domenica 17 febbraio 2008

Lente di ingrandimento/il Ciad.

Il Ciad è un paese centrale per la sua posizione strategica: a nord confina con la Libia,a est con il Sudan,a sud con la Repubblica Centroafricana, e a ovest con il Camerun,la Nigeria e il Niger. Nel complesso il suo suo territorio è steppico e desertico,nelle regioni settentrionali,mentre in quelle meridionali la stagione delle piogge dura sino a sei mesi. Anche per il Ciad si ripete la storia di tutte le ex colonie francesi,repubbliche presidenziali al momento dell'indipendenza e poi,verso la metà degli anni Settanta, precipitate verso regimi dittatoriali militari nel susseguirsi di colpi di Stato. Il colpo di Stato del 1990 ha portato al potere il generale Deby ( Movimento patriottico di Salvezza). Con referendum del 1996 è stata approvata una nuova costituzione. Tuttavia le elezioni del 1997 non hanno recato nè pace nè stabilità e sicurezza nel paese, dilaniato da violenti scontri tra gruppi di opposizione interna e da ricorrenti conflitti alla frontiera con la Libia per la questione della controversa fascia di Azouz. Sul territorio continuano a essere presenti contingenti francesi. L'esercito rappresenta anche in Ciad la struttura dominante. L'insufficienza dei quadri amministrativi e le sempre più elevate spese militari hanno reso praticamente impossibile la realizzazione di un qualsiasi piano per lo sviluppo economico e sociale del Paese e la ricomposizione della sua popolazione civile. Sono vicecersa cresciuti di intensità i particolarismi etnici e clanico-tribali,espressione del crescente malcontento sociale e economico in un territorio troppo vasto,povero di risorse agricole, arretrato quanto a strutture scolastiche e sanitarie. Al contrario la ricchezza delle risorse del sottosuolo ha fatto del Ciad uno dei paesi più contesi per il loro controllo. Tra le risorse si segnalano vasti giacimenti petroliferi,di carbone e di rame. Il settore primario è rappresentato dall'agricoltura praticata nelle regioni meridionali. Al pari di altri paesi che hanno il franco della Communeté française d'Afrique ( franco C.F.A.) il Paese ha adottato l'euro come valuta di riferimento e per questo ha subìto non pochi danni per lo sviluppo delle sue esportazioni. La posizione strategica prossima al Darfur lo rende particolarmente interessante per il regime quaedista del Sudan e ciò spiega l'appoggio ai ribelli nel colpo di stato prima e nella guerra civile poi. La lunga guerra ocn la Libia ha poi scosso profondamente gli equilibri etnici tra Nord e Sud del Paese,specie in relazione ai rapporti tra parte araba- settentrionale e alleata di Gheddafi- e meridionale- africana e nera,da sempre filofrancese per lo più. Solo un intervento europeo potrebbe assicurare stabilià e sviluppo a questo come ad altri paesi africani.
( Rielaborazione da "Processi di decolonizzazione in Asia e Africa", Valeria Piacentini Fiorani,ed. Università Cattolica,pag.172.).

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