martedì 30 ottobre 2007

Il citazionista/14. Il dovere degli economisti è predicare verità impopolari.

"Gli studiosi di scienze sociali devono temere l'approvazione popolare,il male è con loro quando tutti parlano bene di loro(...) E' quasi impossibile per uno studioso essere un vero patriota e allo stesso tempo essere riconosciuto come tale." Alfred Marshall, cit. In A.C.Pigou,Economics in Practice,London,1935,pp.10-11.
I Tito Boeri e i Francesco Giavazzi, economisti del Palazzo veltroniano, ne terrano conto? Magari la loro cultura economica si ferma alle dispense dell'economia di Zio Paperone che il Sole24ore vendeva come allegati anni fa.

Stalianiada/6. Un 'immagine visiva dal subcosciente.

Un uomo che aveva partecipato a una riunione del Politbjuro racconta che Stalin era distratto e sedeva disegnado qualcosa su un foglio. Guardando attentamente, egli vide che disegnava teste di lupi, un intero branco di teste di lupi.

Il potere logora...chi non ce l'ha/5. Vendetta familiare.

Sapendo che Pietro lo avrebbe rinnegato per tre volte,Gesù gli guarì la suocera morente.
Giulio Andreotti,Bloc Notes,1980.

Latinorum/8. Della moderazione.

Insani sapiens nomen ferat,aequus iniqui,
Ultra quam satis est virtutem si petat ipsam.
Orazio, Epistole,I,VI,15-16.

lunedì 29 ottobre 2007

Una breve storia di Lucca

Sulle antiche origini di Lucca ben poco sappiamo. La città fu dominata da Liguri ed Etruschi, fino al 180 a.C. quando divenne colonia romana. Nell'89 a.c. fu proclamata "municipium" e nel 56 a.C. Cesare, Pompeo e Crasso vi si incontrarono per sancire la nascita del triumvirato.Data la sua posizione geografica, ha da sempre avuto grande importanza come nodo stradale, essendo attraversata dalla via Cassia, Clodia e Aurelia . Poi seguì le sorti dell'Impero anche nella decadenza fino alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Comunque anche nel periodo barbarico Lucca ebbe notevole importanza come centro militare e viario. Risale a quest'epoca l'importanza della via Romea o Francigena di cui Lucca fu per secoli una della principali stazioni. In seguito, nel 1162 alla dieta di S.Genesio, l'imperatore Federico I la riconobbe libero comune, status che la città mantenne fino alla caduta del Sacro Romano Impero nel 1804. In questo periodo storico, grazie all'iniziativa dei cittadini, alla produzione e commercio della seta e alle attività bancarie, la città raggiunse un grande livello di floridezza e un notevole sviluppo artistico e culturale. Lucca fu infatti tra le prime a coniare monete e i suoi mercanti si spinsero in tutta Europa. La città può infatti vantare la zecca più antica d'Europa. I secoli XII e XIII segnano l'apogeo della potenza politica ed economica lucchese. In questo periodo la città si rinnovò completamente. Si costruì una nuova cinta di mura, la seconda ( di cui restano due porte turrite, solo parzialmente manomesse).Tutte le chiese della città e del contado furono ricostruite o ampliate e si adornarono di splendide facciate. Stretta fra gli edifici che le si addossavano, la casa lucchese di quest'epoca tese in genere a svilupparsi in altezza, fino a diventare una vera casa-torre. Le arcate del piano terra dovevano essere in origine aperte e servire come botteghe o laboratori. Su molte case si elevava esile e alta una torre, simbolo del prestigio e della potenza della famiglia. Nel piccolo cerchio delle mura medievali queste torri, spesso coronate da un leccio, sorgevano in tal numero da dare alla città l'aspetto di una fantasmagorica selva. Anche a Lucca vi furono accanite lotte interne, specie tra Guelfi bianchi e Neri, che insanguinarono sempre più la città sino a minare la saldezza dello stato e a comprometterne addirittura l'indipendenza. Lucca conobbe ancora un periodo di spledore con Castruccio Castracani nel 1316 ma alla sua morte, avvenuta nel 1328, la città tornò a dividersi in fazioni e finì con il venire occupata dai pisani. La loro oppressione fu tale da far coniare il celeberrimo motto “ meglio un morto in casa che un pisano all'uscio”, poiché le esazioni dei pisani erano tanto vessatorie da far preferire un lutto gravissimo in famiglia a una loro richiesta. Finalmente nel 1369 la città riscattò la propria indipendenza dall'imperatore Carlo IV e divenne repubblica. Dal 1400 al 1430 la città fu governata con tirannia da Paolo Guinigi. Testimonianze del suo dominio restano il Palzzo Guinigi, con la celebre torre alberata, e la villa omonima. Fu sempre Paolo Giunigi a volere l'esecuzione ,a opera di Jacopo della Quercia, del bellissimo sarcofago per la moglie Ilaria Del Carretto,morta di parto in giovane età. In quegli anni Lucca fu soggetta a vari assedi, uno dei quali vide protagonista Michelangelo Buonarroti. Il genio fiorentino , però, sbagliò i suoi conti e, invece di affogare la città, deviando il corso del fiume Serchio, fece allagare l'accampamento fiorentino, con i lucchesi che si godevano lo “spettacolo” dalle Mura. Durante il periodo della riforma molta classe dirigente aderì al luteranesimo e al calvinismo. Solo l'adesione al Concilio di Trento evitò l'invasione da parte dei Medici, conservando così la sua autonomia. Lucca tese a conservare la sua indipendenza ( iscritta anche nal simbolo della città nell'espressione latina Libertas). Pertanto nel 500 si decise la costruzione di una nuova cinta muraria, la terza, quella visibile ancora oggi, capace di resistere alle artiglierie. Nella seconda metà del 500 cominciò inoltre la costruzione delle ville che sorgono ancora adesso nella campagna lucchese,tanto numerose che il censimento della locale Soprintendenza ne enumera ben ottocento. Alcune di esse ci restano nel loro aspetto originale. Altre, le maggiori come la villa Reale di Marlia, furono fastosamente ricostruite nel XVIII secolo e circondate da ampli parchi e stupendi giardini. La minuscola repubblica lucchese prolungò la sua esistenza fino alla conquista napoleonica. Chiusa ma ordinata e civile, la città finì con il rappresentare una curiosità politica,tanto che i viaggiatori stranieri del 700 non mancavano di visitarla. E' interessante citare la descrizione della vita cittadina fatta da un viaggiatore d'eccezione come Montesquieu. Scrisse nel suo "Viaggio in Italia" del 1728: “ Lucca è una città che può contare 22.000 anime. Diversamente da Genova, i lucchesi sono poveri ma il loro tesoro pubblico è abbastanza ricco. Non hanno altre spese all'infuori di quelle dei piccoli sovrani italiani, cioè comprare dall'Imperatore la loro libertà e la loro tranquillità. I suoi confini sono Castiglione sui confini del modenese, Viareggio che è il porto della città e Montignoso sul confine con Massa. I bastioni sono alberati con un bellissimo effetto: è la passeggiata della città". Non c'era inquisizione a Lucca, bensì un “Offizio sopra gli affari della Religione", composto da laici. Questa autorità perseguiva fortemente la pratica della stregoneria, mentre i processi per eresia erano piuttosto rari. Per gli affari ordinari e criminali c'era il podestà. All'avanguardia in campo sanitario, era un modello di igiene pubblica. La nobiltà era integra e laboriosa e non faceva mostra di ricchezze. Anche il clero era più evoluto e preparato che altrove in Toscana, come dimostra il fatto che fu un lucchese, Diodati, a curare la prima traduzione in volgare italiano della Bibbia, mentre nella metà del Settecento fu qui pubblicata la prima versione dell'Enciclopédie degli illuministi francesi. Pertanto la cultura era tenuta in gran conto. Nel 1790 fu fondata un'università, l'"Università di San Frediano",dal nome del Santo Patrono della città, dando seguito ai privilegi che l'Impertatore Carlo IV di Boemia aveva riconosciuto coi suoi diplomi alla città sin dal 1369. Il 22 gennaio 1799 il generale napoleonico Serrurier si impadronì della città. Alla vecchia repubblica oligarchica subentrò una Repubblica giacobina e poi , subito dopo, una Repubblica direttoriale,tanto che si può affermare che il 1799 fu a Lucca l'anno delle Tre Repubbliche. Ma chi comandava effettivamente era Napoleone, che affidò Lucca nel 1805 come Principato alla sorella Elisa,moglie di Felice Baciocchi. Il Congresso di Vienna, nel 1814, assegnò Lucca in ducato a Maria Luisa di Borbone di Parma, poichè l'Imperatrice Maria Luigia d'Absburgo, moglie di Napoleone, aveva ottenuto come vitalizio il ducato di Parma e Piacenza, trono legittimo dei Borbone di Parma. L'epoca borbonica a Lucca durò dal 1817 al 1847 e fu un periodo di grandi realizzazioni urbanisticche e culturali. Maria Luisa di Borbone Parma regnò fino al 1824, quando le subentrò il figlio Carlo Lodovico di Borbone che vi regnò per 23 anni prima di cederlo, nel 1847 a Leopoldo II di Toscana. Nel 1860 Lucca entrò a far parte del Regno d'Italia. Durante la Repubblica, la città si qualificà come l'"oasi bianca" della Toscana, poichè fu sempre governata in maniera ininterrotta da sindaci e parlamentari appartenenti alla Democrazia Cristiana, a differenza del resto della Regione egemonizzata dal Partito Comunista. Anche negli ultimi anni la città è stata retta da una giunta comunale di centro-destra e ha dato i natali a uno degli esponenti più in vista dello schieramento nazionale di centro-destra, il Presidente Emerito del Senato Marcello Pera.
La decisione dell'arcivescovo di Lucca,mons.Italo Castellani, di trasferire il parroco di San Macario in Piano, San Macario in Monte, Fibbialla e Vecoli addolora ma non stupisce. Non è certo il caso di difendere le scelte di un arcivescovo che non è certo il non plus ultra in termini di opionioni e prese di posizione, che anzi spesso non sono condivisibili , bensì esecrabili e esecrande . Si pensi al suo favor per i DICO.Ma il caso della rimozione del curato era a carattere obbligato,stante la mancanza di preti sul territorio e l'invecchiamento dei quelli già “in servizio” . Caso mai è il suo modus operandi che lascia perplessi. Infatti non si capisce perchè trovi difficoltà a individuare un sostituto,con il rischio che le suddette parrocchie siano senza curato per un tempo indefinito, mentre Arancio e Marlia sono state prontamente ricoperte. Non si vuole credere che l'arcivescovo valuti l'oltreserchio una zona pastorale di serie B, ma certo non ci fa una bella figura sotto il profilo organizzativo a lasciare scoperta un'area ampia e complessa come questa. Forse se facesse meno pubbliche relazioni e dedicasse più tempo alla Curia sarebbe meglio. Ma magari è chiedere troppo.

Fisichella e Pera a Lucca per “Occidens”: l'Europa recuperi il suo senso di appartenenza Cristiano.

L'Associazione “Occidens”, di cui il Presidente emerito del Senato Professor Marcello Pera è Presidente onorario, ha organizzato a Lucca,nella giornata di sabato 13 ottobre scorso, un incontro sul tema “Laicità e Cristianesimo” tra lo stesso Pera e Monsignor Rino Fisichella, Vescovo Ausiliare di Roma e Rettore della Pontificia Università Lateranense. L'assenza dell'Arcivescovo di Lucca- che non ha mandato nemmeno i saluti per la presenza di Monsignor Fisichella né ha delegato il proprio Vicario per la Cultura a partecipare all'incontro- amareggia ma non sorprende.Si è trattato del dialogo tra un laico e un religioso che scoprono di condividere molte idee in merito alle difficoltà che sta vivendo l'Europa in questi tempi.È da tempo che Pera si prodiga in difesa dei valori dell'Occidente come scopo primario della propria azione politica e culturale. Infatti ha affermato che “ con l'individualismo esasperato, l'Italia sta diventando un paese di monadi, in cui ognuno si fa la propria idea ma non c'è più un sentire collettivo”. Tra l'altro si è arrivato al punto , ha sostenuto Pera ottenendo il plauso dell'uditorio ( composto da oltre seicento persone),che qualche intellettuale ha sostenuto sui media la tesi che “cristiano derivi da cretino e nessuno ha avuto il coraggio di dare risposte forti”. Il senatore di Forza Italia ha poi affrontato il tema della disaffezione nei confronti della politica, che in queste ultime settimane si è sviluppata in fenomeni di insofferenza verso la classe dirigente politica. “ Se questo avviene”- afferma”- è perchè sempre più gente avverte che la politica sta perdendo la sua funzione di guida. La sensazione che si avverte girando per il Paese è quella di una crisi dei nostri principi e dei nostri valori. Questo tema sta diventando sempre più sentito dai cittadini. E poi c'è in giro una denigrazione sempre più agguerrita della figura e della persona del Papa ed un attacco sempre più pressante nei confronti della Chiesa”. A questo proposito interviene Monsignor Fisichella(che ha ricordato calorosamente l'amico Monsignor Bianchi) affermando che “ difficilmente è condivisibile la tesi che uno Stato è laico perchè quando fa le leggi prescinde dalla religione “come se Dio non esistesse”,quasi avesse paura che la libertà della fede potesse attentare alla libertà della ragione. Invece- e qui sta la grande intuizione di Papa Ratzinger- religiosi e laici possono trovare un punto comune proprio comportandosi “uti si Deus daretur”, come se Dio esistesse”. Sempre a riguardo di etimologie Monsignor Fisichella rammenta che “laico” deriva dal greco “laon Theou”, cioè popolo di Dio, ed era la definizione originaria di appartenente al clero. Poi ha ribadito di essere laico “tanto quanto Pera quando rifletto e utilizzo la mia ragione lasciandola andare in quanti più spazi possibili”. Il Monsignore conclude sul concetto di tolleranza,non condivisibile perchè “le religioni non sono tutte uguali. Di fronte a queste lo Stato non può restare neutrale ma deve individuare il bene dei propri cittadini. Le confronti e a tal fine scelga. Lo Stato è infatti obbligato a confrontarsi con la verità”. Al termine dell'incontro il presidente dell'associazione Gabriele ha consegnato a Monsignor Fisichella la spilla d'oro con il logo di “Occidens” come socio onorario dell'associazione.

domenica 28 ottobre 2007

La flat tax come elettroschok salubre per la nostra economia.

Il sistema Italia, cioè l'insieme delle attività produttive arbeitenden sul territorio italiano, mostra sempre maggiori difficoltà a seguire i trend di sviluppo non solo dei paesi "emergenti", cioè Cina e India, ma anche degl altri paesi dell'Eurozona, quei paesi europei che hanno adottato l'euro. Infatti nel decennio dell'euro ( si tenga conto che l'euro è divenuto divisa monetaria effettiva di riferimento dei menrcati finanziari dal 1 gennaio del 1999) la crecita media annua dell'economia italiana è stata la metà di quella spagnola e un terzo di quella irlandese. Le nostre aziende e le nostre famiglie pagano più tasse dei paesi competitors ma ottengono molto meno in termini di servizi e opere dallo Stato. Perchè? La gran parte dell'introito fiscale vieni dissipato in mille rivoli di spesa pubblica per lo più priva di una ricaduta utile sul territorio in termini di competitività, ma funzionale al mantenimento di infinite cricche clientelari. Come se ne esce? Un modo potrebbe essere prevedere l'aliquota unica sui profitti di impresa, sulla falsarifa della trés celébre flat tax. Questo marchingegno fiscale ha permesso a Stati come Spagna e Irlanda, Lettonia e Finlandia di dimezzare i disoccupati e raddoppiare il reddito in dieci anni. Le minore entrate sono state compensate dal taglio della spesa. Tremonti , tre anni e mezzo fa, ci provò e fu decapitato ( ah les doléances del centro destra governante ma non imperante!) dall'allora sub governo Fini-Casini. Se dovessero tornare al Governo, riuscirà il centro destra a attuare questa politica?

Il citazionista/13. Gli opposti estremismi si autogenerano.

" Spesso una teoria esagerata in un senso ne fa sorgere un'altra in un senso opposto. Certi socialisti predicando l'uguaglianza assoluta,fisica e intellettuale degli uomini, giungono al punto di voler irretire in lavori manuali senza importanza, e che non presentano alcuna difficoltà,le facoltà eccezionalemente rare e preziose dei maggiori scienziati. I neo aristocratici, senza star molto a lambiccarsi il cervello, hanno enunciato semplicemente una dottrina, esattamente contraria a quella dei socialisti. A loro dire, l'umanità intera non esiste che per produrre alcuni uomini superiori; non è che un letamaio sul quale crescono alcuni fiori.
Ciascuna di tali sette ha,naturalmente, un qualche sistema economico da propugnare. Sistema, che non ha con la realtà altri rapporti fuor di quelli che si riscontrano nei sistemi cosmogonici degli antichi". Vilfredo Pareto, Corso di economia politica. Libro III, capitolo II,pag.1067.

Il ritorno di Amato.

Pare proprio che ritornerà Giuliano Amato, se il Governo di Prodi cadrà. Questi almeno sono i rumores più in voga al momento per i palazzi del potere. Il ritorno del doctor subtilis sarebbe sponsorizzato dalle due massime ( si fa per dire) cariche dello stao, cioè da Marini e Napolitano. Costoro non sarebbero affatto favorevoli a uno scioglimento anticipato delle Camere ma punterebbero piuttosto a un Governo di decantazione a forte coloritura istituzionale, c'ést a dire un Gabinetto composto da tecnocrati e burocrati ulivisti, con l'appoggio di maggioranze variabili in parlamento, per votare alcune riforme e andare al voto politico generale per il 2009. Allora il centro destra potrebbe avere un leader diverso da Berlusconi mentre il Pd potrebbe allearsi con l'Udc-Udeur di Casini e Mastella, scaricando l'estrema sinistra. Fantapolitica? Può darsi, anche perchè si trascura che Berlusconi non ha l'anello al naso e si sta attrezzando per delle sorprese che potrebbero sconvolgere tutti questi piani. Poi c'è da giurare che Prodi venderà cara la pelle, mentre Bertinotti e la sinistra estrema ( in convergenza politica tattica con la Lega Nord di Bossi) faranno di tutto per evitare di essere emarginati. Se ne renderanno conto i maneggioni del Palazzo?

Stalianiada/5. Il capo.

Un figlio chiede al padre: " papà, chi è Stalin?". Il padre risonde: " è il nostro capo". Il figlio allora : "ma io pesnavo che solo i selvaggi avessero il capo."

Latinorum/7. Il saggio si crede un Dio.

Ad summum sapiens uno minor est Iove: dives,liber, honoratus, pulcher, rex denique regum;praecipue sanus,nisi cum pituita molesta est.
Orazio, Epistole, I,1,106-8.

Il potere logora....chi non ce l'ha/4. La fedeltà.

" Dopo l'alta abbiamo ora l'altissima fedeltà. Ma sembra limitata al settore elettronico". Giulio Andreotti, Bloc notes, XII 1983.

In Myanmar junta climate of fear persists. After the crackdown, protesters still worry about being arrested.

United Nations has envoied Ibrahim Gambari jets across Asia,pressing for an active dialogue to bring democracy to Myanmar. So the people in the country's two lagest cities, Mandaly and Yangon, watch and wait. Many private homes have satellite dishes to catch Western news. And though few people can afford their own computers or their own telephones, logging in to international news sites is easy at Internet cafes, so many here have access to the latest information.
Tourists have been staying away. Hotels are nearly empty. The drivers of a three-wheeled cycle rickshaw, or trishaw, said he waited all day for one fare and got the equivalent of 3$,not enough to feed the family.
Yangon feels like a forgotten city. Although some of its Buddhist pagodas gleam with golden spires and electricity flickers on and off quite frequently.
In Mandalay, also a site of monkled protests, the monks are more visibles,with several walking to shops and resturants in the mornings, collecting alms,rice and curries for their midday meals. " The monks who demonstrated are all gone", said one monk. He didn't partecipate because he was afraid of the soldiers. "I want democracy", he said. He has a radio and listens to the Voice of America,but only when he is alone.
He isn'l the only to eant the democracy and freedom in Myanmar, but the question is: is there yet hope for ex Burma?

Il citazionista/12. Del senso del pudore e dell'impegno.

" Il paese è senza guida da 12 anni". Luca Cordero di Montezemolo. Risponde Prodi: "E' una frase che non ha senso".
A Prodi manca il senso del pudore,a Montezemolo quello di impegnarsi a migliorare il paese. Si vede preferisce stare in poltrona sotto il fico a vedersi i gran premi di Formula Uno......

lunedì 22 ottobre 2007

Sullo Stretto il ponte non si fa,ma l'Agenzia sì.

Come è noto, il Governo ha deliberato in cinque minuti , nel suo primo Consiglio dei Ministri, di non realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina, che la stessa Europa ci chiede nel generale quadro della mobilità euromediterranea. Però sono sorti problemi in merito al pagamento delle penali ( stimate in 300 milioni di euro almeno) dovute all'annullamento delle gare e procedure d'appalto. Allora che ti pensa di fare il Governo? Un' "Agenzia per la mobilità nell'area dello Stretto", cioè un'autorità amministrativa indipendente in luogo della società per azioni che avrebbe dovuto realizzare il ponte. La proposta è all'esame della commissione Bilancio del Senato e ha dell'inverosimile. Se si pensa di non fare il ponte, significa che non vi sono problemi in merito alla mobilità dell'area. Allora perchè costituire un'Agenzia con lo scopo di migliorare, potenziare e ottimizzare gli spostamenti nell'area tra Scilla e Cariddi? Mentre a Roma si discute di fare l'ennesimo carrozzone burocratico, la Società dello Stretto sta vincendo gare d'appalto per realizzare ponti all'estero. L'amministratore della Società Stretto Ciucci ha asserito di aver ottenuto ben cinque appalti per fare ponti,tra cui uno in Albania. Ma in Italia si preferiscono le Agenzie ai ponti, per contentare gli scontenti di turno. Frattanto per andare da Scilla a Cariddi e vicerversa si continueranno a perdere ore preziose in estenuanti code, sotto la sorveglianza di un'Agenzia però. Sai che bello.....

Il citazionista/11. What is outsourcing?

"Do what you do best,make it better and outsource the rest." Tom Peters.
Lo sapranno i nostri industriali che credono d'apprendere l'inglese in cinquecento parole?

domenica 21 ottobre 2007

Il Nobel a Gore.

Per chi ha visto il documentario di Gore è spontaneo chiedersi come tanta modestia possa aver partorito il premio Nobel. Se si pensa che un Dario Fo ha vinto quello della Letteratura,magari si può pensare che sia stato uno sbeleffo che gli scnadinavi hanno voluto fare agli americani come lo fecero dieci anni fa a noi qualificandoci una terra cpace di produrre solo saltimbanchi e pagliacci. Ma forse cì dell'altro: magari si è voluto dare un premio a Gore più per aver sopportato otto anni Hillary Clinton alla White House che per i suoi sforzi nelle lotte ecologiste. infatti chi la conosce la giudica davvero pestifera.

Latinorum/6. Cos'è un uomo libero.

"Catoni cum incredibilem natura tribuisset gravitatem, eamque ipse perpetua constantia roboravisset, semperque in proposito consilio permansisset, moriendum potius quam tyranni vultus aspiciendus erat." Cicerone,De officiis, I,XXXI.

Una settimana dopo il battesimo del Pd si preparano i crisantemi per il Governo.

Pare proprio che il Governo dell'ex Presidente dell'IRI ed esperto spiritista Romano Prodi sia giunto alla fine dei suoi giorni. Da più parti si sentono e si percepiscono segnali sinistri in merito alla sosteniblità della maggioranza sul tema scottante della legge finanziaria. È lecito supporre che il Governo, se anche riuscirà a sopravvivre e approvare la massima legge dell'anno, avrà poi problemi da gennaio, soprattuto per la questione esplosiva del referendum elettorale. Il punto vero è se caduto il Governo Prodi si andrà davvero al voto o non piuttosto ci saranno Governi d'affari, istituzionali,tecnici, delle Rifome e simili. La domanda non è oziosa se si considera che molti degli attuali parlamentari rischiano di non essere rieletti e quindi saranno disposti a tutto pur di evitare le urne. Poi vi è da considerare il Capo dello Stato che certo farà di tutto per avvantaggiare l'Unione e quindi allontanare le urne. Di certo si può dire che le Ceneri dimisero Prodi e adesso corre il rischio che sia l'Ognissanti a lasciarlo , il faut dire, "stecchito". I rapporti del premier con il calendario religioso sono perfino più tribolati di quelli con la Chiesa.

Il potere logora....chi non ce l'ha/3.

Gli Dèi in ritardo.
"Ho letto un articolo divertente in un giornale siciliano: "Rinviato il crepuscolo degli dèi."
Nulla di soprannaturale.
A causa di uno sciopero degli orchestrali si era dovuta cancellare l'esecuzione al Teatro Bellini di Catania del capolavoro wagneriano." Giulio Andreotti,Bloc notes,pag.119, 1981.

Regolamento di conti per la Corte dei Conti.

È dei giorni scorsi la notizia di un intervento del Governo ( sempre più periclitante dal canto suo) per commissariare la corte dei conti e privarla così delle funzioni che le sono proprie. Tutto è avvenuto in una notte, il 28 settembre scorso, quando nel corso di una seduta del Consiglio dei Ministri si è cancellata la norma che dava piena autonomia finanziaria alla Corte dei Conti. Si sarebbe sanato un paradosso tutto italiano che il solito Tremonti aveva tentato di correggere salvo poi essere defenestrato a suo tempo ( ah gli errori del centro destra governante ma non imperante!). Si voleva eliminare il fatto che il soggetto controllato ( il Governo) controllasse il portafoglio del soggetto controllore, la Corte dei Conti. Come è noto, l'articolo 100 della costituzione assegna a questa Magistratura compiti delicati in merito alla verifica dell'opportunità delle spese pubbliche e Dio sa se ve n'è bisogno in tempi di casta e antipolitica dilagante. Per di più il combinato disposto degli articoli 100 e 81 avrebbe impedito,se attuato, la crescita spropositata del debito pubblico dei decenni settanta e ottanta. Ma alle tre della notte del 28 settembre scorso il testo de quo è stato soppresso su ordine del ministro degli interni Amato. Perchè il doctor subtilis ha fatto uno scherzo del genere alle toghe contabili? Semplice,per le pressioni ricevute dagli enti locali che sono talmente pieni di debiti, per mantenere le loro clientele locali, da ricorrere a strumenti finanziari sulla cui liceità la stessa Corte ha più volte espresso dubbi e riserve. Per fortuna in Parlamento la piena disponibilità della opposizione di correggere il golpe del Professor Amato potrebbe permettere di correggere la piena sottoposizione della magistratura contabile alle bizze di una maggiranza divisa su tutto meno che sul continuare il sacco del denaro pubblico. Fa pensare anche la condotta del titolare del portafoglio degli Interni: se gli fosse stato commissiarito il suo, di portafoglio, come avrebbe reagito? Male, perchè, se si ricorda che il suo mentore Craxi lo chiamava "professore a contratto", si deve pensare che non è insensibile alle questioni finanziarie. Peccato per i molti cittadini che si vedono derubati due volte: prima dei soldi delle tasse che finiscono in sperperi e poi dai ladri che li borseggiano e saccheggiano indisturbati per ogni dove, senza che la sua polizia faccia gran che.

Stalianiada/4. Dei delitti e delle pene alla bolscevica.

Un bambino scrisse sulla neve il nome "Stalin" ( in russo significa acciaio,inter alia, n.d.r.). Al padre del bimbo diedero dieci anni di carcere.

Latinorum/5. Le nature più severe e più forti rendano glorioso il loro rifugio.

Tuta et parvula laudo,
Cum res deficiunt,satis inter vilia fortis:
Verum ubi quid melius contingit et unctius,idem
Hos sapere,et solos aio bene vivere,quorum
Conspicitur nitidis fundata pecunia villis.
Orazio, Epistulae, I,XV,42-46.

Il citazionista/10:del Partito Democratico.

"Assaporare l'impotenza dopo il potere, fase per fase, con precise corrispondenze;ad ogni passato trionfo contrapporre la recente sconfitta;rafforzarsi nella propria debolezza,riguadagnare se stessi quando si è così perduti". Elias Canetti potrebbe benissimo avrlo scritto per i cattolici entro il Partito Democratico,tanto baldanzosi di gestire il processo costituente del nuovo partito quanto ormai timorosi di essere più che minoritari,del tutto irrilevanti. Ci faranno un pensierino sopra i Vescovi e i parroci in servizio peramanente effettivo per le campagne elettorali della Margherita e dell'Ulivo?

domenica 14 ottobre 2007

Oggi nasce il Partito Democratico,domani il Governo Prodi potrebbe morirne.

Oggi 14 ottobre si tengono le tanto strombazzate elezioni per il leader del Partito Democratico e appare scontata l'elezione di Veltroni alla guida del neo partito. Meno ovvi potrebero essere gli effetti che questa consultazione potrebbe avere sul Governo in carica. Se nulla o poco Prodi ha da temere da una affluenza scarsa alle cosiddette primarie o se perfino da una afferamzioen superieore ai sondaggi per Rosy Bindi o Enrico Letta , principali competitors di Veltroni, avrebbe qualcosa da guadagnare, l'apoteosi del cinematografico sindaco di Roma potrebbe essere la pietra tombale del suo Governo. Infatti è chiaro che tutta una serie di lobbies ulivesche richiederebbero la testa di Prodi per dare il segno del cambiamento e dare un seguito alle richieste del popolo di sinistra. Tutto bene,quindi? Niente affatto,perchè al posto di Prodi andrebbe un Governo ponte o traghetto con lo scopo di fare alcune rifome la cui apporovazione ci porterebbe a votare al più presto nel 2009-10. Poco importa chi sarebbe a guidare questo gabinetto transizionale: si parla di Marini, Dini o Draghi. La maggioranza sarebbe composta da Unione più Udc e magari An,perchè da una stagione costituente Fini otterrebbe la testa di Berlusconi e guiderebbe il centro destra. E il Cav. accetterebbe un simile scenario? Se ne può dubitare,ma la sua autonomia negoziale è limitata e contingentata dal fatto che il Presidente della Repubblica non scioglierà mai le Camere se non sarà fatta una nuova legge elettorale,ergo si torna alla casella di partenza: se cade Prodi,"governo d'affari",come si diceva ai tempi di Giolitti. Forse è per questo che Berlusconi ha tutto da guadagnare a tenre a galla Prodi,dato che un Governo arrogante ma debole non fa che accrescere i suoi consensi e ridurre quelli dell'Unione,anche a voler prescindere dalla competition che ci sarà tra Veltroni e Prodi sull'essere la "prima donna"o meglio la prima "megera" dell'Ulivo democratico. Si vedrà da domani 15 ottobre quel che capiterà al Governo.

Quando l'autorizzazione a procedere riguarda gli altri, non occorre perdere tempo;quando riguarda i "diversi" occorre pensarci.

È dei giorni scorsi l'iniziativa dell'Onorevole Stefania Craxi,che ha pubblicato un succoso libretto in cui raccolgie gli interventi dei D'Alema,Fassino e Violante ai tempi delle inchieste ruggenti contro i partiti nemici dell'ex PCI, cioè Dc e Psi. Vi si legge che il garantista D'Alema allora invocava tempi rapidi da giustizia sommaria contro Craxi e Andreotti perchè rappresentavano un regime "che ha causato i mali della crisi attuale,alto debito pubblico e inefficenza della pubblica amministrazione,mista a una diffusa corruzione". Oggi che la pm Clementina Forleo chiede di adeperare le registrazione telefoniche in cui si acclara il ruolo attivo e partecipe agli affari bancari dei Fassino,D'Alema etc. Si accampano pretesti di garanzia per negarglieli. Come si spiega? Forse perchè gli ex comunisti sono diversi,come diceva Enrico Berlinguer, dagli altri partiti: per sè pretendono tutte le garanzie possibili(anche quando trattano affari delicatissimi come l'assetto bancario nazionale),mentre mandano gli altri alla forca per accuse che poi si rilevano sgonfiate di fondamento o prive di consistenza storica. Ecco perchè Grillini e gli omosessuali stanno con l'ex PCI-PDS-DS e ora PD: perchè loro sono "diversi"!

Quando si vuole dare l'interpretazione autentica del Motu proprio pontificale.


Come è noto, con il motu proprio "Summorum pontificum" il Santo Padre ha "liberalizzato", c'ést a dire permesso ai singoli sacerdoti di dir messa secondo l'antico rito in latino,così come emendato da Papa Roncalli nel 1962, senza la previa autorizzazione del vescovo e a condizione che a richiederlo sia un nucleo stabile di almeno 15 fedeli. Pare che non ci sia nulla di male e invece le cose non stanno affatto così. Infatti nel Consiglio Permamente della Conferenza Episcopale Italiana del settembre scorso si è cercato di approvare un documento che limitasse la possibilità di latine dicere la Santa Messa. Il Presidente Arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco ha ovviamente impedito che si mettesse ai voti e si approvasse una risoluzione del genere che avrebbe avuto del paradossale. È incredibile che la Chiesa italiana, il cui primate è niente meno che il Papa in persona, ne " commissari"l'autorità per una questione tutto sommato immeritevole di tante polemiche. Perchè i vari vescovi del Consiglio Permamente non si preoccupano della messe dove si presenta Gino Strada nelle vesti di Santo vivente,come è successo in occasione della messa pasquale scorsa in diverse parrocchie? Oltre tutto questi prelati ( si va dall'Arcivescovo di Lucca, il filo castrista Italo Castellani,a quello di Chieti,per non dire di quello di Palermo) paiono ignorare quanto disposto nella "Redemptionis sacramentum", istruzione contro gli abusi liturgici voluta dal Pontefice predecessore dell'attuale e redatto sotto la direzione dell'allora Cardinale Joseph Ratzinger,proprio per evitare gli abusi liturgici come quello che vede un Gino Strada tra i santi. Il filo conduttore degli attacchi verso il vecchio messale è di essere connotato da una "ecclesiologia" ormai incomprensibile per l'uomo d'oggi, mentre confondere quella specie di Barabba che è Strada per Gesù lo sarebbe! Per fortuna cardinali autorevoli come Caffarra,Ruini e Scola hanno stroncato con i loro interventi il pronuciamento degli illuminati. Certo si comprende il rischio di "marcionismo"che vive la Chiesa d'oggi e che è paventato,non a caso, dal Sommo Pontefice. Non resta che auguragli lunga vita per ostacoalre i marcioniti dei nostri tempi.

Il citazionista/9: degli eterni mali della scuola d'Italia.

"La decadenza era cominciata almeno un decennio prima della Guerra( del 15-18, n.d.r.). Gli scioperi degli studenti e degli insegnanti ne erano soltanto un sintomo. Insegnanti stracchi e distratti,scuole tecniche che non erano pratiche e scuole classiche dalle quali si usciva senza saper leggere un classico,Università ove non si faceva che esami tutto l'anno,e chi non era passato vantava le decorazioni o minacciava uno sciopero per passare" Giuseppe Prezzolini, "La riforma Gentile",in "Corriere Mercantile",Genova 12 novembre 1923.
Dal putridume del 1919-22 emerse un Gentile che fece una Riforma che segnò l'epoca delle istituzioni scolastiche, il quesito di oggi è: cosa verrà fuori dallo sfacelo che stiamo vivendo? Temo le scuole coraniche,capaci di dare quel rigore che manca a quei clubs para erotici che son diventate le scuole dei nostri tempi. Chi sa che fine faranno i nostri pedagogisti democratici.....

Latinorum/4. La morte come ricetta per tutti i mali.

Ubique mors est: optime hoc cavit Deus,
Eripere vitam nemo non homini potest;
at nemo mortem:mille ad hanc aditus patent.
Seneca, Phoenisse, 151-53.

Staliniada/3. Se Grillini fosse vissuto ai tempi di Stalin....

A proposito degli omosessuali,Stalin riteneva che fosse necessario fucilarli oppure metterli nei lager. Secondo lui rappresentavano un pericolo,perchè potevano indebolire e portare alla rovina l'esercito.

giovedì 4 ottobre 2007

Prospettive da basso impero

L'unica vera prospettiva è il taglio dei costi delle poltrone dei parlamentari,inclusi i pensionati ( si fa per dire perchè dopo cinque anni hanno il vitalizio),che il Subcomandante Fausto Bertinotti e il santone di Mastella che lamentano uno stipendio basso ( quando un pensionato con 503 euri dovrebbe arrivare alla fine del mese) : dovrebbero vergognarsi! ammesso che abbiano una dignità che non hanno,perchè hanno preso gli italiani di gonzi,addormentati dalle Televisioni come la Rai con le Porte a Porta di Bruno Vespa e simili,per non parlare del compagnuccio della Camilluccia Santoro, pensionato del Parlamento europeo anche se c'è stato per poco. Il pesce puzza dalla testa,è proprio vero: infatti la nostra casta ha al vertice un capo dello Stato che non ha mai preso un martello o una vanga in vita sua,benchè fosse del partito della falce e martello. L'inquilino del Colle ha difeso il compare Baffino di Latta, ma da Presidente della Camera ( voluto da Craxi, se lo ricordi bene che correva il rischio di essere trombato da Rodotà nel 1992) non ha mosso un dito per fermare l'arrembaggio giustizialista degli anni caldi del 92-93. Non per nulla Bettino da Hammammet lo chiamava "marziano". Come dice Stefania, Clementina Forleo facci sognare,perchè Bettino dalla sua piccola tomba bianca sulle rive del Mediterraneo,e che guarda l'Italia, grida vendetta. Specie contro i falsi garantisti che non vogliono che la Forleo faccia il suo dovere a carico di Baffino di latta.