mercoledì 7 marzo 2007

Il villaggio Potiomkin di Padoa Schioppa

I villaggi Potiomkin della sinistra italiana.
Che la sinistra italiana fosse di marca russa, si sapeva. Ma nessuno si sarebbe immaginato che anche tecnici di prestigio, come Tommaso Padoa Schioppa, si sarebbero prestati a operazioni che ricordano le gesta del fu amante di Caterina di Russia, principe Potiomkin. Infatti presentare l'ultima legge finanziaria come equa dal punto di vista sociale e risolutiva dei problemi della finanza pubblica ricorda l'operato del favorito della zarina con i suoi villaggi di cartapesta, che faceva erigere per far credere alla sua patrona che tutto procedeva per il meglio in quello sterminato paese . Infatti non si incide sulla spesa pubblica ( vero buco senza fondo di tutto il bilancio dello Stato) mentre le maggiori entrate saranno a carico dei soliti noti, cioè i lavoratori dipendenti a reddito fisso, che saranno colpiti due volte: prima dal governo centrale, poi dagli enti locali. Per di più si va a prelevare una bella fetta del trattamento di fine rapporto, che finisce nel calderone dell'INPS. Almeno Potiomkin illudeva la sua Zarina, mentre qua si fa credere al popolo italiano che vuotargli le tasche serva a risanare il bilancio dello Stato, mentre accrescerà il già ampio sperpero di denaro pubblico. Insomma roba da gatto e la volpe all'opera con il povero Pinocchio. Se non fosse che forse il vero Pinocchio è il nostro Presidente del Consiglio. Infatti non aveva detto in campagna elettorale che la pressione fiscale non sarebbe aumentata, bensì sarebbe rimasta invariata? A differenza di Potiomkin, che fu decapitato dalla sua zarina perchè s'accorse delle sue menzogne o perchè si stancò di lui, ll rischio che potrebbe correre il nostro Presidente del Consiglio è al massimo di diventare asino, con cui, come noto, si fa la mortadella...... Si vede che, gira e rigira, il suo destino è quello di essere sempre associato a questo salume.

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