domenica 27 aprile 2008

La caduta del Muro di Berlino in Italia.

Il responso elettorale di due domeniche fa ha un sicuro sconfitto: il gauscisme alle vongole che ha dominato l'Italia,specie dopo la fine del blocco di potere Dc-Psi. Ben centotrentotto parlamentari dell'ultra sinistra sono rimasti a casa e perderanno i loro ben remunerati impieghi negli staff del sottobosco politico alquante centinaie di portaborse,collaboraotri,portavoce,portasilenzi etc.. A parte il sollievo per il pubblico erario,si tratta di una rivoluzione politico elettorale senza precedenti nella storia italiana. Infatti è dal 1876,almeno, che in Parlamento stavano personalità ascrivibili all'estremismo di sinistra,mentre sul fronte socialista scompaiono gli ultimi resti degli eredi di Turati,Treves e Nenni,dopo ben 116 di ininterrotta attività politica. Per la verità i socialisti erano già finiti con l'esilio di Craxi,ma qualcosa di testimoniale era sopravvissuto. Comunque soprende e rallegra di più la cacciata dal Parlamento dei Pecoraro Scanio,Caruso,Luxuria,Diliberto,Ferrando,Rossi,Bertinotti,Gagliardi etc,che ci hanno rintronato i timpani per anni con i loro richiami al progressimo più trito. Il bello è che trovavano ascolto nei salotti più che nelle fabbriche, come si è visto dai risultati elettorali. Infatti i consensi popolari sono andati più al Pd e persino alla Lega Nord che al cartello elettorale dei suddetti. Pertanto dovranno tornare a lavorare. Il che è una ulteriore brutta notizia per Berlusconi: oltre all'Alitalia, il pattume di Napoli e un sistema paese fermo a tren'anni fa, dovrà ricollocare gli orfani della politique politicienne. Verrebbe da dargli un suggerimento: li mandi a Cuba o in Corea del Nord,dove i loro compagni comunisti sono sempre al potere, scambiandoli con i dissidenti colà reclusi. Chissà se Castro o Kim Jong-Il saranno così gonzi da accettare......

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