lunedì 31 marzo 2008

Perchè votare Ferrara

la scelta di Giuliano Ferrara di fare una lista di scopo contro l'aborto merita appoggio. Così il vostro cronista la voterà, anche perchè certe facce di candidati in Toscana proprio sono indigeste nel Popolo della Libertà. Voi fate altrettanto.

Sconosciuti in Toscana: è più facile ( e meno rischioso) concionare di egemonia culturale a Firenze che occuparsi di immondizia a Napoli.

Nelle liste del Popolo delle libertà in Toscana alla Camera come al Senato sono stati candidati personaggi noti e attivi da sempre nella politica del territorio, come Altero Matteoli o Giovanni Bucciero o anche la battagliera ma seria Lucia Tanti, ma pure persone che sono state imposte quando erano amiche e consulenti ( un po' professori a contratto alla Giuliano Amato) di potenti capi politici ,come fu a suo tempo Marcello Pera, l'emerito Presidente del Senato. Appare singolare la volontà di insistere a candidare gente che in Toscana non ha nemmeno la residenza e che viene sì e no per fare due conferenze all'anno su temi fumosi (ma trendy) come “l'egemonia culturale rossa in Toscana”. Chi scrive si occupa e combatte ( oltre a patire) questo regime tardo breznieviano e ha fornito spunti interessanti ai libri di Caprotti ( “Falce e carrello”) come pure ad Ascheri ( “La casta di Siena”). Il buffo è che quando ha fornito, in anteprima, documenti e collaborazione ai suddetti candidati per fare una panoramica sul tema o gli è stato risposto picche o è stato ignorato. Il che ci dice una cosa: che i catapultati in Toscana per il Popolo delle Libertà se ne infischiano della Regione in cui sono eletti e la utilizzano solo come trampolino di lancio per le loro carriere politiche a Roma. Del resto cenare da Fortunato a 100 euro a botta val bene venire a Firenze a fare un convegnuccio sull'egemonia culturale postcomunista. Capire cosa sia questa roba, è un altro discorso. Ma si può dubitare che importi agli sconosciuti di Toscana.

Mastella l'escluso dai giuochi politici esclude i suoi ultimi seguaci.

Il grande assente di questa capampagna elettorale è l'ex Ministro di Giustizia Clemente Mastella, l'eroe che ha sfiduciato il Governo di Romano Prodi. Pare che il nostro sia stato mollato da un bel po' di seguaci, che hanno scelto altri lidi. Chi ha aderito al Pd,come il governatore della Calabria Agazio Loiero, e chi si è trasferito nel Movimento per l'Autonomia di Raffaele Lombardo. Il buffo è che il nostro Mastella- cui non saremo mai abbastanzza grati per averci liberto di Prodi e del suo scombiccherato Governo- sta provvedendo a scacciare dal suo micro partitino, l'Udeur, anche i pochi che gli sono rimasti accanto. Perchè? Semplice, così non dovrà spartire con nessuno i rimborsi elettorali che gli spettano in quanto forza politica. Ah, quanto si dice che la politica si fa per disinteresse!

Sul Tibet l'Occidente tocca il fondo.

Il Tibet è noto come il “tetto”del mondo. Ma un Occidente senz'anima, tutto teso ai profitti e ai commerci, in luogo di punire una Cina che sta cancellando una civiltà intera ( se non l'ha già cancellata, quella lamaista),tocca il fondo della prendendo parte alle Olimpiadi di Pechino dell'agosto prossimo. Quando l'Urss di Breznev invase l'Afghanistan, tutti i paesi occidentali seri boicottarono le Olimpiadi di Mosca del 1980. Oggi per un po' di merci a basso costo, che assicurano profitto ad alcuni imprenditori occidentali mentre ai consumatori offrono beni scadentissimi e tolgono lavoro a milioni di persone, si accetta di partecipare a quelle cinesi. Frattanto il regime di Pechino con le sue novelle compagnie di Stato – i cosiddetti Fondi Sovrani- si accaparra fette consistentissime della nostra economia. Comprati dai cinesi e soppiantanti dai maomettani: dell'Occidente cosa resterà?

Su Fitna si rischia la libertà di espressione in Occidente.

Un deputato di estrema destra olandese ha fatto un documentario sull'Islam del suo paese. Subito è incorso nella collera e nelle minacce islamiche,mentre nessuno s'è mosso per difderlo da parte della casta dell'intellighenzia degli intellettuali. Questo fatto ci dice sino a che punto è giunto il declino e la corrosione delle libertà di espressione in Europa,mentre ci conferma suy quanto conformisti e pavidi siano i nostri intellettuali. Se si fosse trattato di difendere qualche scrittore fondamentalista turco, allora tutti si sarebbero attivati. Se invece riguarda un estremista di destra brutto,sporco e cattivo è bene consegnarlo ai tagliagole maomettani. Siamo alla solita doppia morale dei nostri imbrattacarte.

domenica 30 marzo 2008

L'assegnazione dell'Expo la dirà lunga sul declino dell'Italia.

Domani pomeriggio sarà stabillita la sede dell'Esposizione Universale del 2015. In competizione ci sono Milano e Smirne e i pronostici danno in lieve vantaggio la città turca. Tutto ciò ha del miracoloso, visto che il capoluogo lombardo ha scolto una “campagna elettorale” per strapapre consensi e voti solo da quando è sindaco la Moratti e con il supporto determinato del Presidente della Regione Roberto Formigoni. Purtroppo il Governo centrale ha fatto poco e male il necessario lavoro di lobbying per conquistare consensi,con il risultato che intere aree geopolitiche cruciali in questi frangenti, come quella caraibica o africana, sono rimaste scoperte e hanno lasciato campo aperto agli organizzatissimi turchi. La scelta della sede dell'Expo non è solo una questione di frusto patriottismo, ma coinvolge anche copiosi interessi economici. Infatti si stima che produrrebbe oltre 70.000 occupati nell'area ambrosiana mentre attrarrebbe una ventina di miliardi di euro per strutture e opere varie. Si capisce lo zelo dei turchi,che si sono mossi a tutti i livelli,reclutando tra gli altri l'ex cancelliere germanico Schoeder come testimonial, mentre hanno ottenuto il pieno appoggio del mondo islamico. Purtroppo il mondo del palazzo romano spicca per la sua assenza e il suo pressapochismo. Infatti il Governo ha dato delega di seguire la vicenda all'evanescente sottosegretario Bobo Craxi, impari a un compito tanto gravoso e irto di difficoltà,mentre D'Alema si occupava d'altro. Anche il silenzio e l'inoperosità di Prodi- che su altri dossiers internazionali è stato ben altrimenti attivo- si sono fatte notare. È probabile che Milano e la Lomnardia paghino il fatto di essere terre libere e non feudi rossi, paradisi di quel conformismo tardo sovietico che connota Emilia e Toscana. Per cui il governo romano-bolognese di Prodi e Veltroni non aveva interesse a attivarsi per perorne la causa. Non ci si rende conto che se la Lombardia subirà uno smacco a livello internazionale con l'assegnazione a Smirne dell'Expo- cosa data per probabile ,dato lo smantellamento di Malpensa e lo scandalo dei rifiuti di Napoli,con conseguente blocco dell'export degli alimentari dalla Campania, vidcenda che parte dalla Corea del Sud,storico alleato diplomatico dei turchi- sarà l'Italia tutta a rimetterci: si può anzi dire che sarà un banco di prova del declino italiano. Possibile che ci si debba affidare a una Carla Bruni in Sarkozy per racimolare dei voti last minute?

La magistratura turca è l'ultima ridotta della laicità dello Stato kemalista.

Ormai in Turchia si sta giuocando l'ultima partita tra i resti dello stato laico, creato da Kemal Ataturk, e le forze cripto fondamentaliste di Gul e del primo ministro. Infatti la richiesta di una corte d'Appello turca di sciogliere il partito di Governo, perchè inquinato con elementi estremisti e fondamentalisti islamici che minano le fondamenta areligiose dello Stato turco(come volute e impostate da Kemal negli anni Venti e Trenta del secolo passato) pare essere l'ulitma prova per ostacolare la deriva fondamentalista in Turchia. Il vero oggetto del contendere è costituito dalle nomine alla Corte Costituzionale turca, che saranno fatte dal Presidente della Repubblica turca, Gul appunto, eletto dal partito di Governo islamista. Per impedire che nomini giuristi foloislamici, la magistratura ha accolto un ricorso di un movimento di diritti civili che dichiara illegittimo il partito oggi al Governo in Turchia, perchè in sostanziale continuità con i partiti confessionali che erano già stati sciolti a metà degli anni Novanta. Gli effetti politici dello scioglimento del partito di Gul potrebbero essere pesanti per gli equilibri della Republica turca, ma forse si rischia di più a permettere l'islamizzazione dell'ultimo baluardo laico d'Anatolia. Una magistratura islamizzata sarebbe il colpo di grazia a ciò che resta di aconfessionale in Turchia. Purtroppo l'eurocrazia di Brussels si è schierata con i fondametalisti, dato che la Corte di Giustizia di Strasburgo ha dichiarato illegittimo il provvediemnto della Corte d'Appello turca. Ah, i guasti della cattiva magistratura!

Massimo D'Alema, un ministro degli Esteri a mezzo servizio.

Nelle ultime settimane Massimo D'Alema, alla guida del più rilevante ministero del Governo Prodi,cioè gli Affari Esteri,oltre chè vice premier e già primo monistro e per lunghi anni leader della sinistra post comunista, spicca per la sua assenza ai vertici internazionali e comunitari,dove manda sottosegretari o ambasciatori, quando altri paesi ,anche meno importanti dell'Italia, mandano i titolari dei ministeri degli Affari Esteri. Quest'assanza genera malevoli commenti negli ambienti internazionali e indebolisce il peso negoziale italiano su tanti dossiers- dall'Alitalia all'Expo , passando per questioni come le riforme dell'Unione Europea come i vertivi NATO,per tacere delle molteplici crisi internazionali. Possibile che un paese come l'Italia debba avere un ministro degli Esteri a mezzo servizio?

Il citazionista/40. A propos' di Eliot Spitzer, il Governor epurotore caduto sulle amichette prezzolate.

“ C'è ragione di notare l'indocile licenza di quel membro,che si ingerisce tanto inopportunamnte quando non sappiamo che farne, e tanto inpportunamante vien meno quando ne abbiamo bisogno e contende così imperiosamente per l'autorità con la nostra volontà,respingendo con tanta fierezza e ostinazione le nostre sollecitazioni e mentali e manuali. Tuttavia, poiché si rimprovera aspramente la sua ribellione, e si fa di essa una prova per ottenere la sua condanna, se esso mi avessa pagato per avere la sua condanna, forse farei ricadere sulle altre nostre membra,sue compagne, il sospetto di essere andate a mettere su contro di lui questa querelle fittizia,per invidia e di avergli armato per complotto tutti contro, malignamente addossando a lui solo la loro colpa comune”. Michel de Montaigne, Libro I, pap. 21, Saggi.

Eliot Spitzer se ne va per una storiaccia di sesso. E in Italia che succederebbe?

Il goverantore dello Stato di New York, Eliot Spitzer, lascia la carica perchè beccato in una storia squallida di sesso con alcune meretrici d'alto costo. Pare che l'uomo politico americano- e democrat di provata fede clintoniana- spendesse laute cifre per avere rapporti sessuali “not sure” con ragazze squillo, quando aveva imperniato tutta la sua carriera politica sul moralismo intransigente. Si è dimesso coerentemente quando è stato beccato con le dita sporche di marmellata, per non dire peggio. Soprende che in America si agisca per così poco. In Italia vi è un Presidente di Regione, il balbettante Antoino Bassolino, che sta sputtanando l'immagine delle sua Regione e dell'Italia tutta e se ne rimane tranquillo al suo posto, assieme agli altri vergognosi amministratori di Campania. Ah vorremmo avere anche noi un po' di puritanesimo americano!

mercoledì 26 marzo 2008

Se Malpensa si lega solo ad Alitalia, non ha futuro.

È necessario rendersi conto che l'hub di Malpensa non può limitarsi a servire Alitalia, che non sarà mai una compagnia capace di tenere due hub. Pertanto sarebbe bene effettuare la moratoria di cui s'è fatto paladino e artefice Formigoni,per fare una panoramica dei possibili partners aerei ( non necessariamente vettori ex compagnie di bandiera, che peraltro non esistono più) per farne un hub intercontinentale in grado di gareggiare con gli altri di cui dispone l'Europa. Il suo smantellamento conviene a Parigi e Fancoforte, ma certo non al sistema Italia. O la locuzione sistema Italia dice poco o nulla ai nostri politici?

Il potere logora .....chi non ce l'ha/26. Disavanzo.

“Se disavanzo, seguitemi”, disse un ministro del bilancio in tempi di campgna elettorale.
Giulio Andreotti,Bloc Notes, 1981.

Staliniada/ 28. il Tibet, Stalin e Hithler.


Durante la guerra, Hitler mandò in Tibet delle truppe aviotrasportate per trovare Shambala ( secondo una credenza diffusa negli ambienti esoterici, in Asia centrale si troverebbe un regno sotterraneo di nome Shambala. I tibetano asseriscono che si tratta di cittadelle,ultime vestigia di un ignoto popolo,anticamente sfuggito a un immane catclisma. N.d.T.). Qui i nazisti avrebbero potuto girare l'asse del mondo a proprio vantaggio. Stalin paracadutò un reparto scelto che impedì ai nazisti di arrivare alla meta.

Toscani si nasce/14. Clienti squattrinati.

-Cameriere, quanto costa una quattro stagioni?
-Dieci euro.
-Bene,mi faccia una due stagioni!

Il piagnisteo di Pierfurby Casini.

Da un po' di tempo in qua l'ex Presidente della Camera Pierferdinado Casini piange il pianto greco sul fatto che imedia non gli assegnino la giusta importanza,pari, a suo dire, a quella del Pd e del Pdl. È curioso e patetico che un simile lamento si levi dal genero di uno degli uomini più potenti d'Italia,ovvero sia Pier Francesco Caltagirone, patrao inter alia di un quotidiano come Il Messaggero , uno dei principali d'Italia. Non sarà che pretenderebbe tutte le attenzioni che i media gli dedicavano quando il suo alter ego Follini faceva il giuoco dello scorpione che punge il toro ( id est Berlusconi) che lo sta portando da una riva all'altra? In questo caso affoga. La differenza sta nel fatto che Follini è saltato su un altro toro, di nome Pd. Non vorremmo essere nei panni di Veltroni.....

Ah Di Pietro, quanto mi costi!

Non si sa di preciso quanti voti l'ex pubblico ministro e già poliziotto Antonio Di Pietro porterà all'alleanza con il Pd di Veltroni. Certo si può da adesso notare quanto gli stia costando in termini di rettifiche,smentite,correzioni di rotta e figuracce varie in materie assai delicate come quella della giustizia e dell'ordine pubblico. Non sarà che Di Pietro pescherà voti nel bacino dei Democratici e alla fine della fiera spunterà che non ha apportato nessuno contributo in più? Vuoi vedere che Boselli e Co. hanno ragione a sostenere che questa combine è dettata dal ricatto?Mah, si vedrà il 14 aprile sera....

domenica 23 marzo 2008

Solo il Ciarra può salvare Berlusconi in Lazio.

Dalle ultime rilevazioni statistiche pare che chi vincerà in Lazio potrà avere una ridotta ma vera maggiornaza in Senato. Data la mancata alleanza con Storace, Berlusconi rischia di perdere il Lazio, dove ha posto come capolista un forestiero, cioè il lucchese Presidente Emerito del Senato Pera. Per compensare i voti persi a destra, Berlusconi ha pensato bene di arruolare due righ man come Ciarrapico e Gramazio che potrebbero, posti in lista in posizione tale che saranno eletti solo se troveranno voti- far scattare il premio per il Popolo delle Libertà. Ecco perchè la Sinistra si è scatenata tanto contro il Ciarra, cioè il patrao delle acque minerali Fiuggi Ciarrapico. Riusciranno i nostri eroi nell'impresa di vincere in Lazio?

Latinorum/26. Il senso del sacro oggigiorno.

Belluae a barbaris propter benficium consecratae.
Cicero, De natura deorum,I,36.

La crisi dei cereali è una miscela esplosiva.

La finanziarizzazione del mercato dei cereali rischia di portare le medesime tensioni speculative del mercato del petrolio anche su quello dei grani. Con effetti che sarebbero terrificanti per paesi chiave della geopolitica mondiale. Provate a pensare cose succederebbe agli 80 milioni di egiziani se non dovessero trovare più la loro pagnotta quotidiana dal panettiere? Già la società egiziana è pervasa di fondamentalismo islamico da lustri: infatti è qui che è nato e s'è sviluppato il movimento dei Fratelli Musulmani del temibile Hasan Al Banna, che ancora oggi controlla tutti i gangli vitali della società civile egiziana. A questo s'aggiunga che la carenza di pane- che ha già provocato 15 vittime nei giorni scorsi- potrebbe dare il colpo di grazia a un regime che è già pericolante, quello di Mubarak. Né il problema si limita all'Egitto. Sono numerosi i paesi che si comprano la propria pace sociale con il prezzo sussidiato del grano. Vale la pena di correre il rischio di vedere tutta una serie di Stati africani e asiatici con regimi fondamentalisti islamici solo per assicurare lauti profitti agli speculatori dei derivati finanziari ( dove lo stesso Bin Ladin ha non pochi addentellati)? È necessario che la politica internazionale intervenga, favorendo le colture ad alto tasso di reddività. Insomma ci vuole una Rivoluzione verde adeguata ai tempi, che tenga conto dei progressi delle biotecnologie e della mondializzazione.

Il potere logora...chi non ce l'ha/25. Proposte liberali.

Favorevoli ad abolire l'ergastolo, i liberali propongono un auemnto del massimo di pena temporale,elevandolo a quaranta anni. Se ne discuterà,ma si può dire sin d'ora che si crerebbe una notevole sperequazione tra un reo giovane e uno anziano,accetuando quella che già esiste con le misure che abbiamo.
Giulio Andreotti,Bloc Notes, aprile 1981

Odinga collabora con Kibeki: buone notizie dall'Africa nera.

Pare volgersi a soluzione pacifica e proficua la crisi del Kenia, che avrebbe avuto effetti tragici su tutta l'area orientale e indiana dell'Africa. Infatti il mancato vincitore delle elezioni keniane ha accolto il piano idi pace proposto dall'Onu per la pacificazione, che prevede Kibaki Presidente e Odinga primo ministro. Pare che la collaborazione sarà piena,onde evitare la libanizzazione del Kenia tutto. Una volta tanto l'Onu è servita a qualcosa.

A Taiwan ha vinto il buon senso dei real politiker.

Il ritorno al potere dei nazionalisti del Kuomintang – fratelli maggiori in termini ideologici e storici del Partito Comunista di Mao Tze Tung, in quanto eredi diretti del piano di rinascita nazionale del leggendario padre delle Patria cinese Sun Yat Sen- indica che il popolo della ricchissima Formosa ( l'isoletta di venti milioni di abitanti di fronte alla Cina contientane dove la armate dei nazionalisti si rifugiarono quando furono sconfitti dai comunisti nel 1949 per il mancato, pieno e totale supporto degli occidentali: serva da monito per il futuro.....) è stanco di dispute di natura indipendentistica con la grande madrepatria e aspira a trovare una coesistenza pacifica con la Cina, come già avvento con Macao e Hong Kong. Oltretutto le tensioni dell'ultimo decenni hanno nuociuto parecchio alla crescita economica di quest'isola che fa da centro finanziario per l'economia del continente cinese. Che si arrivi a un accomodamento che preservi la deomocrazia taiwanese, è un altro discorso. Da oltre vent'anni,gli standard di libertà e democrazia dell'isola sono comparabili con quelli europei e occidentali, per l'evoluzione in senso liberale del regime di Chiang Kai Schek e del suo successorre, mentre nella Cina comunista non si può nemmeno parlare di diritti e libertà. Del resto quel che sta succedendo in Tibet – come anche il regime poliziesco che sta soffocando silenziosamente ma incessantemente la vita della libera società civile di Hong Kong- sono un pessimo viatico per qualunque applicazione del motto “ un paese,due sistemi” ( coniato da Den Tiao Ping ai tempi degli accordi con la Thacher su Hong Kong) a Taiwan. Pure aver puntato oltre mille missili sul territorio taiwanese solo quando si è balenata l'ipotesi dell'indipendanza dell'isola non è stato un bel segnale. Purtroppo se Taiwan secedesse dalla Cina, facendo seguire all'independenza de facto quella de iure, gli effetti sarebbero dirompenti e catastrofici per l 'intera Cina,visto che è bene non dimenticare che la Cina è un paese plurietnico e multilinguistico, tenuto assieme dal pugno di fero dei mandarini comunisti. Conviene al mondo avere una Yugoslavia di un miliardo e mezzo di persone?

Latinorum/25. Le divinità “animali”,che piacciono tanto ogg


Crocodilon adorat
Pars haec,illa pavet saturma serpentibus Ibin;
Elfigies sacri hic nitet aurea cercopitheci;
hic piscem fluminis,illic
oppida tota canem venerantur.

Giovenale,XV,2-6.

Il citazionista/39. Perchè Berlusconi ha indovinato con Alitalia.

“ La strumentalizzazione elettorale del caso Alitalia da parte del Pdl sta raggiungendo livelli di inaccettabile irresponsabilità”, Giorgio Tonin,responsabile economico del Pd. “ Stanno giocando spudoratamente e irresponsabilmente sui destini di Alitalia,stanno confezionanado una miscela pericolosissima”, Enrico Morando, responsabile elettorale del Pd. “ Il destino di questa grande azienda non può essere giocato a dadi sul tavolo della campagna elettorale”,Walter Veltroni, segretario del Pd.
Come si vede, il Cav. aveva ragione a porre l'accento sulla querelle Alitalia

sabato 22 marzo 2008

Di Pietro sta costando caro a Veltroni.

Il segretario del Pd Veltroni ha fatto un'importante apertura in tema di “obbligatorietà dell'azione penale”sul Riformista dell'altro ieri. Si tratta della presa d'atto dell'abuso di questo importante principio giuridico da parte di certi settori ideologizzati e senza scrupoli della magistratura,che oltre tutto tengono in ostaggio larga parte della magistratura tutta con il loro fanatismo e il loro intransigentismo. Se non che cose dice Di Pietro? Che quanto riferito da Veltroni in quell'articolo trova la sua più totale contrarietà e che non è contenuto nei programmi sottocritti dal suo micropartito, l'Italia dei Valori ( immobiliari,chiosano alcuni malevoli mlapensanti,facendo riferimento alle molteplici cointeressanze immobiliari di Di Pietro e famiglia nel partito da lui e dalla moglie fondato e posseduto: la magistratura a questo proposito che fa?), con il Pd. Per di più Di Pietro non perde occasione per attaccare e distinguersi dal Pd, sottolineando come sia il suo partito il vero guardian della legalità in Italia. Insomma pare che il vice di Veltroni sia Di Pietro, altro che l'evanescente Franceschini. Siamo sicuri che la scelta veltroniana di fare l'intesa con i giustizialisti di Di Pietro e con i garantisti abortisti della Bonino ( lasciando fuori i socialisti di Boselli....) sia stata proprio saggia e giusta? I conti si faranno la sera del 14 aprile. Per qualcuno saranno salati.

Berlusconi con la sua proposta su Alitalia mette il turbo alla campagna elettorale.

Complimenti al Cav. ( Berlusconi per gli amici e colleghi di lotta,per chi non lo sapesse). Da buon caimano ha colto al volo la smaccata svendita di Alitalia ai francesi per lanciare un contro piano che, anche qualora nno andasse in porto, spiazza VeltrOzio e soprattutto mette in chiaro chi vuole sbaraccare le aziende italaine per far lucrare competitors esteri. Certo la soluzione “vera” del problema Alitalia è ben altra: riduazione degli organici,desindacalizzazione dei dipendenti,scelta di un solo hub,apertura di Malpensa ai mercati internazionali dell'aria. Comunque questa opzione si può attuare con il commissariamento della Compagnia aerea e l'applicazione del decreto Marzano per il risanamento delle grandi imprese in crisi. Nel caso di Parmalat questa politica e la scelta di un executive come Bondi hanno portato a salvare l'azienda. Oltrettuto il nome Bondi dovrebbe essere caro al Cav.. Che hanno da controproporre Di Pietro,Pannella,Bonino,Binetti e VeltrOzio?

Tommaso Padoa Schioppa ha fretta di chiudere su alitalia perchè gli preme un posto. Il suo.

Il ministro dell'Economia Padoa Schioppa pare tarantolato dalla fregola di chiudere prima che sia possibile l'accordo su Alitalia con i francesi ( meglio sarebbe dire il regalo a AirFrance). Perchè? Ha a cuore i conti disastrosi e disastrati della compagnaia aerea italica,che inevitabilmente sono pagati dal popolo contribuente? Nemmeno per idea. Si vocifera infatti che il nostro caro ministro economico miri a una poltronissima europea, cui sarebbe necessario l'appoggio francese. Dopo aver ottenuto quello della Germania ( ha dato il placet alla nomina di un germanico alla Presidenza della Berd, la Banca europea per lo sviluppo) e incassato l'appoggio albionico per aver fatto fuori Mario Monti dalla più che probabile conduzione del Fondo Monetario Internazionale, manca Parigi all'appello delle grandi capitali per avere un ennesimo incarico in qualche istituzione europea o internazioanle,stante la sua prossima dipartita dal Minstero dell'Economia. I giovani italiani saranno bamboccioni, ma lui non si rassegna ad andare in pensione e fare largo alle forze nuove?

Latinorum/24. Dell'origne delle idee.

Unicuique ista pro ingenio finguntur,non ex scientiae vi.
Seneca il Retore, Suasoriae,IV.

La solitudine di Prodi.

In questa campagna elettorale alla camomilla spicca l'assenza del Presidente del Consiglio – in carica ma dimissionario- ovverosia di Romano Prodi. Pare che nessuno lo vaglia più mentovare né rammentare. Passi per i suoi compari del Partito Democratico che hanno ben poco da addittare di buono alla pubblica opinione, ma sorprende il silenzio del centro destra. Possibile che non venga loro in mente che basterebbe citare un'epitome delle baloradaggini, fatte dal Governo in venti mesi, per fare la migliore delle propagande possibili? Invece non soprende che VeltrOzio voglia far obliare Prodi. Infatti ne aspira a prendere totalmente il posto e subentrargli nella gestione del Pd. Ci riuscirà? Se ne può dubitare. Anzitutto l'operato di VerltrOzio ( si fa per dire) al Governo è inscindibilmente legato al primo esecutivo di Prodi,di cui era vicepresidente. Poi i prodiani sono tut'altro che scomparsi all'interno del Pd e nel caso in cui il risultato del partito sarà inferiore al range 35-38% ci sarà da temere un redde rationem all'interno dei Democratici. Stante la natura vendicativa e permalosa di Prodi, il gatto Felix- Valtroni farebbe bene a spendersi molto più di quanto abbia fatto sinora in campagna elettorale, se non vuole trovarsi affettato dal redivivo Prodi.

Latinorum/23. L'ideologia dei desperados.

Ad quamcunque disciplinam velut tempestate delati,ad eam tanquam ad saxum adhaerescunt.
Cicero, Academica,II,3.

Toscani si nasce/ 13. Bimbi vispi.

-Senta,bottegaio,vorrei cinque chili di latte!
-Ma bambino, il latte non si vende a chili!
-Allora me ne dia cinque metri!

Staliniada/27. Cipressi e zanzare.

Una volta, in Crimea, un mosquito punse Stalin. Lui si guardò il braccio e disse:” i mosquitos sono insetti pericolosi. Con loro bisgna farla finita una volta per tutte e per liberare dalla loro presenza dannosa il sanatorio dell'Unione, la Crimea, bisogna abbattere tutti i cipressi dove loro si annidano.” E i cipressi furono tagliati. Al loro posto,per disposizione di Stalin, si cominciò a piatare degli eucalipti, che attecchirono a fatica. Per quei rimboschimenti uscirono dalle casse statali milioni di rubli.

Il citazionista/38. Se Padoa Schioppa si sente un'autoambulanza...

“Nella vicenda di Alitalia mi pare d'essere un conducente di autoambulanza che deve portare prima possibile il moribondo al pronto soccorso, però trovo sempre i semafori rossi o qualcuno che devia la strada”. Gli si può augurare che eviti di incappare in qualche pronto soccorso della sanità italaina: sai che ne verrebbe fuori dal mix sanitario-Alitalia....

venerdì 7 marzo 2008

Poco più di un anno fa.

Poco più di un anno fa, un po' per caso un po' per gioco, chi scrive ha principiato a tenere questo blog. Il cronista spera di aver riportato sempre delle notizie poco note ma degne di interesse e soprattutto di dibattito. L'importante è non annoiare ma svegliare le coscienze,intorpidite da un buonismo manierato e zuccherose,che mira solo a realizzare loschi affari in combutta con alcuni dei farabutti peggiori al Mondo. State tranquilli che il vostro cronista continuerà, per quanto gl'è possibile, a tenervi aggiornati sui tristi fatti della landa d'Eurabia,nell'illusione- foscolianamente intesa- che torni assere presto o tardi solo Europa,senza infingimenti che ne snaturano l'essenza. La battalgia sarà lunga ma conto su chi nella blogsfera condivide i principi e valori di questa nuova Lepanto.

Tremonti mette il dito nella piaga.

L'ultimo libro di Giulio Tremonti – La paura e la speranza,edito da Mondadori- mette il dito nelle piaghe di una mondializzazione sfuggita di controllo dai Governi europei e occidentali. Infatti pensare che i Fondi sovrani di Cina e Indonesia , come pure i Kombinat' come Gazprom che esprimono delle lideranças politicas come quelle russe, rispettino il mercato e la democrazia è pura illusione. Bisogna difendere i fondamenti dei nostri sistemi occidentali,anche a costo di ricuperare forme partecipative nazionali nell'economia,onde evitare che ,come succeso adesso negli Stati Uniti, i fondi sovrani di Singapore controllino le maggiori banche americane. Reagan non l'avrebbe permesso: quando un quarto di secolo fa alcuni mutual funds giapponesi tentarono di comprarsi la General Motors furono bloccati dalla Sec, la Consob americana. Appare pertanto ridicolo il federelismo del 2001 – voluto da un centro sinistra morente guidato dal solito Giuliano Amato- che assegna la produzione di energia elettrica o la rappresentanza diplomatica per lgi affari economici internazionali nel mondo alle Regioni. Qualcuno può credere che l'Ente elettrico del Molise o della Toscana possa competere con Gazprom o comprarsi centrali elettriche in Cina? Magari qualche megalomane fiorentino ci crede...Frattanto la bolletta elettrica italiana è la più cara d'Europa.

L'accordo Pd – radicali sarà un boomerang.

La penosa figura di Emma Bonino e compari- andati a elemosinare otto parlamentari, un ministro e qualche milione di euro dal Vertice del Pd che avrebbe così ottenuto un milione di loro voti e la vittoria nella Regione Pieomonte: i conti si faranno il 14 aprile prossimo- rischia di trasformarsi in un boomerang a discapito del Pd di Gatto Felix - VeltrOzio,come Valter Veltroni è chiamato ( simpaticamente?) da Cossiga e da Sartori. Infatti ,anche a voler prescindere dalle preoccupazioni e impuntature della componnete cattolica del Pd ( a propos': che ci stanno a fare nel Partito Democratico assieme a Radicali di Pannella e Giustizialisti populisti di Di Pietro:mah!), è la sostanziale inaffidabilità dei Radicali a lasciare sconcertati. Chi scrive ha partecipato a varie campagne elettorali e ne ricorda una singolare ( quella per le europee del 1989) quando i Radicali si presentarono assieme ai cugini del Partito Repubblicano di Spadolini,Visentini,Battaglia e La Malfa iunior e al Partito Liberale di Altissimo,Zanone,Biondi e Malagodi. Vi potete immaginare che caos sul palco tra persone tanto diverse com'erano i politici di quel tempo ma pur sempre accumunati dalla comune cultura liberale. Il fatto era che i Radicali sono sempre stati morsi dalla tarantola del protagonisma mediatico per portare a conoscenza del vasto pubblico le loro legittime ( ma assi poco condivisibili) tesi, anche a costo di creare situazioni imbarazzanti e controverse. La comune matrice liberista,libertaria e liberale non riusciva in quella lista di vent'anni fa a evitare un continuo bailamme che portò al tonfo elettorale. Figuaratevi oggi che si ritrovano assieme agli ex comunisti pentiti alla VeltrOzio o ai cattoprogressisti orgogliosi alla Bindi o addirittura ai forcaioli feroci alla Di Pietro. Che ne verrà fuori? Mah....

La politica filoaraba di D'Alema non convince nemmeno D'Alema.

Le ultime decisioni del Ministro degli Esteri Massimo D'Alema in tema di medio Oriente- la Conferenza regionale di Damasco della Lega Araba come la questione del comando alleato a in Libano che s'intreccia con l'elezione del nuovo Capo di Stato libanese che tarda ad arrivare nonostante le continue e sicumere opinioni al proposito del suddetto ministro- portano a far dire al medesimo ministro che il mega Vertice del Cairo sulla pace in Vicino Oriente si farà “se Dio vuole”. È evidente che la politica filoaraba di Spezzaferro – questo il soprannome di D'Alema ai tempi del PCI- non convince più nemmeno lui. Comunque un risultato lo ha prodotto: ha dato la Fede a un ateo professo. È proprio vero che le vie del Cielo sono infinite. Quelle arabe invece per D'Alema no: sono semplicemente chiuse.

Latinorum/22. I guai del provocatore gratuito.

Vincitur haud gratis iugulo qui provocat hostem.
Lucano,IV,273.

Staliniada/26. L'espropriatore.

Stalin passò in automobile vicino a una bella dacia a due piani e chiese:
-Di chi è quest'asilo?
-È la dacia del generale N.
-A me invece sembra un asilo.
Il giorno dopo,quando Stalin ripassò di lì, attorno alla casa correvano dei bambini.

Toscani si nasce/12. Cori irriverenti.

-Bassotto,bassotto,proprio un bel bassotto!
-Io sarò anche bassotto, ma c'ho un figliolo altro due metri!
-Non solo bassotto,bassotto,ma pure anche cornuto!

La conferenza per l'Afghanistan di Roma si terrà a Parigi.

La dissolta maggioranza dell'Unione,che aveva espresso il Governo dimissionario di Romano Prodi, si trovava concorde su poche cose,tra cui la necessità di indire una Conferenza internazionale di pace per l'Afghanistan. Alla fine di mille tentennamenti e polemiche si era riusciti a trovare un accordo sulla convocazione della Conferenza de quo,solo che questa si terrà a .....Parigi. Infatti a causa della caduta del Governo e delle imminenti elezioni il sempre serioso ministro degli Esteri D'Alema ha detto che il prossimo giugno sarà la capitale francese ad ospitare il suddetto Summit. Non c'è che dire: il governo Prodi ha inanellato un successo dietro l'altro in politica estera. Com'è lontana l'Italia del 2002 che a Pratica di Mare apriva una nuova stagione nei rapporti tra Occidente e Oriente d'Europa.

Il potere logora...chi non ce l'ha/24. Il pesce “fresco”

Dal bollettino statistico ufficiale del Comune di Roma si apprende che nella capitale si sono consumati nello scorso anno settantamila quintali di “pesce fresco”. E sin qui niente di emozionante. Colpisce invece l'informazione che quattro milioni e mezzo di quintali di fresco erano di provenienza estera.
Giulio Andreotti,Bloc Notes,1981.

Il citazionista/37. A proposito de “La Repubblica “ di Scalfari e De Benedetti.

“I giornali dei milionari sono volgari e sciocchi perchè i milionari sono volgari e sciocchi. Tutto in questa società avrà un unico scopo;e quello scopo è ciò che i nostri antenati chiamavano usura. La sua arte potrà essere buona o cattiva,ma sarà solo pubblicità per gli usurai;la sua letteratura potrà essere buona o cattiva ma dipenderà dal mecenatismo degli usurai;la sua religione si limiterà a essere abbastanza caritatevole da perdonare gli usurai; il suo sistema penale si limiterà a essere abbastanza crudele da annichilire tutti i critici degli usurai; la sua verità sarà la Schiavitù;e il suo nome ,molto probabilmente, sarà socialismo.” Gilbert Keith Chesterton, L'utopia degli usurai,Excelsior 1881.

Anche le pulci ruggiscono:Boselli e Co. lasciano Porta a Porta.

Ieri sera il candidato Premier della lista socialista Boselli ha lasciato la trasmissione televisiva di Bruno Vespa “Porta a Porta”, in onda sulla priam rete pubblica, per portestare a suo dire, per la mancata copertura televisiva della sual ista socialista. La vera notizia non è però che Boselli lascia la trasmissione,bensì che abbia un programma di cui parlare. Questa sì che non la sapeva nessuno.

Anche le pulci ruggiscono:Boselli e Co. lasciano Porta a Porta.

Ieri sera il candidato Premier della lista socialista Boselli ha lasciato la trasmissione televisiva di Bruno Vespa “Porta a Porta”, in onda sulla priam rete pubblica, per portestare a suo dire, per la mancata copertura televisiva della sual ista socialista. La vera notizia non è però che Boselli lascia la trasmissione,bensì che abbia un programma di cui parlare. Questa sì che non la sapeva nessuno.

lunedì 3 marzo 2008

Kenia:la premiership di Odinga può assicurare la pace.

La notizia dei giorni scorsi secondo cui la mediazione Onu- una volta tanto utile- avrebbe assicurato al candidato alle presidenziali dello scorso dicembre ,uscito sconfitto, Odinga un ruolo come Primo Ministro ,a fianco del riconfermato Presidente, non può che rallegrare. Infatti pare l'unica soluzione capace di evitare una guerra civile- l'ennesima nel Continente Nero- che avrebbe come unico beneficiairo Al Quaeda,che mira a destabilizzare tutti quei regimi africani che collaborano con l'Occidente alla lotta contro il terrorismo islamico e qaedista. È bene rammentare che gli attentati anti americani del 1998- di cui ricorre il decennale, tristo anniversario- colpirono le legazioni diplomatiche di Tanzania e Kenia e fecero centinaia di vittime. Si può anzi considerare che furono la prova generale per gli attacchi di September 11. Da sempre, poi, l'ambizione qaedista è di fare un unico grande emirato dell'Oceano indiano dalla Somalia- terra di conflitti tra le feroci Corti islamiche e le forze etiopi- alle isole Comore, per avere un territorio geostrategico utile per gli addestramenti e gli attacchi suicidi. Per una volta l'Onu pare averla indovinata. Forse è merito della nuova gestione di Ban Ki Moon, che pare essere alieno dalla sparate demagogiche e burocratiche del suo losco predecessore, Kofi Annan.

Staliniada/25. Conversazione telefonica.

Nel gabinetto del direttore del teatro squillò il telefono. Il direttore alzò la cornetta:
-Pronto!
-Passatemi il direttore.
-Vi ascolto. Chi parla?
-Parla Stalin.
Dalla cornetta il segnale di occupato:allora Stalin si rimise in comunicazione col teatro; rispose la segretaria del direttore:
-Pronto!
-Passatemi il direttore. Perchè ha riattaccato?
-Il direttore è appena morto di infarto.....

Il potere logora... chi non ce l'ha/23. A proposito di Obama.

Adesso che c'è un sindaco di colore a New York ( si riferisce al pessimo Mayor Jeremy Dinckins, sindaco a Nuova York dal 1989 al 1993,prima di Rudy Giuliani,n.d.r.) il discorso degli americani sui diritti umani acquista nel mondo una forza- anche visiva- molto maggiore.
Giulio Andreotti, Bloc Notes,1990.

Toscani si nasce/11. Ristoranti a prezzo fisso.

-Cameriere,questo pollo che mi ha portato c'ha una gamba più corta dell'altra.
-Scusi,ma lei ci vuol ballare o lo vuol mangiare?

Latinorum/21. Il vero potere non deriva dalla forza.

Et errat longe,mea quidem sententia,
Qui imperium credat esse gravius aut stabilius
Vi quod fit, quam illud quod amicitia adiungitur
.
Terenzio,Adelphoe,65-67.