domenica 17 febbraio 2008

Se il ministro degli Esteri iraniano fa il censore.

Continuano imperterriti i segnali di intromisisone islamica nella nostra vita civile e sociale. Oltre al furibondo dibattito in Inghilterra sulla costruzione di minareti e l'introduzione della shari'a, è di ieri la notizia che il ministro degli Esteri dell'Iran ha intimato al governo dei Paesi Bassi- dove è bene ricordare che hanno ammazzatto per strada come un cane un premier in pectore come Pym Fortuyn e sgozzato come un capretto un regista perchè aveva fatto un film verità sull'Islam in Europa: questi sono i precedenti - di censurare un film di un regista che s'è permesso di comparare Maometto a Hithler e il fondamentalismo islamico al nazismo. A parte le questioni di contenuto, su cui ci sarebbe da discutere ( ci rimette più il pazzo baffino o il barbuto profeta dal confronto:chi lo sa?)è il metodo che appare inaccettabile. Un ministro degli Esteri che si improvvisa censore di un Governo sovrano e legittimo? Ma dove siamo?al medioevo? Al protettorato mafioso ( a propos': mafia è parola di origina araba)? Il bello o brutto è la minaccia: se non censurate, chiudiamo i rubinetti petroliferi e ci saranno guai a casa vostra perchè ogni buon musulmano ha il dovere di difendere con ogni mezzo il buon nome del profeta. Chiaro il messaggio? Ah Oriana, se tu fossi viva,quante ne diresti!

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