venerdì 8 febbraio 2008

I voti cattolici no, quelli islamici sì: brutto segnale dalla Spagna.

È dei giorni scorsi la notizia che la Conferenza Episcopale Spagnola ha diramato un'interessante Nota in cui traccia alcuni punti politici meritevoli di attenzione e appoggio. Stupisce che il Partido Popular sia rimasto indifferente e non abbia colto l'occasione per farne una battaglia culturale contro lo zapaterismo laicista e intollerante. Dal canto loro i socialisti di Zap hanno capito al volo e hanno promesso che, se vinceranno le prossime elezioni politiche, penalizzeranno la Chiesa Cattolica, togliendole i fondi che le derivano per le sue giuste attività sociali. Ma inquieta che le organizzazioni islamiche abbiano pienamente appoggiato i socialisti,per difendere “lo Stato laico”,dicono loro. Quello Stato che punta a distruggere la famiglia e dimenticare le Radici Cristiane della Spagna,per favorire l'Eurabia appunto. E che pertanto favorirà le organizzazioni islamiche dando loro i fondi tolti alla Chiesa Cattolica,che la Spagna moderna ha fatto. Si tratta davvero di un brutto segno dei tempi: primo la pavidità della destra spagnola;secondo il mercato indegno voti contro soldi tra socialisti e islamici. Ah Oriana, se tu fossi viva!

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