domenica 21 ottobre 2007

Una settimana dopo il battesimo del Pd si preparano i crisantemi per il Governo.

Pare proprio che il Governo dell'ex Presidente dell'IRI ed esperto spiritista Romano Prodi sia giunto alla fine dei suoi giorni. Da più parti si sentono e si percepiscono segnali sinistri in merito alla sosteniblità della maggioranza sul tema scottante della legge finanziaria. È lecito supporre che il Governo, se anche riuscirà a sopravvivre e approvare la massima legge dell'anno, avrà poi problemi da gennaio, soprattuto per la questione esplosiva del referendum elettorale. Il punto vero è se caduto il Governo Prodi si andrà davvero al voto o non piuttosto ci saranno Governi d'affari, istituzionali,tecnici, delle Rifome e simili. La domanda non è oziosa se si considera che molti degli attuali parlamentari rischiano di non essere rieletti e quindi saranno disposti a tutto pur di evitare le urne. Poi vi è da considerare il Capo dello Stato che certo farà di tutto per avvantaggiare l'Unione e quindi allontanare le urne. Di certo si può dire che le Ceneri dimisero Prodi e adesso corre il rischio che sia l'Ognissanti a lasciarlo , il faut dire, "stecchito". I rapporti del premier con il calendario religioso sono perfino più tribolati di quelli con la Chiesa.

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