venerdì 7 marzo 2008

Tremonti mette il dito nella piaga.

L'ultimo libro di Giulio Tremonti – La paura e la speranza,edito da Mondadori- mette il dito nelle piaghe di una mondializzazione sfuggita di controllo dai Governi europei e occidentali. Infatti pensare che i Fondi sovrani di Cina e Indonesia , come pure i Kombinat' come Gazprom che esprimono delle lideranças politicas come quelle russe, rispettino il mercato e la democrazia è pura illusione. Bisogna difendere i fondamenti dei nostri sistemi occidentali,anche a costo di ricuperare forme partecipative nazionali nell'economia,onde evitare che ,come succeso adesso negli Stati Uniti, i fondi sovrani di Singapore controllino le maggiori banche americane. Reagan non l'avrebbe permesso: quando un quarto di secolo fa alcuni mutual funds giapponesi tentarono di comprarsi la General Motors furono bloccati dalla Sec, la Consob americana. Appare pertanto ridicolo il federelismo del 2001 – voluto da un centro sinistra morente guidato dal solito Giuliano Amato- che assegna la produzione di energia elettrica o la rappresentanza diplomatica per lgi affari economici internazionali nel mondo alle Regioni. Qualcuno può credere che l'Ente elettrico del Molise o della Toscana possa competere con Gazprom o comprarsi centrali elettriche in Cina? Magari qualche megalomane fiorentino ci crede...Frattanto la bolletta elettrica italiana è la più cara d'Europa.

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