domenica 30 marzo 2008

L'assegnazione dell'Expo la dirà lunga sul declino dell'Italia.

Domani pomeriggio sarà stabillita la sede dell'Esposizione Universale del 2015. In competizione ci sono Milano e Smirne e i pronostici danno in lieve vantaggio la città turca. Tutto ciò ha del miracoloso, visto che il capoluogo lombardo ha scolto una “campagna elettorale” per strapapre consensi e voti solo da quando è sindaco la Moratti e con il supporto determinato del Presidente della Regione Roberto Formigoni. Purtroppo il Governo centrale ha fatto poco e male il necessario lavoro di lobbying per conquistare consensi,con il risultato che intere aree geopolitiche cruciali in questi frangenti, come quella caraibica o africana, sono rimaste scoperte e hanno lasciato campo aperto agli organizzatissimi turchi. La scelta della sede dell'Expo non è solo una questione di frusto patriottismo, ma coinvolge anche copiosi interessi economici. Infatti si stima che produrrebbe oltre 70.000 occupati nell'area ambrosiana mentre attrarrebbe una ventina di miliardi di euro per strutture e opere varie. Si capisce lo zelo dei turchi,che si sono mossi a tutti i livelli,reclutando tra gli altri l'ex cancelliere germanico Schoeder come testimonial, mentre hanno ottenuto il pieno appoggio del mondo islamico. Purtroppo il mondo del palazzo romano spicca per la sua assenza e il suo pressapochismo. Infatti il Governo ha dato delega di seguire la vicenda all'evanescente sottosegretario Bobo Craxi, impari a un compito tanto gravoso e irto di difficoltà,mentre D'Alema si occupava d'altro. Anche il silenzio e l'inoperosità di Prodi- che su altri dossiers internazionali è stato ben altrimenti attivo- si sono fatte notare. È probabile che Milano e la Lomnardia paghino il fatto di essere terre libere e non feudi rossi, paradisi di quel conformismo tardo sovietico che connota Emilia e Toscana. Per cui il governo romano-bolognese di Prodi e Veltroni non aveva interesse a attivarsi per perorne la causa. Non ci si rende conto che se la Lombardia subirà uno smacco a livello internazionale con l'assegnazione a Smirne dell'Expo- cosa data per probabile ,dato lo smantellamento di Malpensa e lo scandalo dei rifiuti di Napoli,con conseguente blocco dell'export degli alimentari dalla Campania, vidcenda che parte dalla Corea del Sud,storico alleato diplomatico dei turchi- sarà l'Italia tutta a rimetterci: si può anzi dire che sarà un banco di prova del declino italiano. Possibile che ci si debba affidare a una Carla Bruni in Sarkozy per racimolare dei voti last minute?

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