sabato 2 giugno 2007

Il citazionista 2/l'harem.

Ipsa dixit.
"Io chiedevo a nonna Jasmìna cosa voleva dire essere rinchiusa in un harem,e lei mi dava ogni volta una risposta diversa,il che naturalmente non faceva che confondermi. A volte diceva che stare rinchiusa in un harem voleva dire semplicemte che una donna aveva perduto la libertà di movimento. Altre volte diceva che un harem significava disgrazia,perchè una donna doveva dividere il marito con molte altre. Jasmìna stessa doveva dividere il nonno con otto concubine,il che significava che per otto notti doveva dormire da sola,prima di poter abbracciare e stringere il marito,quando veniva il suo turno. " E abbracciare e stringere il marito è una cosa meravigliosa"diceva. "Sono felice quando penso che la tua generazione non dovrà più dividere i mariti( n.d.r)"."( Fatima Mernissi, La terrazza proibita). Duole che l'autrice autorevole ( e per ciò ignota in Italia) si sia illusa,a dir poco, più riguardo alla condizione femminile islamica in Occidente che nel mondo islamico .

1 commento:

Old Whig ha detto...

Hai ragione Tolomeo: le donne islamiche immigrate qui da noi vengono trattate peggio che nei loro Paesi d'origine...nell'indifferenza dei "multiculturaliti" alla Amato, mai sazi di fallimenti.