra( del 15-18, n.d.r.). Gli scioperi degli studenti e degli insegnanti ne erano soltanto un sintomo. Insegnanti stracchi e distratti,scuole tecniche che non erano pratiche e scuole classiche dalle quali si usciva senza saper leggere un classico,Università ove non si faceva che esami tutto l'anno,e chi non era passato vantava le decorazioni o minacciava uno sciopero per passare" Giuseppe Prezzolini, "La riforma Gentile",in "Corriere Mercantile",Genova 12 novembre 1923.
Dal putridume del 1919-22 emerse un Gentile che fece una Riforma che segnò l'epoca delle istituzioni scolastiche, il quesito di oggi è: cosa verrà fuori dallo sfacelo che stiamo vivendo? Temo le scuole coraniche,capaci di dare quel rigore che manca a quei clubs para erotici che son diventate le scuole dei nostri tempi. Chi sa che fine faranno i nostri pedagogisti democratici.....

Latinorum/4. La morte come ricetta per tutti i mali.

Ubique mors est: optime hoc cavit Deus,
Eripere vitam nemo non homini potest;
at nemo mortem:mille ad hanc aditus patent.
Seneca, Phoenisse, 151-53.

Staliniada/3. Se Grillini fosse vissuto ai tempi di Stalin....

A proposito degli omosessuali,Stalin riteneva che fosse necessario fucilarli oppure metterli nei lager. Secondo lui rappresentavano un pericolo,perchè potevano indebolire e portare alla rovina l'esercito.

giovedì 4 ottobre 2007

Prospettive da basso impero

L'unica vera prospettiva è il taglio dei costi delle poltrone dei parlamentari,inclusi i pensionati ( si fa per dire perchè dopo cinque anni hanno il vitalizio),che il Subcomandante Fausto Bertinotti e il santone di Mastella che lamentano uno stipendio basso ( quando un pensionato con 503 euri dovrebbe arrivare alla fine del mese) : dovrebbero vergognarsi! ammesso che abbiano una dignità che non hanno,perchè hanno preso gli italiani di gonzi,addormentati dalle Televisioni come la Rai con le Porte a Porta di Bruno Vespa e simili,per non parlare del compagnuccio della Camilluccia Santoro, pensionato del Parlamento europeo anche se c'è stato per poco. Il pesce puzza dalla testa,è proprio vero: infatti la nostra casta ha al vertice un capo dello Stato che non ha mai preso un martello o una vanga in vita sua,benchè fosse del partito della falce e martello. L'inquilino del Colle ha difeso il compare Baffino di Latta, ma da Presidente della Camera ( voluto da Craxi, se lo ricordi bene che correva il rischio di essere trombato da Rodotà nel 1992) non ha mosso un dito per fermare l'arrembaggio giustizialista degli anni caldi del 92-93. Non per nulla Bettino da Hammammet lo chiamava "marziano". Come dice Stefania, Clementina Forleo facci sognare,perchè Bettino dalla sua piccola tomba bianca sulle rive del Mediterraneo,e che guarda l'Italia, grida vendetta. Specie contro i falsi garantisti che non vogliono che la Forleo faccia il suo dovere a carico di Baffino di latta.

sabato 29 settembre 2007

Il citazionista/8.I think tank e la rivoluzione conservatrice d'America.

"Fino a gli anni Ottanta il partito repubblicano non aveva mai avuto intellettuali di rilievo.(...) tutto questo cambiò con Ronald Reagan,un individuo decisamente non -intellettuale. Non solo gli intellettuali d'appartenenza repubblicana vennero nominati in posti governativi di importanza strategica;ma una vera e propria intellighenzia conservatrice fece il suo ingresso tra il personale e nelle pagine dei commenti di importanti quotidiani,rotocalchi,riviste e televisioni. Molti di loro divennero ricercatori a tempo pieno nei think tank conservatori. Solo quindici anni fa "intellettuale conservatore" era un ossimoro. Ora è diventato un importante settore produttivo(...). Tra dieci,venti,trant'anni la nascita di una intellighenzia conservatrice sarà vista come un grande contriburto, forse il maggiore della rivoluzione reaganiana. Qualunque cosa accada al partito repubblicana, gli intellettuali conservatori manterrano in vita il conservatorismo a livello nazionale". Theodore Lowi, "Prima e al di là del conservatorismo. Ideologia e Politica negli anni novanta", 1992.
Poi c'è chi dice che Reagan era una capra.

Se per un piatto di spaghetti bisognerà accendere un mutuo....

" I giorni dei cereali a basso costo sono finiti", ha dichirato Dan Basse,presidente della AgResource,società di analisi dei dati sulle materie prime di Chicago. Gli incrementi dei prezzi di quest'anno paiono dargli ragione. Infatti i prezzi di soia e mais prodotti in Illinois sono cresciti rispettivamente del 75% e del 40% rispetto allo scorso anno,mentre il grano del Kansas ha registrato una crescita del 70% o più. Dall'analisi delle serie dei prezzi dei futures della Borsa di Chicago ( la prima la mondo per i mercati dei generi alimentari) si evince che si tratta di un aumento tutt'altro che legato al contingente ( raccolti scarsi) ma dovuto al fatto che i farmers trovano più conveniente vendere i propri prodotti alla compagnie energetiche per produrre elettricità pituttosto che farne cibo. Ma non basta questo,perchè anche milioni di persone in Asia e Sudamerica grazie al miglioramento delle condizione di vita, effetto della deprecata e esecranda globalizzazione, possono spendere più denaro per comprare generi alimentari fino ad allora inarrivaibili. Detto breve, il cinese della middle class o il softerista della net company indiana può permettersi di scegliere tra la ciotola di riso o un piatto di pasta o un bistecca alla texana. Ecco come si spiega l'aumento della domanda di latte e carne ,che a sua volta incrementa la domanda di ceeali per nutrire il bestiame. Tutto ciò poi si ripercuote ovviamente anche sui bilanci delle nostre famiglie. Ma c'è dell'altro. L'inversione della tendenza all'abbassamento dei prezzi dei cereali potrebbe produrre degli effetti nefasti. Infatti le riserve stanno arrivando al punto più basso degli ultimi anni e ciò potrebbe rendere il mondo assai debole di fronte a crisi prodotte da shock da carestie o cattivi raccolti. Anche l'aumento delle superfici coltivabili ha un limite ben preciso che non può essere varcato,pena i disastri ambientali che avvennero negli States delle praterie negli anni '80 dell'Ottocento o nei dirties terties del Novecento. Per di più il rincaro dei prezzi minaccia anche di impedire alle charities di fornire cibo alle centinaia di milioni di persone che vivono di sussidi alimentari nei paesi del Terzo Mondo,specie nei paesi africani martoriati da lunghissime e sanguinose guerre civili e tribali. Allora come se ne esce? Anzitutto con un approccio e un utilizzo più sensato delle biotecnologie,da non vedersi più come qualcosa di mefitico o mefistofelico ma come una straordinaria opportunità di sviluppo. Si pensi a una varietà di mais capace di reggere alle siccità, perchè dotato del gene di una pianta bisognosa di poca acqua: rendrebbe coltivabili non solo in modo stabili gli States delle praterie, ma anche molti paesi africani e asiatici che oggi stentano a produrre cibo per sè ma addirittura potrebbero esportarne per l'estero,con benefici effetti sulla propria economia. Senza contare che il bio diesel potrebbe diventare una realtà assai conveniente. Poi è necessario un necessario ripensamento della polica agricola comune,che non sia solo benefica verso i paysans de France, la Deutshlandgrundvolk o la country gentry of England, ma sia finalizzata alla realizzazione di un nuovo modello di vita e sviluppo. Ciò è tanto più vero in ragione dello spostamento di miloni di persone europee dalle aree urbane ai piccoli centri. Si tratta di un fenomeno che gli eurocrati ignorano. Sapranno Sarkozy,Merkel e Gordon Brown interpretare e gestire il cambiamento? A Prodi non si può cheidere nulla perchè non conta molto ( basti pensare alla sua incapacità di fermare la rissa in Consiglio dei Monistri tra Pecoraro Scanio e Di Pietro sulle infrastutture....) e soprattutto vede tutta la crisi attuale con gli schemi intellettuali di trent'anni fa.

Staliniada/2. Disposizioni Ineludibili.

Tra Stalin e un giudice istruttore che si disperava perchè non riusciva a ottenere una testimonianza da un arrestato,ci fu il seguente dialogo:
Stalin: " Qual è il peso dell'Unione Sovietica?"
Giudice Istruttore: "Bisognerebbe esprimersi in cifre astronomiche."
Stalin:" Una persona qualsiasi potrebbe sostenere questo peso?"
Giudice Istruttore: " No."
Stalin:" Vuol dire che le deposizioni ci saranno."

Il nuovo Patto d'acciaio.

Pochi se ne sono accorti nei giorni scorsi (magari perchè è in atto una brutale repressione in Myanmar) ma è stato stipulato un novello Patto d'acciao tra alcuni galantuomini dello scenario internazionale. Si tratta di Ahmadinejad, Presidente della Repubblica islamica di Iran,Hugo Chàvez,caudillo del Venezuela, Fìdel Castro,padrone di Cuba e Morales,caudillo della Bolivia. L'occasione è stata fornita dalla sessione generale della Nazioni Unite dei giorni scorsi. I quattro o i loro delegati per gli affari esteri hanno colto la circostanza per riunirsi e fissare alcuni punti in comune, che sono assai inquietanti. Tra tutti spicca l'utilizzo della rendita petrolifera per finanziare le loro politiche di riarmo e il terrorismo internazinale. Ma cosa può accomunare gli ayatollah iraniani e i caudillos rossi o neri della America Latina? Un mastice che già unì regimi a suo modo differenti come quello nazista,fascista e nipponico imperiale settant'anni fa : l'odio viscerale e profondo verso tutto ciò che sa di Ociddente,cioè verso l'America, posto che l'Europa è ormai in avanzata fase di decomposizione conseguente all'islamizzazione. Così l'asse del jiadhismo islamico ( Iran,Siria,Hizbullah,Hamas e compari) trovano un forte alleato nel caudillismo poulista e qualunquista del Sudamerica. Non per nulla li uniscono una medesima concezione dello Stato Sociale come strumento di consenso e controllo sulla società civile,pagato e mantenuto tramite la rendita da petrolio, oltre a una spiccata volontà militarista ,che fa il paio con un dispotismo monocratico dai caratteri messianici. Tutto già visto ai tempi del trio Hitler,Mussolini, Tojo, cui s'aggiunse per ragioni tattiche e tecniche Stalin. Ecco come si spiega il plauso e l'appoggio che i nipotini di Stalin, c'ést a dire i no-global,i pacifisti, gli anarco insurrezionalisti, i Caruso e gli Agnoletto, etc. danno alla banda dei Quattro che imperversa nel mondo: sperano di sovvertire il capitalismo e le democrazie. Peccato che tra loro e Stalin corra l'abisso della coerenza : almeno il tiranno georgiano viveva spartanamente,non accettò mai di beccare i lauti stipendi dei Parlamenti delle democrazie borgesi, come le chiamava. Nè soprende il silenzio dei nostri opinions leaders su questa convergenza d'affari tra tiranni tanto loschi. Le nostre grandi firme sono troppo occupate a dimostrare che il "liberismo è di sinsitra"come titola un libro di Alesina -Giavazzi,oppure a dare addosso a Israele,perchè è un "regime segregazionista" verso gli arabi,come scrisse un columnist di Repubblica. Impegnati come sono a cercare pagliuzze tra loro, non vedono le minacce che incombono sull'Occidente.

Il citazionista/7. Delle fonti di uno storico.

"I miei principali testimoni sono Marx,Engels,Lenin,Trockij,Stalin, tutti i marescialli sovietici del tempo di guerra e molti generali di spicco. I comunisti stessi ammettono che per mezzo di Hitler hanno scatenato la guerra in Europa, e che preparavano un attacco improvviso ai danni di Hitler stesso,per impadronirsi dell'Europa distrutta da costui. Il valore delle mie fonti consiste nel fatto che i criminali parlano in prima persona dei loro crimini.
So che i comunisti troveranno molti paladini.però,signori, io i comunisti li ho presi in parola,lasiate che si difendano da sè." Viktor Suvorov, "Stalin,Hitler,la rivoluzione bolscevica mondiale",Spirali,2000.
L'autore non è uno storico professionista,perchè non troverebbe spazio in Occidente. Si tratta di un ex referente del GRU a Londra ( il Sismi sovietico,assai competitivo con il KGB) che è passato,con un bel po' di documenti, con la CIA e la MI5 lustri fa. Sta a Mitrokhin come un Generale sta a un Sergente. Si noti che l'apertura degli archivi moscoviti – avvenuta nel 1992- non l'hanno smentito. Domando: qualcuno ne ha mai sentito parlare sulla stampa o sui media? O il SISCO ( la Società Italiana degli Storici Contemporanei) ha mai organizzato convegni sulle sue interesanti tesi? Poi c'è chi nega l'egemonia culturale.

mercoledì 26 settembre 2007

Il potere logara.../3.Programmi.

"Io non ho programmi personali,ma aspirazioni. Anzi una sola aspirazione: quella di morire in grazia di Dio il più tardi possibile.". Giulio Andreotti, Consigli di vita 1980.

Dalla Myanmar dei tiranni alla Birmania delle libertà

La grave crisi politica che sta vivendo la Birmania provoca sconcerto e non può lasciare indifferenti né inattivi.Infatti si è di fronte a un vero e proprio punto di svolta nelle vicende interne di questo paese, importantissimo per gli equilibri geopolitici dell'area indocinese,dato che si trova al centro tra il Subcontinente indiano,l'area vietnamita e la Cina. Bisogna puntualizzare che la dizione ufficiale Myanmar, in luogo di quella antica e storica di Birmania,fu voluta dall'attuale Regime militare per umiliare le comunità minoritarie che vivono in quella nazione. In particolare ne hanno fatto le spese le comunità dei Karen,che sono stati steminati e costretti a fuggire nei vicini paesi della Thailandia e del Laos per evitare un vero e proprio genocidio. D'altro canto il regime del Myanmar è uno dei più famigerati del mondo. Già filocomunista, si è progressivamente trasformato in una brutale dittatura militare dedita ai più sporchi traffici del malaffare, specie quelli concernenti l'oppio e l'eroina,che lo hanno portato a essere condannato più volte in sede internazionale. Tutto ciò è avvenuto per dotare il regime di valuta pregiata,poichè l'economia è stagnante e la società civile è oppressa dalla più brutale repressione che sia mai avvenuta nella storia millenaria birmana. Per fortuna di questo paese, si è affermata nel corso degli anni una figura carismatica nella persona di Aung Sun Kye,che per le sue lotte di libertà in Birmania-Myanmar ha meritato di vincere il premio Nobel per la pace. Ma in queste ultime settimane pare che la situazione birmana sia arrivata a un punto cruciale,capace di determinarne il fututo. Infatti la straordinaria mobilitazione della società civile birmana è comprovata dalle manifestazioni di queste settimane che hanno visto in prima linea i monaci e le monache buddiste. Questo significa che il grado di sopportazione verso le violenze e le sopraffazioni di un regime oscurantista e corrotto è giunto al limite massimo. Perciò è necessario che la comunità internazionale si mobiliti per un Regime change pacifico ma effettivo,onde evitare ulteriori spargimenti di sangue,non più tollerabili né ammissibili. In modo particolare un ruolo di primo piano può essere svolto dall'Italia, se vi saranno delle scelte coraggiose e magari, dato il cartattere umanitario della crisi, a carattere bypartisan.
Infatti è bene ricordare che proprio due coraggiose donne italiane, Emma Bonino, attuale Ministro delle Politiche Comunitarie, e l'onorevole Margherita Boniver,nella veste rispettivamente di Commissario europeo dei diritti umani e di sottosegretario di Stato nel precedente Governo, si sono prodigate e attivate in passato per sostenere le forze di libertà birmane, specialmente la carismatica leader Aung Sung Kye. Per ciò hanno ottenuto stima e considerazione nella comunità internazionale. Per di più l'Italia siede nel Consiglio di Sicurezza in qualità di membro non permanente per il biennio 2007-08 e presto ne assumerà la Presidenza. Allora perchè non assumere un posizione forte e condivisa in Parlamento,che serva da base operativa per avviare un dibattito in sede delle Nazioni Unite? Si potrebbe benissimo coinvolgere l'Unione Europea e la sua Commissione,dove l'Italia esprime il Commissario per la Giustizia nella persona autorevole del già Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini. Sarebbe opportuno indire una Conferenza internazionale di pace per la transizione democratica dalla Myanmar dell'attuale regime( che nessuno dei birmani pare più volere né sopportare) alla Birmania. Per fortuna modelli operativi similari non mancano nella storia delle relazioni internazionali italiane . Si pensi al processo di pacificazione e transizione del Mozambico,guidato proprio dall'Italia. Né del resto mancano organizzazioni non governative rispettate e apprezzate nel mondo, come la Comunità di Sant'Egidio ( visitata dal Presidente americano Bush, l'ultima volta che è venuto a Roma,proprio a sottolinearne la preziosa opera mediatrice),capaci di svolgere un ruolo di mediazione tra le parti in lotta per evitare inutili stragi. Gli strumenti non mancano:non deve mancare la volontà politica di usarli per fare della buona diplomazia dei diritti umani e dare al contempo all'Italia l'occasione prestigiosa di mostrare la sue capacità e la sua efficienza, nelle circostanze più difficoltose.
Una cosa è certa: non si può più restare indifferenti di fronte alle violenze che insaguinano l'antica Birmania.