"Se dunque la critica del nostro tempo accerta il completo tramonto e lo riveste di simboli,le sia concesso tale accertamento. Questo giudizio può tuttavia pretendere validità soltanto per il tempo cui la critica stessa apprtiene. Il suo compito è la descrizione dell'immensa vicenda di morte di cui siamo testimoni. Ma questo morire si rifersice al mondo borghese solo perchè il borghese non è che un erede,che con il suo tramonto ha dilapidato un'eredità assai antica. La profonda cesura che oggi minaccia la vita,separa non solo due generazioni,non solo due epoche,ma annuncia la fine di contesti millenari".
Ernst Junger,L'operaio. Dominio e forma, tr. it. di Quirino Principe, Parma 1991,pag. 188.
mercoledì 30 aprile 2008
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