lunedì 3 marzo 2008

Kenia:la premiership di Odinga può assicurare la pace.

La notizia dei giorni scorsi secondo cui la mediazione Onu- una volta tanto utile- avrebbe assicurato al candidato alle presidenziali dello scorso dicembre ,uscito sconfitto, Odinga un ruolo come Primo Ministro ,a fianco del riconfermato Presidente, non può che rallegrare. Infatti pare l'unica soluzione capace di evitare una guerra civile- l'ennesima nel Continente Nero- che avrebbe come unico beneficiairo Al Quaeda,che mira a destabilizzare tutti quei regimi africani che collaborano con l'Occidente alla lotta contro il terrorismo islamico e qaedista. È bene rammentare che gli attentati anti americani del 1998- di cui ricorre il decennale, tristo anniversario- colpirono le legazioni diplomatiche di Tanzania e Kenia e fecero centinaia di vittime. Si può anzi considerare che furono la prova generale per gli attacchi di September 11. Da sempre, poi, l'ambizione qaedista è di fare un unico grande emirato dell'Oceano indiano dalla Somalia- terra di conflitti tra le feroci Corti islamiche e le forze etiopi- alle isole Comore, per avere un territorio geostrategico utile per gli addestramenti e gli attacchi suicidi. Per una volta l'Onu pare averla indovinata. Forse è merito della nuova gestione di Ban Ki Moon, che pare essere alieno dalla sparate demagogiche e burocratiche del suo losco predecessore, Kofi Annan.

2 commenti:

Old Whig ha detto...

Spero che la situazione si stabilizzi definitivamente: non possiamo rischiare che il Kenya cada nel caos, perchè proprio dalle situazioni violente ed antidemocratiche trova linfa il Nazismo islamico.

Tolomeo da Lucca ha detto...

Senza ignorare che proprio in quei paesi Bin Ladin fa le prove generali degli attentati in Occidente!