domenica 23 settembre 2007

Staliniada. Sulla saggezza di Stalin.

Domandarono a Stalin: "Che cosa ne facciamo dello scrittore N.? Lo accusano di trozkismo,ma ci sono le prove della sua innocenza. Come risolviamo il problema?"
Stalin rispose: " Un uomo,un problema;nessun uomo,nessun problema".

Si inaugura una rubrichetta(ispirata dalla presenza sul web di ancora tanti cultori entusiasti di Rivoluzioni comuniste) che prende spunto dal libro Staliniada, di Jurij Borisevic Borev, ed. Kniga( Mosca 1991). Il cronista ha comprato questo libriccino a San Pietroburgo anni or sono. Il medesimo chiede scusa per inesattezze nella traduzione dal russo, a lui solo imputabili, e coglie l'occasione per ringraziare la prof.ssa Fedotova Svetlana per la gentile collaborazione data nell'opera di revisione. È inutile dire che di questo libro(che raccoglie barzellette,aneddotti popolari e racconti vari di chi visse sotto il regime di Stalin) non v'è traduzione nè edizione in lingua italiana. Viva la libertà di stampa!

4 commenti:

marco ha detto...

nemmeno "fluid dynamics: theory, computation and numerical simulation" esiste tradotto: sarà per la cospirazione massonica radical-chic che vuole tutti umanisti anti-scienza ?

eviterei frasi del genere perché in qualsiasi libreria c'è qualsiasi libro su mussolini non esattamente "denigratorio", quindi piuttosto che pensare ad una zebra sentendo rumore di zoccoli opterei per "semplicemente non l'ha mai tradotto nessuno".

Tolomeo da Lucca ha detto...

Caro Marco, benvenuto ,ma ti faccio notare che una larga parte di testi e opere di epoca sovietica non sono stati tradotti dal russo non per cospirazioni ( sulla cui natura tralascio di indagare) ma per una ragione assai più banale:il conformismo dell'editoria italiana. Perchè nessuna casa editrice ha mai pubblicato i rapporti "segreti"( esprementi giudizi assai negativi e articolati sul nostro caro PCI,su Berlinguer e compagni) relativi ai vari Congressi del Partito Comunista Sovietico PCUS? colpa dei massoni? non gliene può fregare di meno,figurati,il punto è che si è voluto lasciare che fossero gli ex comunisti a pubblicare e tradurre quel che volevano di quella stagione,con un gran danno per gli storici,privati di materiale prezioso e utile. D'ailleurs so benissimo che ci sono moltissimi testi che non sono tradotti in italiano,ma converrai che l'inglese è conosciuto da tutto il pubblico colto di certi settori ( penso all'econometrics o al risk management,per non dire della fisica),mentre di storici che sappiano il russo ne trovi pochi.

marco ha detto...

certo, l'inglese, perché siamo nel 2007. ma tieni in mente che i saggi scientifici scritti da grandi sovietici ( sergei sobolev, per dirne uno ) erano in madrelingua e spesso non venivano tradotti.

mio padre dovette studiare su libri di matematica e/o fisica russi tradotti in francese. è un problema dell'italia, non bisogna andare a cercarsi le cospirazioni.

Tolomeo da Lucca ha detto...

Infatti tu cerchi le cospirazioni. Io dico semplicemtne che la classe dei media italiani,per convenienza,ignoranza,pigrizia o altro ha trascurato di tradurre e pubblicare opere e testi capitali per comprendere la realtà sovietica e i suoi effetti su quella italiana. Penso agli elementi di economia politica di Kassighin,che danno l'idea ( almeno leggendone la versione tedesca) di un sistema sovietico che puntava alla socialdemocrazia per sortire dal zabstoji. Perchè Rizzoli o Feltrinelli non he hanno mai approntato una traduzione mentre di Oparin han reso ti tutto?perchè nelle scienze naturali non vigeva la primazia del PCI e dei suoi satelliti. Non occorre scomodare cospiratori e dietrologie,basta leggersi quel che dice Moravia in "Vita di Moravia",scritto con Elkann. I nostri intellettuali hanno sempre avuto un metus reverentialis verso tutto ciò che proveniva da Mosca o Pechino e poteva avere implicazioni politiche,eonomiche o giuridiche. Perchè? Per Moravia era dovuto al rispetto verso chi aveva fatto la Resistenza,per me si tratta di pavidità.Infatti i nostri intellos si son ben guardati da avere lo stesso rispetto verso la cultura americana(mi pare che ci fossero anche gli americani a combattere contro i nazifascisti o sbaglio?),da loro dipinta come kennediana mentre è ben altro.